Nato a Rouen il 6 giugno 1606 e morto a Parigi il 30 settembre 1684. Studiò nel collegio dei gesuiti dal 1615 al 1622: furono studî sereni e serî da cui il C. derivò forse quella singolare predilezione [...] , la quale bilancia la successione al trono dei suoi due figli, Seleuco e Antioco - di cui non è definita, ed ella solo può 1915), pp. 169-79; F. Neri, in Mélanges Baldensperger, Parigi 1930, II, p. 137 segg.; W. A. Nitze, C.'s Conception of Character ...
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È un determinato punto fissato nel tempo, generalmente in corrispondenza del verificarsi d'un avvenimento di speciale importanza, e dal quale si cominciano a contare gli anni.
Oriente. - Nell'antico Oriente [...] 73); in seguito i giorni dei giuochi salirono a cinque (dal 468 a. C. al II o al I sec. a. C.), dal 12 al 16 del mese; infine vi si anno attico 312-11, nel quale fu riconquistata da Seleuco Babilonia e fu conclusa fra i successori di Alessandro ...
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MOTO
Federigo ENRIQUES
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
1. Moto assoluto e relativo per gli antichi. - Il senso comune distingue fra moto assoluto e moto relativo, prendendo per quest'ultimo il moto [...] Samo (verso la metà del sec. III a. C.) e da Seleuco di Babilonia (Schiaparelli).
Già al tempo di Platone il problema dei moti moti planetarî che egli stabiliva verso la metà del secolo II a. C. Tre secoli dopo Tolomeo portava a compimento questo ...
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Profeta ebreo vissuto sino ai tempi di Ciro, deportato tra i primi a Babilonia, autore del libro omonimo. Di lui parla, come di uomo distintosi per santità e saggezza, il contemporaneo Ezechiele (Ezech., [...] essere uno dei tre ministri comandanti ai satrapi (VI, 6,2; cfr. II, 48; V, 29; XIV,1). Tradizioni posteriori hanno aggiunto il particolare re; ma un cenno ci è arrivato da Megastene (ministro di Seleuco, circa 300 a. C.) nel sunto di Abideno (in Eus ...
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La città, che portava il nome semitico di Dura e quello macedonico di Europo, e che era distinta da altre dello stesso nome per mezzo dell'indicazione πρὸς 'Αραβίᾳ ovvero ἐν Παραποταμίᾳ, è stata oggetto [...] vennero costruiti nel sec. I d. C. e all'inizio del II da ricchi cittadini: uno di Artemide Nanaia e vicino a questo uno quelli di Zeus e di Apollo, del fondatore della città Seleuco Nicatore e dei suoi antenati (πρόγονοι). Quasi tutti i documenti ...
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LISIPPO (Λύσιππος, Lysippus)
Pericle Ducati
Scultore greco, nato a Sicione, fiorito all'età di Alessandro Magno. Egli, per età, è il terzo della gloriosa triade di scultori del sec. IV a. C., costituita [...] poi perduta, di Roma attesta che L. eseguì una statua di Seleuco Nicatore, il quale assunse il titolo regio nel 306-05. È immagini lisippee di Alessandro Magno. Plutarco (De Alexandri Magni, ecc., II, 2) fa menzione d'un ritratto del Macedone in cui ...
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TIRANNI
Gaetano De Sanctis.
. Col nome tiranno (τύραννος, lat. tyrannus), d'origine probabilmente anatolica, d'etimologia incerta, i Greci designano, contrapponendoli all'antica monarchia legittima, [...] periodo di splendore sotto il nuovo tiranno di Siracusa, Gerone II, che al pari di Agatocle assunse sull'esempio dei monarchi lo storico Duride di Samo, dei tempi di Lisimaco e Seleuco Nicatore. Questi tiranni però, ad eccezione di quelli d'Eraclea ...
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Col nome di diadochi designavano gli antichi e designiamo noi stessi gl'immediati successori di Alessandro Magno, contrapposti ai più remoti successori, che si chiamavano e si chiamano epigoni. Il periodo [...] la quale scompare l'ultimo superstite di essi, Seleuco. In questo periodo si sfascia l'impero fondato da Alessandro Magno, in Annali delle Univ. toscane, n. s., III, ii, Pisa 1918; J. Kromayer, Alexander der Grosse und die hellenistische Entwicklung, ...
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Nacque da Demetrio Poliorcete e da Fila figlia di Antipatro, probabilmente nel 320-319 a. C., giacché alla sua morte nel 240-239 aveva 80 anni. Fu soprannominato Gonata, secondo Porfirio, perché nato a [...] il pericolo che a Tolomeo sovrastava da parte di Seleuco Callinico re di Siria e la stanchezza delle , Gesch. der griech. und mak. Staaten, Gotha 1893-1903, I, p. 383 segg.; II, pp. 7 segg., 22 segg., 211 segg., ecc.; J. Beloch, Griech. Gesch., 2 ...
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Il concetto dell'elevazione al grado di divinità d'un essere mortale è presso i Greci più antico della parola, che, a quanto sembra, è stata coniata nell'età ellenistica. Esseri divini discesi temporaneamente [...] e consacrandogli una festa annua. Analogamente fecero altri popoli per Seleuco (Νικάτωρ). Non si può ancora parlare di un culto Klio, I, p. 56 segg.; J. Beloch, Griechische Geschichte, IV, ii, p. 46 seg. e bibliografia ivi; Bervett, in Gnomon, IV ( ...
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