Le frasi relative (dette anche semplicemente relative) sono frasi subordinate (➔ subordinate, frasi) che hanno la peculiarità di modificare un elemento nominale (detto antecedente o, meno spesso, testa [...] frasi sono definite dalla grammatica tradizionale relative improprie. Il che relativo con verbo all’indicativo può anche sfumare semanticamente in una subordinata causale (➔ causali, frasi) come in (23):
(23) vieni alla lavagna tu che [= dato che ...
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La negazione di frase è una risorsa che segnala che la situazione descritta in una frase non sussiste: in altri termini, essa inverte il valore di verità di una frase dichiarativa. In italiano, dove essa [...] frase scissa, come in:
(11) e. non è Giovanni che è andato a Nizza per lavoro, ma Maria
I diversi profili semantici che una frase negativa può assumere secondo la portata della negazione e i mezzi di espressione prosodica o sintattica che l’italiano ...
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Il condizionale è uno dei modi del verbo (➔ modi del verbo; ➔ coniugazione verbale). Spesso considerato in relazione con il congiuntivo dalla grammaticografia italiana ed europea (Sgroi 2004), può essere [...] participio passato intransitivo inergativo o inaccusativo (avrei telefonato); essere + participio passato intransitivo ergativo (sarei arrivato).
Semanticamente, in quanto modo verbale (cioè forma indicante la ➔ modalità, ovvero il punto di vista, l ...
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L’accusativo preposizionale (detto anche oggetto preposizionale) è il fenomeno, diffuso in diverse parlate italiane e in varie aree romanze, per cui il complemento oggetto (➔ oggetto, costituito tanto [...] come soggetto del verbo uccidere e il secondo come oggetto. Invece nelle frasi (8) e (9) il soggetto, per ovvie ragioni semantiche, non può essere che Giovanni, cioè un soggetto umano che realizza l’azione del guardare, che si applica all’oggetto un ...
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Oltre che come rafforzativo (come avverbio: è proprio un genio; o come aggettivo: ce la farà con le sue proprie forze; ➔ avverbi; ➔ aggettivi), proprio è usato come aggettivo possessivo e, a differenza [...] sportivi che hanno visto protagoniste le proprie tesserate («Corriere della sera» 28 gennaio 2010)
In questo esempio la semantica di proprio (che esprime la nozione di appartenenza con maggiore forza rispetto a suo) prevale sulle regole sintattiche ...
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In linguistica e grammatica, un aspetto della categoria grammaticale del numero che, contrapposto al singolare (e, dove esiste, al duale, triale e quattrale), indica che le persone o le cose sono più di [...] l’uovo-le uova, il lenzuolo-le lenzuola ecc.), mentre per alcuni di essi sussistono tutte e due le possibilità, con una sensibile differenza semantica (filo, p. i fili, e le fila; braccio, p. i bracci e le braccia ecc.). Anomali sono i p. di dio (dei ...
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Il futuro (o futuro semplice) è un tempo verbale dell’➔indicativo (➔ coniugazione verbale) con cui si esprimono azioni o eventi successivi al momento in cui si emette l’enunciato (tecnicamente, il momento [...] nel parlato rispetto agli usi deittici nonché l’origine modale del futuro italiano e romanzo indicherebbero che nella semantica del futuro il valore modale sia centrale, mentre il valore temporale sarebbe derivato e secondario. Secondo altri ...
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I verbi denominali e deaggettivali sono formati, rispettivamente, a partire da nomi e da aggettivi per mezzo di ➔ suffissi (-eggiare, -ificare, -izzare), oltre che tramite ➔ conversione e parasintesi (➔ [...] di tipo sia statico sia dinamico. Seguendo la classificazione di Grossmann (2004b), si segnalano qui di seguito i principali tipi semantici.
(a) Da nomi di base che designano un essere umano si possono formare verbi parafrasabili con «essere come un ...
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OGGETTIVE, PROPOSIZIONI
Nell’analisi del periodo, le proposizioni oggettive sono proposizioni ➔completive che svolgono, per così dire, la funzione del complemento ➔oggetto.
Le proposizioni oggettive [...] reggente
Che qua il mare fosse pulito, te l’ho sempre detto
• Altri verbi, invece, hanno una sfumatura semantica diversa a seconda che siano all’indicativo o al congiuntivo
Ammettiamo (= riconosciamo) che tu hai torto/ Ammettiamo (= supponiamo ...
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In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato.
Filosofia
P. ed enunciato
Nella logica e nella filosofia del linguaggio contemporanee si distingue p. [...] R. Carnap e poi ampiamente elaborata nella seconda metà del 20° sec., se ha fornito importanti risultati in sede di semantica formale per l’interpretazione delle logiche modali e l’analisi dei contesti di credenza, si è rivelata meno promettente per ...
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semantica
semàntica s. f. [dal fr. sémantique, introdotto (nel 1897) dal linguista M.-J.-A. Bréal, der. del greco σημαντικός: v. semantico]. – 1. Ramo della linguistica che studia il significato degli enunciati di una lingua o di un dialetto,...
semantico
semàntico agg. [dal fr. sémantique, e questo dal lat. tardo semantĭcus, gr. σημαντικός «significativo», der. di σημαίνω «segnalare, significare»] (pl. m. -ci). – 1. a. In linguistica, relativo alla semantica, al significato: problemi...