Vecchio Testamento. - Critica del testo. - La ripresa degli studî biblici che si è avuta dopo la seconda guerra mondiale è stata favorita da importanti scoperte in Oriente, che hanno offerto nuovo materiale [...] in base anche ad altri studî orientalistici, come la comparazione linguistica (specialmente con l'arabo: studî di G. R. Driver significato speciale; se non possano aver servito quasi di segno di riconoscimento. Si può comunque considerare come certo - ...
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Con riferimento alla nozione di discendenza generazionale che il termine ''famiglia'' implica, la locuzione f. l. fa riferimento a gruppi di lingue che risultino in qualche modo imparentate fra loro (v. [...] genealogico tra entità omologhe nelle lingue storiche.
I raffronti fra entità linguistiche appartenenti a membri della stessa f. si fondano essenzialmente sul principio dell'arbitrarietà del segno, formulato a suo tempo da F. de Saussure; "data l ...
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La d. nasce nel 19° secolo con ritardo rispetto alla linguistica tout court, e non soltanto perché ne forma un sottoinsieme ancillare, dedito all'indagine sulle varietà (di frequente segnate da inferiorità [...] .
Così nacque la d. sotto il segno dello Stammbaum, cioè l'albero genealogico delle Maccarrone, Il concetto dei dialetti e l'''Italia dialettale'' nel pensiero ascoliano, in Silloge linguistica G. I. Ascoli, Torino 1919, pp. 302-32, e Vàrvaro, Storia, ...
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MIGLIORINI, Bruno (App. II, ii, p. 312)
Ignazio Baldelli
Linguista, morto a Firenze il 18 giugno 1975. Professore di storia della lingua italiana nell'università di Firenze sino al 1967; socio nazionale [...] un rigoroso accertamento diretto dei dati citati, segno tangibile di un robusto neopositivismo. Rompendo seguire criteri di esattezza, univocità, uniformità, coerenza al sistema linguistico, continuità della tradizione. Il moderato neopurismo di M. ...
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Lingua
Luis J. Prieto
di Luis J. Prieto
Lingua
sommario: 1. Introduzione. 2. Lingua e parole. 3. Lingua e codice non linguistico. □ Bibliografia.
1. Introduzione
Il primo problema che si presenta quando [...] punti di vista ci è fornita dai semi a significante zero, non comportanti quindi alcun segno a significante positivo, che si trovano in certi codici non linguistici. Si può ritenere, per esempio, che le luci dello ‛stop' di una vettura costituiscono ...
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Scienza indiana. La scienza nella cultura indiana
Frits Staal
La scienza nella cultura indiana
Il concetto di scienza e la classificazione delle scienze
Per designare le conoscenze sistematiche indiane [...] costituito da elenchi esaustivi di esempi che espongono modelli di strutture linguistiche, ma non regole generali, e coincide con la prima Il puntino entrò allora in competizione con il segno negativo '−', dal quale fu molto probabilmente sostituito ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] cittadine come i comuni fanno sì che il volgare segni il passo ovunque. A Firenze, ovviamente, meno che altrove. Grazie a una precoce consapevolezza del nesso tra successo politico e splendore linguistico, l’attenzione al volgare a Firenze non viene ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] Gentile del 1923, ma le cui grandi linee avrebbero segnato la scuola italiana, in particolare il liceo, anche molto , 68). Anche i pettegolezzi sono tradotti in una veste linguistica impeccabile, nutrita di buone letture: «Giacché sono a parlare ...
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Vicino Oriente antico. L'origine della scrittura e del calcolo
Denise Schmandt Besserat
Jean-Jacques Glassner
Jöran Friberg
Robert Englund
L'origine della scrittura e del calcolo
Le registrazioni [...] successivo sumerico.
Di centrale importanza è dunque la questione dell'originale appartenenza linguistica dei primi testi cuneiformi, e quindi della lingua del sillabario di segni che nel corso del III millennio si trasformò con relativa rapidità in ...
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La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni [...] con riguardo alle ➔ fricative, si segnala come processo di segno opposto il rafforzamento in affricata (almeno tendenziale) di /s Calamo, pp. 53-58.
De Mauro, Tullio (19723), Storia linguistica dell’Italia unita, Bari, Laterza (1a ed. 1963).
D’Imperio ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
registro
s. m. [lat. tardo regesta -orum, neutro pl.; v. regesto]. – 1. Libro, quaderno, fascicolo o volume formato da un certo numero di fogli (per lo più numerati progressivamente, contrassegnati e forniti di suddivisioni e indicazioni varie),...