PACETTI, Vincenzo
Chiara Piva
PACETTI, Vincenzo. – Nacque a Roma il 3 aprile 1746, primogenito di Andrea, incisore di gemme, e della romana Lucrezia Saiocchi.
Battezzato nella parrocchia di S. Maria [...] Concezione destinata alla sommità della facciata.
Sul finire del secolo approfittò spesso della mutevole situazione politica per mettere a segno una serie di affari rilevanti: per Henry Hope restaurò un gruppo con Dioniso e la Speranza, opera già ...
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CIPPER (Cipri, Zipper), Giacomo Francesco, detto il Todeschini
Rose Wishnevsky
Le diverse varianti della firma di questo pittore, nato molto probabilmente nell'ottavo decennio del sec. XVII e documentato [...] né paesaggio, permettendo così al pittore di evitare la rappresentazione prospettica. Lo stile più levigato e d'effetto è segno dell'influssei di Antonio Amorosi. Blažiček pensa a un'attività di bottega già nel terzo decennio e riconosce la mano ...
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INDUNO, Domenico
Luca Bortolotti
Nacque a Milano il 14 maggio 1815, quintogenito di Marco, cuoco e credenziere presso le cucine di corte, e Giulia Somaschi. Appena ragazzo, l'I. fu mandato a bottega [...] fu presentato quell'anno alla Promotrice di Torino, dove venne comprato per 250 lire dallo scultore Vincenzo Vela.
Il 1854 segnò un'altra tappa nel processo di consacrazione ufficiale dell'I.: fu infatti nominato socio d'arte dell'Accademia di Brera ...
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LORENZO Veneziano
Giorgio Tagliaferro
Non si hanno notizie documentate che permettano di precisare con certezza l'identità di questo pittore, la cui firma appare su alcuni dipinti datati fra il 1356 [...] al centro e i Ss. Nicolò, Giovanni Battista, Giacomo e Stefano ai lati (Venezia, Gallerie dell'Accademia).
L'opera segna un ulteriore distacco dall'austerità bizantina, accentuando la resa plastica delle volumetrie e la ricchezza dei colori, accesi e ...
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LAMPI, Giovanni Battista
Roberto Pancheri
Nacque il 31 dic. 1751 a Romeno, piccolo villaggio del Trentino, all'epoca territorio del principato vescovile di Trento, quattordicesimo figlio di Matthias [...] il Giovane. Il 30 ag. 1826 il L. ricevette a Vienna la medaglia al merito civile. Due anni dopo, in segno di riconoscenza, donò all'imperatore la sua ultima opera, l'Autoritratto al cavalletto (Vienna, Belvedere), con il quale prese definitivamente ...
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LIGOZZI, Iacopo (o Jacopo)
Luca Bortolotti
Nacque a Verona, probabilmente nel 1547, se si può dar credito a un documento anagrafico datato 1555 che lo dice di otto anni (Gamba, pp. 1 s.). Discendente [...] .
Nel 1597 il L. firmò e datò la smagliante e rifinitissima Epifania conservata nella Galleria Palatina di Firenze. Quell'anno segnò anche l'inizio del suo impegno coi monaci del monastero di Monte Oliveto, per i quali avrebbe dipinto due tele: la ...
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DADDI, Bernardo
Giovanna Damiani
Figlio di Daddo di Simone, originario del Salto nel Mugello, pittore, immatricolato a Firenze, all'arte dei medici e speziali, il suo nome è segnato alla fine del registro [...] , l'intervento della bottega, senza peraltro che vi si possa isolare il contributo autonomo di una distinta personalità artistica, segno che al D. va comunque pur sempre riferita la conduzione generale del lavoro.
L'ampio seguito che ebbe l'opera ...
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MAGNASCO, Alessandro
Fausta Franchini Guelfi
Nacque a Genova il 4 febbr. 1667 da Livia Caterina Musso e dal pittore Stefano, allievo di Valerio Castello, e fu battezzato nella chiesa parrocchiale di [...] Louvre e al dipinto del Museo Luxoro di Genova Nervi, eseguiti nei suoi ultimi anni. L'insistita frantumazione del segno, la scomposizione delle figure in filamenti luminosi e in grumi densi di materia caratterizzano le muraglie corrose, gli stracci ...
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GIORGETTI, Giacomo
Paola Mercurelli Salari
Figlio di Vincenzo e di Ottavia - di cui non si conosce il casato - nacque ad Assisi nel 1603, dove, il 12 febbraio, venne battezzato nel duomo di S. Rufino.
Vincenzo [...] e della Carità, in cui il linguaggio del G. raggiunse la sua piena maturità.
Il sesto decennio del secolo segnò l'intensificarsi anche della sua attività di architetto, con importanti commissioni pubbliche e private che si susseguirono in Assisi.
Tra ...
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COSTA, Giovanni Francesco
Gian Vittorio Dillon
Nato a Venezia nel 1711, dovette esordire come pittore prospettico nella stessa città poco dopo l'inizio del quarto decennio del secolo se, come scrive [...] , e di restituire il senso dello spazio reale mediante la libera scelta del punto di vista lungo il percorso del burchiello "segno visibile della continuità delle acqueforti" (Calabi, 1915, p. 227).
A partire dal 1751 il C. riprendeva l'attività di ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...