FIRRIOLO (Ferriolo, Ferraiolo)
Gaetano Bongiovanni
Famiglia di stuccatori palermitani d'ornato e di figure, operanti tra la metà del Settecento e i primi decenni del sec. XIX. La loro attività si pone [...] lato che guarda il giardino, le quattro statue allegoriche delle Stagioni che esibiscono l'assimilato linguaggio di segno pienamente neoclassico, nonostante talune insorgenze di ambito serpottesco visibili nel modo di comporre i panneggi delle figure ...
Leggi Tutto
CUSATI, Gaetano
Adriana Compagnone
Il luogo di nascita e i nomi dei genitori di questo pittore di nature morte, attivo a Napoli e, secondo il De Dominici (1742: "Andò a Palermo e guadagnò gran danari"), [...] creava una sorta di vera e propria collaborazione tra diversi artisti per la realizzazione di un unico dipinto ed è segno di una sentita esigenza di specialismo nell'ambito degli artisti e di una riconosciuta professionalità pretesa, alla luce delle ...
Leggi Tutto
BOZZETTI, Francesco, detto Cino
Franca Dalmasso
Figlio di Romeo, ufficiale garibaldino cremonese divenuto maggior generale nel regio esercito, che aveva dal 1868 scelto come residenza Borgoratto (Alessandria), [...] animale sullo sfondo del cielo. Una poesia semplice e schietta scaturisce dalla visione scrupolosamente obiettiva, resa mediante un segno minuzioso ma essenziale, ora continuo a bloccare gli oggetti, ora frazionato fino a un effetto di puntinismo ...
Leggi Tutto
CICHÈ, Francesco
Elvira Natoli
Stampatore e incisore "panormitanus", è noto dal 1707 e attivo fino alla morte, avvenuta nel 1742, a Palermo. Nell'ambito della complessa cultura palermitana della prima [...] con una sensibilità quasi "hogarthiana" nella definizione degli spazi e dei "personaggi" (come nella scena del rogo) fissati dal segno veloce e preciso negli atteggiamenti e "gesti" di una assurda "normalità". All'ambito della cultura figurativa più ...
Leggi Tutto
CODAZZI, Niccolò (Nicola)
Giuseppe Scavizzi
Figlio di Viviarno e di Candida Miranda, nacque a Napoli nel 1642. Non era a Roma quando i genitori vi ritornarono nel 1667, ma vi era nel 1675, anno in cui [...] . 64, n. 31), Oggi sconosciuto alla critica. Quest'opera rivela ancora l'ascendente dello stile paterno nella tonalità scura, nel segno marcato e nel carattere intimista della descrizione; ma l'impaginazione vi è più aperta, ed è verosimile l'ipotesi ...
Leggi Tutto
FERRARA, Gandolfo
Gaetano Bongiovanni
Nacque a Termini Imerese (Palermo) nel 1766 da Vincenzo, possidente, e Maria Cianciolo. Giovanissimo, apprese i primi rudimenti di disegno e di pittura (Gallo, [...] alla cultura siciliana del tempo, oscillante fra un neoclassicismo di superficie ed una più autentica vena naturalistica di segno romantico, enfatizzata nella ricerca del "pittoresco", presente in tutta la sua produzione grafica.
Fonti e Bibl.: Cenni ...
Leggi Tutto
FRANCQUEVILLE (Francavilla), Pierre (Pietro)
Sandro Bellesi
Figlio dello scabino Martin, nacque nel 1548 a Cambrai in Francia. Dopo essere stato iniziato allo studio delle lettere, si orientò verso [...] diretti, oltre che alle tipologie di B. Ammannati e di B. Bandinelli, al gusto monumentale di Michelangelo, che segnò nell'attività dell'artista una ricerca di superamento dall'imperante egemonia stilistica del Giambologna.
Tra il 1585 e il 1592 ...
Leggi Tutto
GIOVANNETTI, Matteo
Walter Angelelli
Non si conosce la data di nascita di questo pittore viterbese, del quale si hanno notizie tra il 1322 e il 1369.
Il nome del G. ricorre in alcune lettere dei papi [...] Storie della Passione di Pietro Lorenzetti e quelli del probabile Stefano Fiorentino e di Puccio Capanna lasciarono un segno indelebile nel suo codice espressivo. Più difficile da definire è l'incontro con Ambrogio Lorenzetti, conosciuto nella stessa ...
Leggi Tutto
COURTOIS, Guillaume (in Italia Guglielmo Cortese detto il Borgognone)
Simonetta Prosperi Valentini Rodinò
Nacque a Saint-Hippolyte in Borgogna nel 1628 (Pascoli, 1730; ma lo stesso Pascoli, altrove [cfr. [...] galleria di Alessandro VII. L'opera, raffigurante la Vittoria di Giosuè sugli Amorriti, fueseguita nel 1656-57 (Wibiral, 1960) e segnò il debutto e l'affermazione ufficiale dell'artista nel mondo pittorico romano. Nel luglio del 1657 il C. entrò a ...
Leggi Tutto
CORRADINI (Coradini o della Corradina), Bartolomeo, detto fra Carnevale
Arnaldo Bruschi
Figlio di Giovanni e nato probabilmente a Urbino, come si desume da documenti, ne sono ignote le date esatte di [...] di un lavoro importante che indica l'alta stima goduta dal C. ad Urbino già nel 1456, e l'avervi rinunciato può esser segno che le sue "molte altre occupazioni", forse per conto del duca Federico da Montefeltro, erano opere di notevole impegno se non ...
Leggi Tutto
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...