COCCHI, Gioacchino (detto il Napoletano)
Raoul Meloncelli
Incerti sono la data e il luogo di nascita, avvenuta forse a Padova nel 1715 o nel 1720 (secondo quanto sostenuto dal Fétis), ma più probabilmente [...] al 1740 esordendo forse con l'opera La Matilda, rappresentata nel carnevale del 1739 al teatro de' Fiorentini di Napoli; essa segnò l'inizio d'una intensa attività creativa con cui in breve tempo il C. si procurò una solida reputazione di autore ...
Leggi Tutto
CAMPANA, Cesare
Gino Benzoni
Nato attorno al 1540 all'Aquila, da una famiglia della nobiltà locale, si trasferì nel 1572 circa a Vicenza; e qui, almeno dal 1578, insegnò grammatica al seminario. Nel [...] -94 risiede ad Este in qualità di precettore. Si ha notizia inoltre d'una rapida puntata all'Aquila, dove i concittadini, in segno d'onore, gli donarono un boccale ed un bacile d'argento e lo annoverarono - ricorda il C. con orgoglio - "tra i figli ...
Leggi Tutto
LUSERNA MANFREDI, Carlo
Andrea Merlotti
Nacque tra il 1508 e il 1510, forse a Torino, da Giovanni e da Bianca Vagnone di Trofarello.
Il padre fu uno dei principali giuristi sabaudi del primo Cinquecento. [...] da prelevare dal reddito della gabella del sale di Nizza e gli concesse di inquartare le sue armi con quelle sabaude, in segno di riconoscimento per la difesa di Cuneo. Il 29 giugno il L. ricevette analoghe patenti da Filippo II e da Ferdinando I ...
Leggi Tutto
MARTINI, Alberto
Monica Grasso
– Nacque a Oderzo (Treviso) il 24 nov. 1876, da Giorgio, pittore e professore di disegno, e da Maria dei conti Spineda de’ Cattaneis, di antica nobiltà trevigiana.
Nel [...] l’Armatura del conte di Culagna del 1903, che comparve anche nell’articolo di V. Pica su The Studio (1905) che segnò l’avvio della fama europea del Martini. L’opera fu pubblicata a Modena nel 1935.
Ben presto alla giovanile ispirazione satirica si ...
Leggi Tutto
VIVANTE, Cesare
Ferdinando Mazzarella
– Secondo di nove figli, nacque a Venezia il 6 gennaio 1855 da Leon Vita Cesare e da Giustina Gentili.
Sposò Lia Ascoli, figlia del glottologo Graziadio, dalla [...] Fantuzzi, l’ateneo patavino si distingueva allora per il primato della cultura storico-giuridica, che avrebbe lasciato un segno indelebile nella formazione del giovane Vivante. Nel 1857 Antonio Pertile vi aveva assunto la prima cattedra di storia ...
Leggi Tutto
VIVIANI, Antonio detto il Sordo di Urbino
Massimo Moretti
– Nacque a Urbino nel 1560 da Tommaso e da Petra Castellucci di Acqualagna (Pungileoni, 1835).
Tutt’altro che definita è la sua prima formazione. [...] - G. Donnini, Fabriano 2003, pp. 117-125; A.M. Ambrosini Massari - M.M. Paolini, Repertorio. La scuola baroccesca nelle fonti, in Nel segno di Barocci. Allievi e seguaci tra Marche, Umbria, Siena, Milano 2005, pp. 437 s.; M.R. Valazzi, A. V. detto il ...
Leggi Tutto
RITA da Cascia, santa
Lucetta Scaraffia
RITA da Cascia, santa. – Non esistono prove documentarie per stabilire la data di nascita di Rita, da collocare comunque con ogni probabilità negli ultimi decenni [...] dentro il convento. Preso il velo, Rita si distingue per la perfezione della vita monastica, che viene premiata da un segno divino: durante la predicazione di s. Giacomo della Marca un venerdì santo viene punta in fronte da una spina del crocefisso ...
Leggi Tutto
MOSSO, Angelo
Michele Nani
– Nacque a Torino il 30 maggio 1846, da Felice, falegname, e da Margherita Contessa, sarta.
Dalla prima infanzia abitò a Chieri, luogo di origine della famiglia, «privo d’ogni [...] cattedra e di trasferirsi a Roma. Qui partecipò attivamente ai lavori parlamentari, facendo delle discussioni sul tiro a segno l’ennesima occasione per rilanciare l’allarme sociale e militare sulla decadenza corporea degli italiani e sulla necessità ...
Leggi Tutto
FERRARI, Tommaso Maria (al secolo Pier Agostino)
Eugenio Di Rienzo
Nacque a Manduria (allora detta anche Casalnuovo) in provincia di Taranto, il 20 nov. 1647, dal giurista Francesco e da Vittoria Bruni; [...] , Giovanni Bona, Giuseppe Bianchini (in cui il desiderio di un ritorno alle origini cristiane della Chiesa sotto il segno dell'insegnamento di Agostino si configurava spesso come un sentimento di comprensione, se non addirittura di simpatia, per le ...
Leggi Tutto
MASSIMO, Innocenzo
Stefano Tabacchi
– Nacque a Roma il 16 nov. 1581, quarto degli otto figli di Alessandro, appartenente al ramo della famiglia Massimo detto di Aracoeli, e di Olimpia di Girolamo De [...] trattative con il governo veneziano per la regimazione del Po e disimpegnando una serie di compiti di fiducia per i Borghese, segno dell’esistenza di un solido rapporto di fedeltà con la famiglia del pontefice.
Il 20 maggio 1613 il M. fu nominato ...
Leggi Tutto
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...