Si chiama dislocazione (cioè «spostamento») un tipo di costruzione tipica della lingua parlata (ma riscontrabile, fin dall’italiano antico, anche in alcune varietà di quella scritta: vedi oltre; ➔ lingue [...] studiare che avevo dieci anni. Adesso sono iscritta a Matematica a Torino – E che cosa c’entra la matematica con il pianoforte? sei dispiaciuto
Sul piano della pragmatica, infine, la dislocazione a destra stabilirebbe un «particolare collegamento di ...
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Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] di si anche come riflessivo di prima persona plurale (andiamo a sedersi), di ci invece di lo (in espressioni come ci sei o ci fai?; se non sei regioni dall’Unità a oggi, Torino, Einaudi, 17 voll., vol. 10º (Il Lazio, a cura di A. Caracciolo), pp. 307- ...
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Nella frase, le singole parole si dispongono in sequenze linearmente ordinate, che formano unità dette sintagmi. Il sintagma (fr. syntagme, ingl. phrase) è una struttura linguistica costituita o da una [...] periodo che è durato circa sei anni (Ginzburg 1974: 79)
i due SN, dei brevi racconti e circa sei anni si possono ridurre piccole virtù, Torino, Einaudi (1a ed. 1962).
LIP (1993) = De Mauro, Tullio et al. (a cura di), Lessico di frequenza dell’ ...
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Con la locuzione lingua cortigiana (o cortegiana o cortesiana) ci si riferisce a un’espressione usata nel dibattito di primo Cinquecento in relazione agli usi linguistici delle corti italiane (Milano, [...] cavallo tra Ottocento e primo Novecento: ancora sei esempi di ebbimo nella Coscienza di Zeno di Italo Svevo, e un caso sporadico in , Zanichelli.
Trifone, Pietro (1992), Roma e il Lazio, Torino, UTET.
Trovato, Paolo (1994), Il primo Cinquecento, in ...
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La predicazione è stata lo strumento di comunicazione di massa che più a lungo e capillarmente ha operato in Europa e in Italia, importante sia come veicolo di conoscenza religiosa e orientamento morale, [...] biastemare quella che più di tutti appresso Dio l’ave amato, et aiutato, Maria Vergine. Ah dilettissimi, se tu sei divoto di Maria, mo la della Parola e in particolare sull’omelia, Leumann (Torino), ELLE DI CI.
Coletti, Vittorio (2006), Parole dal ...
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L’infinito è un modo non finito del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che nella tradizione grammaticale è considerato forma di base del verbo stesso ed è, di conseguenza, usato come forma [...] ), La storia, Torino, Einaudi.
Nievo, Ippolito (1981), Le Confessioni d’un Italiano, a cura di M. Gorra, Milano, Mondadori.
Pellico, Silvio (1907), Le mie prigioni, a cura di D. Chiattone, Saluzzo, G. Bove.
Pirandello, Luigi (1984), Sei personaggi in ...
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L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato [...] sei andato, quando sei andato a casa, perché hai fatto questo, come stai
La giustificazione di questo comportamento risiede nella strategia di regole e le scelte. Introduzione alla grammatica italiana, Torino, UTET.
Prandi, Michele, Gross, Gaston & ...
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Le completive sono frasi subordinate che svolgono la funzione di ➔ soggetto, oggetto diretto (➔ oggetto) o complemento indiretto del verbo della frase reggente, come negli esempi seguenti:
(1) che sono [...] i verbi di percezione (ho sentito che sei arrivato), mentre i verbi di volontà (voglio che tu rientri subito), di sentimento (i comune e lingua letteraria, con la collaborazione di A. Castelvecchi, Torino, UTET.
Simone, Raffaele & Amacker, ...
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Con la metafora dell’immagine di una lingua ci si riferisce ai giudizi e alle opinioni che su questa lingua sono prodotti da parlanti di altre lingue. Si tratta di giudizi intuitivi, non fondati su fatti [...] un «disordine» e una «trasposizione strana di parole». Infatti, per i francesi del Sei e Settecento, il francese era la lingua ), L’italiano in Europa. Esperienze linguistiche del Settecento, Torino, Einaudi.
Serianni, Luca (1999), Lingue e dialetti ...
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La coesione di un testo è la proprietà che si manifesta precipuamente nella forma di un sistema di reti di collegamenti linguistici tra le frasi, che indicano dipendenze e sintonie interpretative di particolari [...] di forme linguistiche invariabili che segnalano la presenza di relazioni logiche.
Nel testo (9):
(9) Se per esempio un contadino possedeva un bue ma preferiva sei discorso. Corso di linguistica applicata. Anno accademico 1978-79, Torino, Giappichelli. ...
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sindacato di strada loc. s.le. m. 1. Nel linguaggio sindacale, esperienza di impegno al servizio dei lavoratori agricoli, specialmente stranieri, spesso precarizzati e sottopagati, che vengono raggiunti nei luoghi di lavoro dal sindacato di...
escapista agg. e s. m. e f. 1. Che, chi fugge dalla realtà (percepita come noiosa o problematica), cercando sollievo nell’immaginazione, nel divertimento, nello svago. 2. Chi riesce a liberarsi da una situazione di prigionia o costrizione, con...