BERTONI, Giulio
Aurelio Roncaglia
Nacque a Modena da Giuseppe e da Adele Baroni il 26 ag. 1878. Nella città natale cominciò gli studi secondari, terminati poi al liceo Gioberti di Torino (1897). Ad [...] una luce nuova, principi e metodi della propria disciplina.
Comincia allora un nuovo periodo della sua attività. Ne dà il primo segno l'iniziativa con cui nel 1917. superando difficoltà non lievi con l'appoggio d'ell'editore L. S. Olschki, allora a ...
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La parola regola, applicata a una lingua, ha due significati fondamentali: quello di «descrizione di un meccanismo della lingua stessa» e quello di «precetto, ammonizione per parlare o scrivere bene». [...] si deve a Pierfrancesco Giambullari, che presenta le Regole della lingua fiorentina (1552) con chiarezza ed esaustività, segno di un certo impegno didattico genericamente rivolto ai «forestieri» (cioè ai non fiorentini) e ai «giovanetti» (Giambullari ...
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I pronomi allocutivi sono forme di pronomi personali, atoni e tonici (➔ clitici; ➔ personali, pronomi), usate per rivolgersi a un destinatario, per interloquire con lui e per richiamare la sua attenzione [...] si torni anche in questo all’uso di Roma, al ‘tu’ espressione dell’universale romano e cristiano. Sia il ‘voi’ segno di rispetto e di riconoscimento di gerarchia (Bruno Cicognani, Abolizione del ‘lei’, «Corriere della sera» 15 gennaio 1938).
Tuttavia ...
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L’imperfetto è un tempo passato del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che indica principalmente simultaneità rispetto a un momento passato (Bertinetto 1986; Vanelli 1991). Dal punto di [...] , rispettivamente nella protasi e nell’apodosi, sono sostituite dall’imperfetto indicativo:
(26) se Lucia non faceva quel segno, la risposta sarebbe probabilmente stata diversa (Alessandro Manzoni, Promessi sposi, cap. III)
(27) che s’io fossi ...
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D'OVIDIO, Francesco
Lucia Strappini
Nacque da Pasquale e da Francesca Scaroina il 5 dic. 1849 a Campobasso, da dove la famiglia si trasferì nove anni dopo a Napoli. Qui compì gli studi secondari nel [...] nozioni positive, risultino non tanto da una cotale intuizione o divinazione, la quale, se può esser felice e dar nel segno, può anche riuscire a meri abbagli, quanto da una meditazione prudente non meno che geniale, che si eserciti sopra una massa ...
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Va chiarito preliminarmente che in ambito musicale l’aggettivo popolare può avere almeno due significati. Nel primo, equivale all’inglese popular (o pop): la locuzione musica popolare (popular music) è [...] Modugno, che fa da spartiacque tra la fase antica e quella moderna della canzone italiana: “Nel blu dipinto di blu” segna infatti alla fine degli anni Cinquanta il passaggio dal sogno d’amore sommesso e lirico all’espressione dell’amore a voce ...
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In generale una struttura perifrastica è un’espressione composta da più costituenti, che nel loro insieme convogliano un significato unitario. In italiano esistono differenti tipi di perifrasi (➔ locuzioni), [...] e infinito; cfr. § 2), il che ne testimonia la perdita di proprietà specifiche della categoria verbo, segno di grammaticalizzazione avanzata; mentre la seconda mostra maggiori incompatibilità di natura azionale (con continuativi e telici non durativi ...
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LEVI DELLA VIDA, Giorgio
Bruna Soravia
Nacque a Venezia il 22 ag. 1886, da Ettore e da Amelia Scandiani, entrambi di famiglia ebraica assimilata non osservante.
La professione del padre, dirigente di [...] del David di D. Milhaud alla Scala, nel 1955, esperienza che appassionò singolarmente il Levi Della Vida.
Il 1955 fu segnato, altresì, dalla morte della moglie, mentre l'anno successivo sancì l'uscita dai ruoli attivi dell'Università, dal L. stesso ...
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L’uso letterario del dialetto va considerato in rapporto alla scrittura nella lingua letteraria comune, così come la stessa nozione di dialetto è complementare a quella di lingua. Nella storia linguistica [...] la poetica dell’Arcadia in siciliano, in una lirica non marcata in senso comico, dà luogo a quadretti idilliaci segnati da una nuova e «suggestiva nota di humilitas» (Brevini 1999: 1523). Ancora nel Settecento, l’illuminista napoletano Ferdinando ...
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Variazione diastratica è un tecnicismo diffuso da Eugenio Coseriu (1973) per indicare una delle fondamentali dimensioni della ➔ variazione linguistica. Il termine (formato col prefissoide dia- «attraverso» [...] di vista è il complesso del materiale variazionale presente in una collettività a essere utilizzato, con consapevolezza o no, come segno di appartenenza a una classe o a un gruppo sociale.
Come si è detto, la variazione diastratica è pervasiva ma ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...