ARNOLFO di Cambio.
A.M. Romanini
Architetto, scultore e con ogni probabilità anche pittore, nacque a Colle Val d'Elsa (Siena) da Cambio (Guasti, 1887, doc. 24) e Perfetta (ivi, doc. 25), in una data [...] di Nicola, A. sembra essersi formato all'arte in un non meglio noto cantiere/scuola cistercense Arnolfo all'origine diGiotto: l'enigma del Maestro di Isacco, StArte, 1989, 65, pp. 5-26; id., Nuovi dati sulla statua bronzea di San Pietro in Vaticano ...
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COPPO di Marcovaldo
A. Garzelli
Pittore fiorentino documentato dal 1260 al 1276 a Firenze, Siena e Pistoia.I primi dati biografici di C. si apprendono da Il libro di Montaperti (1260): "Coppus dipintore [...] di Arnolfo di Cambio o delle prime figure colonnari diGiotto, assegnando a una stessa bottega il dipinto di Siena e quelli di Orvieto e di Conti, Appunti pistoiesi, Annali della Scuola normale superiore di Pisa. Classe di lettere e filosofia, s. III ...
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CAVALLINI, Pietro
A. Tomei
(o Pietro de' Cerroni)
Artista attivo principalmente a Roma e a Napoli tra l'ultimo quarto del Duecento e il primo decennio del Trecento.Scarse e variamente interpretate, [...] Cavallini e gli Stefaneschi di Trastevere, Annali della Scuola normale superiore di Pisa. Classe di lettere e filosofia, s s.VI, 103, 1984, pp. 95-98; L. Bellosi, La pecora diGiotto, Torino 1985; L. Eleen, The Frescoes from the Life of St. Paul ...
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GIOVANNI di Balduccio (o Balducci)
V. Ascani
Scultore-architetto pisano attivo in Toscana e in alcune città dell'Italia settentrionale dal 1318 al 1350 circa.L'educazione di G. è da situarsi in primo [...] e contribuendo così più di qualsiasi altro artista, all'infuori diGiotto, alla diffusione dei nuovi Opere di Giovanni di Balduccio da Pisa nella chiesa di San Bassano in Pizzighettone, ivi, 2, pp. 33-36; H. Boomer, Una scuoladi scultura fiorentina ...
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GADDI, Taddeo
E. Neri Lusanna
Pittore attivo a Firenze nella prima metà del Trecento, immatricolato nell'Arte dei medici e speziali nel 1330 ca. (Firenze, Arch. di Stato, Arte dei medici e speziali, [...] solo si spiega in tale contesto (assenza diGiotto da Firenze) l'affidamento di tale impresa a G. ancor giovane, Conti, Pittori in Santa Croce: 1295-1345, Annali della Scuola normale superiore di Pisa. Classe di lettere e filosofia, s. III, 2, 1972, ...
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PIETRO da Rimini
D. Benati
Pittore riminese documentato nella prima metà del Trecento.
La scritta "Petrus de Arimino fecit hoc [---]" compare sulla croce già nella chiesa dei Morti e ora nella cattedrale [...] di s. Prosdocimo. Le novità apprese dallo studio del Giotto padovano si ricompongono in un universo formale di grande asciuttezza negli affreschi con le Storie di Museo Civico di Padova, n.s., 7, 1931, pp. 201-207; M. Salmi, La scuoladi Rimini. II ...
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GIULIANO da Rimini
D. Benati
Pittore documentato dal 1307 al 1324. La firma di G. e la data 1307 si leggono lungo il margine superiore di un dossale proveniente dalla chiesa di S. Francesco a Urbania: [...] di arte trecentesca padovana. Giuliano e Pietro da Rimini a Padova, Bollettino del Museo Civico di Padova, n.s., 7, 1931, pp. 201-207; M. Salmi, La scuoladi Cozzi, Pietro e Giuliano (?) da Rimini, in Da Giotto al tardogotico, cat., Roma 1989, pp. 57- ...
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CENNINI, Cennino di Drea
B.S. Tosatti
Pittore tardogotico toscano, nativo di Colle Val d'Elsa, noto principalmente come trattatista.Allievo di Agnolo Gaddi, nella cui bottega rimase per dodici anni, [...] Traspare dal complesso dell'opera l'umiltà dell'allievo di provincia, di modeste origini e grato, per tutto l'arco della vita, di aver avuto l'opportunità di entrare a far parte della scuola del grande Giotto. Il limite del suo mestiere è nell'essere ...
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GIOVANNI da Bologna
F. Flores d'Arcais
Pittore di origine bolognese, attivo nel Veneto, dove è più volte documentato, a Venezia e a Treviso, dal 1377 al 1389.Restano di G. quattro opere firmate: il [...] da qualche tempo: l'8 aprile di quell'anno infatti la Scuola dei mercanti di Venezia gli faceva dipingere un penello e il Trecento, Milano 1986, I, pp. 176-188; E. Cozzi, in Da Giotto al tardogotico, cat. (Padova 1989), Roma 1989, pp. 80-81 nr. 57; ...
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LOMBARDIA
F. Cervini
Regione dell'Italia settentrionale, comprendente la parte centrale della pianura Padana, delimitata a N dalle Alpi Centrali, dal Mincio e dal lago di Garda a E, dal corso del Po [...] La Crocifissione, poi, mostra forti rimandi agli affreschi padovani diGiotto e ai pulpiti di Giovanni Pisano, forse conosciuti attraverso disegni di viaggio.Dalla scuola lombarda di Giovanni di Balduccio sarebbero emerse, a Milano soprattutto, opere ...
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giottesco
giottésco agg. (pl. m. -chi). – Di, o relativo a, Giòtto di Bondone, illustre pittore fiorentino comunem. noto come Giotto (c. 1267-1337): gli affreschi g. nella cappella degli Scrovegni, a Padova; l’influenza g. sui pittori del...
campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole varietà di accezioni e di usi, rimanendo...