Tutte le storie della lingua latina portano una sezione, un capitolo, se non altro un cenno, all’influenza esercitata dal cristianesimo (assai sinteticamente Meillet 19333: 276; più estesamente Devoto [...] in sermo vulgaris, ma il sermo vulgaris affiora qua e là: se ne trovano le tracce dove un autore classico abbia dal III secolo il titolo fu usato per i vescovi, poi per il solo Santo Padre, vescovo di Roma; nel VI secolo anche la cancelleria di ...
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Per linguaggio giovanile si intende la varietà di lingua utilizzata nelle relazioni del gruppo dei pari da adolescenti e post-adolescenti, costituita principalmente da particolarità lessicali e fraseologiche [...] dei dialettismi si pongono gli apporti dalle lingue straniere. Se il dialettismo vale spesso da segnale di radicamento nel territorio vestito sempre esolo con abiti firmati, con una condizione sociale elevata, proveniente dalla città e che vuole ...
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Ugo Foscolo nacque a Zante nel 1778, da madre greca e padre veneziano. Si trasferì nel 1793 a Venezia. Dal 1797 al 1815 fu ufficiale del contingente italiano dell’esercito napoleonico e si dedicò prevalentemente [...] l’ausiliare (è consumato; è perduto; ho lasciato; sono condannato; ho veduto). Solo l’aggettivo di relazione e il participio presente non è stata mai parlata: […] è lingua scritta, e non altro; e perciò letteraria, e non popolare; e che se mai verrà ...
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«Quasi per un paradosso, proprio quando gli accademici hanno cominciato a occuparsene, il fumetto ha smesso, almeno in Occidente [...], di essere un fenomeno popolare per diventare con poche eccezioni [...] leggerezza infantile èsolo apparente: ogni battuta sembra infatti ponderata e assestata a smascherare le debolezze e i luoghi protagonisti, ispirati a Rupert Everett e a Groucho Marx: «Vi amo, voglio un figlio da voi, se non ce l’avete mi accontento ...
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L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, [...] opere latine (Africa, De viris illustribus) e dai Trionfi, solo il Canzoniere venne concluso, al termine di un marginali della tradizione poetica e persino dalla prosa (cfr. Vitale 1996: 522-526). Se l’azione di straniamento e l’uso figurato a ...
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Non si possono definire gli argomenti senza partire dal predicato, cioè da «quell’elemento linguistico il cui significato descrive una situazione, uno stato di cose, un evento, qualcosa che è, accade o [...] (➔ frasi nucleari), è la più semplice ed elementare, costituita solo dal verbo e dagli argomenti necessariamente richiesti il vaso, Maria ha chiesto al vigile se il museo è aperto).
Gli argomenti rappresentati da complementi preposizionali possono ...
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Il perimetro del linguaggio della moda è difficilmente definibile. Il termine moda (dal fr. mode, connesso al lat. modus «maniera») è attestato per la prima volta in italiano nel trattato moraleggiante [...] mezzi di comunicazione di massa. Molti vi includono non solo le voci dei prodotti sartoriali ma anche nomi d’operazioni es., grembiule / traversa, ecc.; Simone 2003: 146 e 420). Inoltre, anche se il mondo chic (termine apparso nel 1873) rifugge ora ...
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Dal punto di vista linguistico il fascismo riveste grande interesse, perché il regime si propose di disciplinare l’intero repertorio linguistico italiano, non limitandosi al controllo della lingua nazionale [...] , l’uso del dialetto arretrò, ma la diglossia (➔ bilinguismo e diglossia) rimase diffusa, se nel 1951 «per oltre quattro quinti della popolazione italiana il dialetto era ancora abituale» esolo il 18,5% degli italiani aveva del tutto rinunciato ad ...
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La nominalizzazione è la trasformazione (tecnicamente, la transcategorizzazione) in nome di un elemento linguistico di qualunque natura (parola, espressione, frase, componente di frase, ecc.) e categoria. [...] genere essere interpretati come tipi d’azione, ma solo come eventi individuali o istanziati» (Mayo et al troppo stroppia
(22) aggettivo: il peggio è passato; il privato; il cantante
(23) congiunzione: i tuoi see i tuoi ma rientrano tutti nel gioco, ...
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La coerenza è la proprietà che definisce il testo come unità fondamentale della comunicazione linguistica (➔ testo, struttura del). Si tratta di una caratteristica che riguarda l’organizzazione del significato [...] si manifesta come architettura, composta di unità variamente collegate e gerarchizzate.
A un livello elementare, una sequenza di frasi è coerente se il suo contenuto semantico è unitario, continuo e progressivo, e ciò in uno o più dei piani indicati ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
se2
se2 cong. [lat. tardo se(d), incrocio di sī con quid «che cosa»] (radd. sint.). – 1. Con valore condizionale, ipotetico: a. Posto che, ammesso che, dandosi il caso che, e sim.; introduce proposizioni che esprimono una condizione, quelle...