SCRITTURA
Guglielmo Cavallo e Jack R. Goody
Storia della scrittura
di Guglielmo Cavallo
Introduzione
La scrittura può essere definita un sistema organizzato di simboli figurati o astratti (pittogrammi, [...] 1991, pp. 171-251.
Chartier, R., Petrucci, A. (a cura di), Pratiche di scrittura e pratiche di lettura nell'Europa moderna, in "Annali della ScuolaNormale Superiore diPisa", classe di lettere e filosofia, serie III, 1993, XXIII, 2, pp. 375-823 ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] di cognizioni che, ancora nei secoli II o III, costituivano il normale bagaglio linguistico di per il giudice Giratto nel Camposanto monumentale diPisa, risalente al 1174-1176 (Stussi Scuola poetica siciliana e fa supporre l’esistenza di una linea di ...
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Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] , Ravenna, Longo, pp. 177-198 (poi in Id., Saggi e memorie, Pisa, ScuolaNormale Superiore, 2000, pp. 3-21).
Santagata, Marco (1969), Presenze di Dante ‘comico’ nel Canzoniere del Petrarca, «Giornale storico della letteratura italiana» 146, pp. 163 ...
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La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] orientata sulla grafia e i due principali centri di irradiazione di modelli di pronuncia sono Milano e Roma, dove non linguistica e identità nazionale, in Id., Saggi e memorie, Pisa, ScuolaNormale Superiore, pp. 305-312.
Norma e lingua (1997) ...
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Assumiamo convenzionalmente che l’età umanistica e rinascimentale coincida con i secoli XV e XVI. È questa l’epoca, in Italia come negli altri paesi dell’Europa occidentale, dell’emergere delle lingue [...] -1994, vol. 1º, pp. 93-137.
Petrucci, Armando (a cura di) (1993a), Pratiche di scrittura e pratiche di lettura nell’Europa moderna, «Annali della ScuolaNormale Superiore diPisa. Classe di Lettere e Filosofia» 23, 2, pp. 375-823.
Petrucci, Armando ...
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I fenomeni fonetico-fonologici che si verificano nella lingua parlata a confine di parola vanno sotto il nome, ormai tradizionale, di fonetica sintattica o fonotassi. Nella linguistica più recente si preferisce [...] ), Non solo spiranti. La ‘gorgia toscana’ nel parlato diPisa, «L’Italia dialettale» 62, pp. 27-60.
Marotta di studio del Gruppo di fonetica sperimentale (AIA) (Pisa, 18-20 dicembre 1997), a cura di P.M. Bertinetto & L. Cioni, Pisa, ScuolaNormale ...
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Le semivocali sono suoni di tipo vocalico che, nei dittonghi (➔ dittongo) e nei trittonghi (➔ trittongo), si combinano alle ➔ vocali propriamente dette. Una suddivisione più fine oppone le semivocali alle [...] , Giovanna (1987), Dittongo e iato in italiano: analisi fonetico-fonologica per una difficile discriminazione, «Annali della ScuolaNormale Superiore diPisa» s. 3a, 17, pp. 847-887.
Marotta, Giovanna (1993), Selezione dell’articolo e sillaba in ...
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BARTOLI, Matteo Giulio
Tullio De Mauro
Nacque ad Albona d'Istria il 22 sett. 1873. Compi gli studi universitari a Vienna, dove gli fu maestro W. Meyer-Lúbke, a Strasburgo, dove gli fu "maestro e collega" [...] minori, Firenze 1958, pp. 412 ss.); B. Terracini, M. B., in Belfagor, III (1948), pp. 315-25; G. Vidossi, Pro e contro le teorie di M. B., in Ann. d. Scuolanormale sup. diPisa, XVII (1948), pp. 204-19; Id., M. B. in Atti e mem. della Soc. istriana ...
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Le lingue delle arti sono collocabili entro il confine delle lingue speciali o settoriali (cfr. Bellucci 1997 per l’architettura; ➔ linguaggi settoriali). Tradizionalmente, soprattutto in Italia, le arti [...] (1996), Lessicalità visiva dell’italiano. La critica d’arte contemporanea 1945-1960, Pisa, ScuolaNormale Superiore, 2 voll.
Isella Brusamolino, Silvia (2004), Il Libro dell’arte di Cennino Cennini, in Casale & D’Achille 2004, pp. 297-318.
Longhi ...
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Per variazione diamesica si intende la capacità di una lingua di variare a seconda del mezzo o canale adottato, sia esso scritto (grafico-visivo) o parlato (fonico-acustico) (➔ lingua parlata; ➔ lingua [...] è invece normale nella ➔ di capire se si tratta della recitazione di un brano teatrale o di un servizio del telegiornale, del resoconto di una giornata discuola o di una riunione didi Giovan Battista Pellegrini, a cura di P. Benincà et al., Pisa ...
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normalista
s. m. e f. e agg. [der. di (scuola) normale] (pl. m. -i). – In passato, studente o studentessa delle scuole normali; oggi, studente della Scuola normale superiore di Pisa, o chi a suo tempo lo è stato (in questa accezione, anche...
normale
agg. [dal lat. normalis «perpendicolare», der. di norma (v. norma)]. – 1. Perpendicolare (sign. direttamente connesso a quello etimologico di norma «squadra»): retta n. ad altra retta, a un piano, ecc.; retta n. a una curva in un punto,...