Filosofia
Nel linguaggio della filosofia contemporanea, il termine d., come traduzione del tedesco Verfallenheit, si è diffuso a partire dagli anni 1930 con l’esistenzialismo e in particolare con l’uso [...] che ne ha fatto M. Heidegger in SeinundZeit (1927). Nel quadro complessivo dell’analisi delle forme e strutture dell’esistenza, la d. indica il modo d’essere inautentico proprio dell’uomo in quanto ‘è gettato’ nel mondo, è preso nella quotidianità ...
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Filosofo tedesco (Messkirch, Baden, 1889 - Friburgo 1976). Compì gli studi universitari a Friburgo in Brisgovia, dove conseguì la laurea in filosofia nel 1913 con una tesi su Die Lehre vom Urteil in Psychologismus, [...] stesso tema. Dal 1975 è in corso l'edizione completa delle opere di Heidegger. La straordinaria risonanza avuta da SeinundZeit può apparire a prima vista sorprendente soprattutto se si pensa a quello che è propriamente il suo tema: riprendere quel ...
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Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore [...] , puro meccanismo.
Diverso il discorso di M. Heidegger sul t., nodo centrale dell’analitica esistenziale delineata in SeinundZeit. Invece che fornire una definizione o una caratterizzazione più o meno complessa della nozione, Heidegger considera il ...
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La diffusione e lo sviluppo della f. nel secondo dopoguerra è stato principalmente determinato dalla pubblicazione, a partire dal 1950, degl'inediti husserliani. È noto che le opere pubblicate da E. Husserl [...] naturalismo e della tecnica, sicché la Krisis si configura, nell'interpretazione di Paci, come risposta decisiva a SeinundZeit e alle stesse contraddizioni del marxismo contemporaneo. Questa interpretazione critica del marxismo si è diffusa, fra il ...
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La produzione filosofica dopo il 1945 ha senza dubbio risentito fortemente della seconda guerra mondiale, del trauma che essa aveva rappresentato nella vita delle nazioni soprattutto europee. La sua conclusione [...] uno svolgimento ("ist nicht eine Änderung" - ha avvertito Heidegger medesimo): e di uno svolgimento della prospettiva di SeinundZeit (1927) e del Kant und das Problem der Metaphysik (1929). Si tratta infatti di un processo interno alla tematica di ...
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Questo termine che, fin dall'antichità, indica l'arte o la scienza dell'interpretazione di un testo (poetico, letterario, giuridico, religioso, ecc.), ha assunto particolare rilevanza filosofica nel Novecento [...] diventa significante e il giudizio rinvia a tutta una serie di presupposti "precategoriali". Su questa linea Heidegger, già in SeinundZeit, concepisce l'e. non più come uno dei possibili modi d'intendere o di conoscere, contrapposto o coordinato ad ...
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L'angoscia è uno dei temi fondamentali del pensiero di S. Kierkegaard e degli odierni esistenzialisti, calcanti le sue orme; ed è intesa come una delle situazioni affettive rivelatrici, in quanto, attraverso [...] .
Bibl.: S. Kierkegaard, Begrebet Angest, Copenaghen 1944 (trad. ital.: Il concetto dell'angoscia, Firenze 1942); M. Heidegger, SeinundZeit, Halle 1927 (trad. ital.: Essere e tempo, Milano-Roma 1953); id., Was ist Metaphysik?, Bonn 1929 (trad. it ...
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(XIV, p. 402; App. IV, i, p. 725)
La ricerca filosofica in ambito estetico presenta, nella seconda metà del Novecento, connotati vari e diversificati. Fenomenologia, ermeneutica e filosofia analitica ne [...] Destruktion, usato da Heidegger in SeinundZeit per caratterizzare la propria ontologia ermeneutico storiografia dell'estetica, Bologna 1998.
Sull'e. tedesca: Kolloquium Kunst und Philosophie, hrsg. W. Oelmüller, 3 voll., Paderborn 1982-83.
Estetica ...
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Nel linguaggio giuridico, il termine indica il trasferimento del diritto di proprietà su un determinato bene da un soggetto a un altro. In questo senso, l'a. può essere compiuta in vista di un corrispettivo, [...] significati implicati da esso si ritrovano nell'analisi di quella che M. Heidegger ha chiamato l'"esistenza inautentica" (Seinundzeit, Halle 1927). Si tratta di quel tipo di esistenza, peculiare soprattutto della produzione, della tecnica e, quindi ...
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Con tale termine (in tedesco Entmythologisierung) R. Bultmann (v. App. III, 1, p. 271) ha indicato - per la prima volta in uno scritto programmatico (Offenbarung und Heilsgeschehen) pubblicato a Monaco [...] da Bultmann nei confronti della "comprensione di sé" (Selbstverständnis) teorizzata da M. Heidegger in SeinundZeit. Interpretazione esistenziale significa infatti interpretazione di un testo guidata essenzialmente dalla ricerca della "comprensione ...
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fenomenologia
fenomenologìa s. f. [comp. di fenomeno e -logia; il termine è stato coniato originariamente in tedesco, Phänomenologie, come titolo di una parte dell’opera Neues Organon del matematico e filosofo ted. J. H. Lambert (1764)]. –...