PROSSEMICA
Amedeo De Dominicis
Il termine ''prossemica'' (dall'ingl. proxemics, neol. da prox- del lat. proximus, ed −emics come in phonemics), coniato da E. T. Hall (1963), designa una branca della [...] in particolare quella mimetica, serve a trasporre attraverso il corpo umano dei significanti non gestuali (per es. il segno di ''pistola'' trasposto con il significante gestuale: / mano con indice puntato /).
Circa la scomposizione del gesto in unità ...
Leggi Tutto
Il termine koinè (meno diffusa la variante grafica coinè) proviene dal greco koinē´, femminile dell’agg. koinós «comune» accordato con diálektos s.f. «lingua», indicante la lingua letteraria usata dai [...] Milano. In quest’ultima città i primi documenti in volgare della cancelleria datano dal 1426 e mostrano i segni della crescente sprovincializzazione culturale delle segreterie locali. Ne è prova la modesta quantità di fenomeni fonetici e morfologici ...
Leggi Tutto
Terza lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
La sua forma deriva dal gamma dell’alfabeto greco occidentale (calcidese) che fu modello di quello romano. Qui inizialmente la C rappresentò sia la velare [...] a, o, u e a consonante, mentre davanti a e e i l’italiano e il romeno usano ch, le altre lingue ricorrono a segni o digrammi diversi. Gli altri valori della c sono diversi da lingua a lingua. L’italiano ha accanto alla c dura una c dolce, affricata ...
Leggi Tutto
Per variazione diamesica si intende la capacità di una lingua di variare a seconda del mezzo o canale adottato, sia esso scritto (grafico-visivo) o parlato (fonico-acustico) (➔ lingua parlata; ➔ lingua [...] interlocutori (codice prossemico) durante una conversazione. E sul canale visivo è interamente basata la lingua dei sordi (➔ segni, lingua italiana dei). Vi sono inoltre alcune produzioni linguistiche nate dalla cooperazione della vista con l’udito e ...
Leggi Tutto
Regione dell’Italia meridionale (19.540 km2 con 3.953.305 ab. nel 2020, ripartiti in 257 Comuni; densità 202 ab./km2). Si allunga da NO a SE, fra i mari Adriatico e Ionio, limitata a O dal Molise, dalla [...] questo il dominio della cerealicoltura, dell’allevamento ovino, del fenomeno carsico superficiale e sotterraneo). Un alto ciglione segna la fine dell’altopiano calcareo; a O, in territorio lucano, esso scende bruscamente nella Fossa Bradanica, mentre ...
Leggi Tutto
schema Modello convenzionale, semplificato rispetto alla più complessa realtà di un problema, di un fenomeno, di un oggetto, di un meccanismo, di un processo. In senso più ampio, la configurazione stessa [...] (s. di un impianto elettrico, s. della struttura di un aereo). tecnica S. grafico. Grafico costituito da un insieme di segni convenzionali tra loro coordinati, che rappresenta la struttura di una macchina e il suo modo di funzionare, l’insieme delle ...
Leggi Tutto
Il panorama dei quotidiani italiani a stampa è molto ricco, contando, oltre alle principali testate nazionali, più o meno indipendenti, ai quotidiani politici e a quelli sportivi, un elevato numero di [...] di cui si sfogliano facilmente all’indietro le pagine, e per il quale è più comune una concentrazione su singoli pezzi.
Minori segni della specificità del medium emergono nell’ambito della sintassi, che ricalca in buona parte le linee di tendenza dei ...
Leggi Tutto
Ludovico Ariosto (Reggio Emilia 1474 - Ferrara 1533) trascorse quasi tutta la vita a Ferrara. Frequentò la società letteraria della corte estense, che stimolò i suoi primi esperimenti letterari in latino [...] .
Ai primi del Cinquecento la scelta del volgare come lingua letteraria si presenta netta e irrevocabile e sotto il segno del culto umanistico della forma e del principio dell’imitazione, che orientano sempre più decisamente gli scrittori verso quel ...
Leggi Tutto
Logico e filosofo del linguaggio (Vienna 1889 - Cambridge, Inghilterra, 1951). Interruppe gli studî d'ingegneria iniziati all'univ. di Manchester, per dedicarsi alla matematica e ai suoi fondamenti logici; [...] ", e risulterebbero dalla trasformazione dei segni linguistici. Le proposizioni della filosofia doveva ritenere le sue affermazioni prive di senso. La seconda fase segna un avvicinamento di W. alle tendenze proprie della scuola inglese ispirate ...
Leggi Tutto
GLOSSEMATICA
Rita D'AVINO
. Dottrina linguistica elaborata, a partire dal 1931, in seno al Cercle linguistique di Copenaghen, e formulata nei suoi principî costitutivi teorici e metodologici da L. Hjemslev, [...] di qui la sostituzione del termine "fonematica" con quello antisostanzialista di "cenematica"). Di conseguenza il segno linguistico sarà definito in termini puramente relazionali, come la "solidarietà" (si indica così nella terminologia hjemsleviana ...
Leggi Tutto
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...