. I suoni avulsivi (così chiamati da Raoul de La Grasserie) sono detti dai linguisti inglesi clicks, dai Tedeschi schnalze o Schnalzlaute, dai Francesi cliquements, ecc.; sono suoni consonantici prodotti [...] J.-P. Rousselot, e ciò per comodità tipografica; la trascrizione ora più in uso è quella che adopera i segni delle consonanti con avulsive corrispondenti con un piccolo triangolo sovrapposto o messo a destra), che talvolta i cocchieri pronunziano per ...
Leggi Tutto
Scrittore e semiologo, nato ad Alessandria il 5 gennaio 1932. Professore di Semiotica all'università di Bologna (dal 1975), ha iniziato come studioso di estetica con una tesi di laurea su Il problema estetico [...] ); Dalla periferia dell'impero e Come si fa una tesi di laurea (ambedue del 1977); Sette anni di desiderio e Il segno dei tre (1983), Sugli specchi e altri saggi (1985); I limiti dell'interpretazione (1990); Il secondo diario minimo (1992).
Bibl.: T ...
Leggi Tutto
Linguista (Ginevra 1857 - Vufflens 1913). Nipote di Nicolas-Théodore, pronipote di Horace-Benedict, in un ambiente di fine e antica cultura S. sviluppò un'intelligenza precoce, spesso applicata a fatti [...] modi di uso si collocano, cioè fuori (dice S.) della storia. Il carattere non meramente esecutivo della parole rispetto al segno e alla langue, e il continuo intreccio di sistematicità e di temporalità, di formalità e di dipendenza dagli usi sociali ...
Leggi Tutto
Nome umanistico dell'erudito e teologo Johannes von Heidenberg (Trittenheim, Treviri, 1462 - Würzburg 1516). Studiò a Treviri, Colonia e Heidelberg, e fu allievo di Reuchlin e Wimpfeling; benedettino a [...] modos aperit: composte rispettivamente nel 1500 e nel 1507), studiando non solo i varî modi di comunicazione attraverso segni, ma anche forme di comunicazione "meravigliose" del pensiero, fenomeno che rientra in quella serie di operazioni di cui ...
Leggi Tutto
L’a capo (o accapo, nome maschile invariabile) si ha quando in un testo scritto la frase è seguita da uno spazio bianco fino alla fine della riga. Spesso, ma non necessariamente, la riga di testo successiva [...]
Sinonimo di a capo è capoverso, talvolta confuso con paragrafo (per via dell’inglese paragraph): questo termine, oltre che il segno grafico, indica invece una sezione, preceduta da una riga bianca e spesso numerata e/o titolata, di cui si compone il ...
Leggi Tutto
Linguistica
La parte della linguistica che studia la connessione di unità minori a formare unità maggiori. In questo senso si parla anche di fonetica sintattica (o sandhi, con il termine della grammatica [...] ascendenti, si può avere, invece del dittongo, la caduta della vocale stessa: caduta che si qualifica come troncamento (e non si segna con l’apostrofo) quando la parola finisce per vocale + l, n, r + vocale (e quest’ultima può cadere anche davanti a ...
Leggi Tutto
Semiologo italiano (Rimini 1939 - ivi 2020). Dopo essersi laureato presso l’università di Firenze, ha studiato a Parigi all’École Pratiquedes Hautes Études dove ha avuto contatti con studiosi del calibro [...] di semiotica delle arti. Tra le pubblicazioni si ricordano: La svolta semiotica (1998), Elogio di Babele (2000), Segni del tempo. Un lessico politicamente scorretto (2003), Fellinerie. Incursioni semiotiche nell'immaginario di Federico Fellini (2011 ...
Leggi Tutto
FORMAGGIERA O FORMAGGERA?
La grafia corretta è formaggiera, perché il suffisso è -iera
olio ▶ oliera
te ▶ teiera
e dunque formaggio ▶ formaggiera
Però, dato che la i di -gie- non si pronuncia, né [...] , coscienzioso) e tende a regredire rispetto a un secolo fa, quando erano ancora molto frequenti grafie come messaggiero, passeggiero, leggiero, oggi a tutti gli effetti antiquate.
VEDI ANCHE diacritici, segni; ce o cie, ge o gie, sce o scie? ...
Leggi Tutto
Il punto e virgola è un segno di interpunzione (➔ punteggiatura) costituito dalla combinazione di un punto in alto e di una virgola ‹;›, che ha due funzioni principali:
(a) demarcativa, intesa come «capacità [...] Del Giudice, Lo stadio di Wimbledon, Torino, Einaudi, 1983, pp. 5-6).
Il punto e virgola, dunque, non è semplicemente il segno intermedio tra la virgola e il punto. Non lo è stato più da quando la punteggiatura, con l’invenzione della stampa, ha ...
Leggi Tutto
Slavista italiano (Alessandria 1923 - New Haven, Connecticut, 2011). Formatosi alla scuola di G. Maver, dopo aver insegnato a Firenze e Pisa è stato ordinario di filologia slava e letteratura polacca all'Università [...] slavo-romanes (1978), Letteratura della Slavia ortodossa (1991). Insieme a M. Colucci ha curato la Storia della civiltà letteraria russa (2 voll., 1997). Del 2007 è I segni di dedalo, raccolta di poesie che risalgono per lo più agli anni 1976-80. ...
Leggi Tutto
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...