LANDOLFI, Tommaso
Luigi Matt
Nacque il 9 ag. 1908 a Pico (allora in provincia di Caserta) da Pasquale e Maria Gemma Nigro (chiamata comunemente Ida).
La famiglia paterna era tra le più antiche della [...] dalla grande lezione del romanzo russo dell'Ottocento; mentre molto meno importanti apparivano le influenze novecentesche (a eccezione forse di quella di una letteratura che si svolge sotto il segno della complessità, della stratificazione dei temi e ...
Leggi Tutto
CONVENEVOLE da Prato
Emilio Pasquini
Nacque a Prato da Acconcio di Ricovero, probabilmente tra il 1270 e il 1275.
Il nome e la patria di questo notaio e professore di retorica, primo maestro del Petrarca [...] recordari").
Così la pagina del Petrarca suggella, nel segno di un'antica amicizia, la lunga esistenza di C , non molto "politico", di C. attraverso i documenti noti. Tanto meno parlerebbe a favore di C. la datazione della stesura dei i regia carmina ...
Leggi Tutto
Cultura greca
Gian Luca Borghese
Scriveva Ruggero Bacone intorno al 1271 nel suo Compendium studii philosophiae (1859) che la condizione critica in cui versavano gli studi tanto teologici quanto filosofici [...] Da quegli scriptoria, così come anche da altri di monasteri meno prestigiosi, proveniva la maggior parte dei testi greci in del Regno svevo. Sotto questo aspetto il XIII sec. segnò una evoluzione che oppose i monasteri greci di Puglia, maggiormente ...
Leggi Tutto
BENTIVOGLIO D'ARAGONA, Marco Cornelio
Gaspare De Caro
Nacque a Ferrara il 27 marzo 1668 da Ippolito e Lucrezia di Ascanio Pio di Savoia. Era nipote del cardinale Guido Bentivoglio, che fu un punto di [...] romane; il suo accordo con Le Tellier non venne mai meno ed assicurò alla Santa Sede il controllo costante degli orientamenti della , anzi non c'è mai in lui il minimo segno di comprensione verso le posizioni avversarie; particolarmente egli si ...
Leggi Tutto
GIACOMO (Iacopo) da Lentini
Fabio De Propris
Detto il Notaro per antonomasia, nacque a Lentini, nella Sicilia orientale (cfr. Poesie, ed. Antonelli, II, v. 63; XII, v. 54; Dubbie, 1, v. 24), probabilmente [...] di relazioni poetiche intessuta dai funzionari - più o meno in vista - dell'itinerante corte federiciana. La quinta .
Se è vero che l'autoreferenzialità del dettato poetico è il segno di un'esperienza letteraria che si pone come nuova - pur con ...
Leggi Tutto
In questa voce si può tenere conto della recente edizione integrale, critica e commentata, in tre volumi, dell’intero corpus poetico dei Siciliani e dei Siculo-toscani (Antonelli, Di Girolamo & Coluccia [...] di gran lunga il più esteso tra tutti quelli della Scuola: segno anche questo della preminenza del rimatore. A Giacomo si deve di cui subisce il fascino anche nei momenti finali e meno fulgidi della dinastia sveva, forse addirittura dopo il crollo ...
Leggi Tutto
MARCHETTI, Alessandro
Cesare Preti
Nacque a Pontormo (ora Pontorme, frazione di Empoli), il 17 marzo 1633 da Angelo e da Luisa Buonaventuri. Terzo di cinque figli, non ancora adolescente rimase orfano [...] Le fonti sono concordi nell'affermare che il suo destino fu segnato dall'incontro con il principe Leopoldo de' Medici, il Della traduzione esistono varie redazioni. Le prime, meno fedeli e letterali, risultano arricchite da aggiunte modernizzanti ...
Leggi Tutto
DOMENICO di Giovanni, detto il Burchiello
Giorgio Patrizi
Nacque a Firenze da un legnaiuolo, Giovanni, e da una tessitrice, Antonia, nel 1404.
Una vecchia ipotesi collocava la sua nascita a Bibbiena, [...] dei registri ritmico-stilistici, dovranno notarsi come il segno di una letterarietà sicura e consumata, di ricerca ad un'accorta dialettica tra il dato colto della citazione più o meno nascosta, del calco ritmico-fonico di luoghi tradizionali, e l' ...
Leggi Tutto
CAMINER, Elisabetta
Cesare De Michelis
Nacque a Venezia il 29 luglio 1751 da Domenico, storico e giornalista assai attivo ma di modeste ambizioni, e da Anna Meldini. Dopo aver ricevuto un'educazione [...] anche per il Fortis "l'incontro con la congeniale Elisabetta Caminer segnò... l'inizio di una comunità d'affetti e d'intenti che diffusione, nel Sud per esempio.
Di fronte a queste ambizioni viene meno a un tratto - nel 1781 - l'accordo con lo Scola ...
Leggi Tutto
BERGALLI, Luisa
Claudio Mutini
Nacque a Venezia (Mazzuchelli) il 15 apr. 1703 da Giovan Giacomo, piccolo commerciante piemontese, e da Diana Ingali. Sebbene di umile condizione fu tenuta a battesimo [...] .
Nell'affetto coniugale forse alla B. venne meno l'appassionata abnegazione delle eroine melodrammatiche, ma non Boccage (1756) furono le ultime traduzioni della B. e segnarono la fine della collaborazione letteraria col marito.
Da questo periodo ...
Leggi Tutto
meno
méno avv. e agg. [lat. mĭnus, neutro (con valore avverbiale) di minor, compar. di parvus «piccolo»]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. poco; significa quindi più poco, in minor quantità, contrapponendosi direttamente a più....
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...