Midollo spinale
Giovanni Berlucchi
Il midollo spinale forma insieme all’encefalo il sistema nervoso centrale. Deriva dalla porzione caudale, non vescicolata, del tubo neurale e ne mantiene la struttura [...] dipendenti dai segmenti spinali al di sotto della sezione. Se il midollo è sezionato al di sopra di C3, il respiro cessa definitivamente e la sopravvivenza è possibile solo grazie alla respirazione artificiale. Tutti i riflessi mediati dai ...
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Demenza
Luigi Amaducci
Mario Falcini
Il termine demenza, derivato del latino demens, "uscito di mente", che nel linguaggio comune indica spesso genericamente stati di infermità mentale o insensatezza, [...] e un decorso lento, che è di solito valutato nella giusta prospettiva solo a posteriori; ne deriva che nella maggior parte dei casi è dei marcatori istopatologici della malattia di Alzheimer, non è chiaro se si tratti di una forma di demenza autonoma ...
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CARDANO, Gerolamo
Giuliano Gliozzi
Nacque a Pavia il 24 sett. 1501 da Fazio e Chiara Micheri.
Fazio (1445-1524), di famiglia originaria di Cardano (oggi Cardano al Campo, vicino a Gallarate), che vantava [...] la famiglia in via del Maino, Fazio prese l'abitudine di portare con sé il figlio nei suoi giri d'affari.
A questo modo il C. cominciò Milano aveva rifiutato di accoglierlo con pieni diritti, esolo nel 1539 la sua domanda ebbe finalmente esito ...
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Distrofia muscolare
Giovanni Salviati
Romeo Betto
Le distrofie muscolari sono un complesso eterogeneo di malattie geneticamente determinate, il cui difetto primario è localizzato nel muscolo scheletrico; [...] supina, chiamate appunto segno di Gowers: il bambino rotola su sé stesso per passare alla posizione prona, poi inizia a sollevarsi estendendo di tutte le proteine muscolari, e tale bassissimo contenuto spiega perché solo l’impiego delle tecniche di ...
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Bulimia
Massimo Cuzzolaro
La bulimia, intesa come voracità smisurata, figura nelle letterature e nelle mitologie di tutte le epoche. Dalla medicina è stata considerata a lungo sintomo di varie malattie: [...] è una sindrome legata all'epoca storica e alla temperie culturale: descritta inizialmente solo nei paesi occidentali industrializzati ee come una minaccia al controllo di sée della propria vita: la pubertà femminile è vicenda più complessa e ...
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Deambulazione
Alberto Minetti
Il termine deambulazione (dal latino deambulare, "camminare da") è oggi spesso impiegato per indicare qualsiasi andatura che permetta di spostarsi da un luogo a un altro [...] ). A velocità superiori a 7,5 km/h si preferisce correre, anche se esiste uno sport, la marcia agonistica, nel quale gli atleti riescono a la quale il residuo lavoro positivo scompare e domina la scena solo l'aumento del lavoro negativo che, ...
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Anemia
Franco Mandelli
Antonella Ferrari
Per anemia, dal gr. ἀναιμία, composto di ἀν- privativo e αἷμα, "sangue", si intende lo stato morboso causato dalla riduzione al disotto della norma dell'emoglobina, [...] una terapia anche molto complessa; qualora il solo trattamento farmacologico si dimostri insufficiente, si dovrà ricorrere alla trasfusione di globuli rossi. Se l'insufficiente produzione midollare è secondaria a un processo neoplastico, la terapia ...
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Naso
Gabriella Argentin
Red.
Il naso è un organo impari, situato nella parte mediana della faccia; ha funzione respiratoria e olfattiva e partecipa anche alla fonazione, contribuendo all'amplificazione [...] irritanti dà origine a lacrimazione, starnuto e inibizione del respiro. Anche se possiede un olfatto assai meno sensibile di è fermo, la recezione olfattiva è poco efficiente in quanto l'acqua all'interno dei sacchi olfattivi viene rinnovata solo ...
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Elettroshock
Paolo Pancheri
Maria Caredda
È comunemente denominata elettroshock (ECT o TEC in una più recente nomenclatura) la terapia elettroconvulsivante, un trattamento utilizzato in psichiatria, [...] alcuni casi ne siano sufficienti 3 o 4, e in altri anche 10 (solo raramente qualche paziente melanconico migliora alla dodicesima applicazione per i pazienti con disturbi affettivi e psicosi maggiori e che, se praticato in maniera corretta, può essere ...
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Afasia
Alessandro Laudanna
Il termine afasia, introdotto nella seconda metà del 19° secolo da A. Trousseau, designa una serie di disturbi acquisiti del linguaggio, che intervengono a compromettere le [...] cognitiva del disturbo afasico è il seguente: se lo scopo dell'indagine è spiegare le co-occorrenze e dissociazioni di sintomi come conseguenza della lesione funzionale di una o più componenti del sistema, allora èsolo lo studio in profondità ...
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se2
se2 cong. [lat. tardo se(d), incrocio di sī con quid «che cosa»] (radd. sint.). – 1. Con valore condizionale, ipotetico: a. Posto che, ammesso che, dandosi il caso che, e sim.; introduce proposizioni che esprimono una condizione, quelle...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...