L’ordine degli elementi di una struttura sintattica (come un sintagma o una frase) è un parametro cruciale negli studi linguistici, principalmente in quelli di tipologia. A partire dalla struttura della [...] ruoli sintattici: la ragazza (S) ama il ragazzo (O). Ciò rende le due frasi non equivalenti dal punto di vista semantico. Nelle lingue che hanno un sistema di casi, all’ordine dei costituenti tocca indicare i ruoli sintattici: per questo, esso può ...
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L’etichetta di verbi copulativi (dal lat. tardo copulatīvu(m) < cōpula(m) «unione, legame»; ingl. copular verbs; fr. verbs attributifs; spagn. verbos (pseudo)copulativos) è usata per riferirsi a un [...] (cfr. «predicato con verbo copulativo»; Serianni 1989: 79). Tale prospettiva tende a distinguere il valore della copula, semanticamente vuota, da quello dei verbi copulativi propriamente detti, che, pur non essendo autonomi, danno un contributo alla ...
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I peggiorativi sono un tipo di alterati (➔ alterazione) ottenuti per ➔ derivazione, il cui significato implica una valutazione negativa da parte del parlante, che in questo modo prende le distanze rispetto [...] oscilla verso l’accrescitivo, come in zampaccia, colpaccio, o verso il vezzeggiativo, come in romanaccio. La contiguità semantica del suffisso peggiorativo e di quello accrescitivo si rivela anche «nella consuetudine dei due suffissi a collocarsi nel ...
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La grammatica tradizionale chiama complementi predicativi quei costituenti (aggettivi o sintagmi nominali) del ➔ sintagma verbale che servono a «determinare e completare il significato del verbo» (Serianni [...] un incapace → *tutti lo ritengono
In altri casi l’assenza del complemento predicativo conduce a una diversa interpretazione semantica del verbo:
(15) ho trovato Marco molto dimagrito [= «Marco mi è sembrato molto dimagrito»] ~ ho trovato Marco [= «mi ...
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Il periodo ipotetico (detto meno spesso costrutto condizionale) è una costruzione formata da due frasi, la principale (detta apodosi, cioè «conseguenza») e una subordinata ipotetica (detta protasi, cioè [...] non piove la neve non si scioglierà. La ragione di ciò non va cercata nel significato del costrutto (cioè nella semantica), ma nella pragmatica, cioè negli atteggiamenti e nelle aspettative del parlante e dell’ascoltatore che accompagnano l’uso. Il ...
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È detto imperfetto storico (o imperfetto narrativo) l’➔imperfetto indicativo usato in un contesto che richiederebbe l’uso di un tempo perfettivo (➔ aspetto), come il ➔ passato remoto. Il brano seguente, [...] ogni volta poco dopo mezzogiorno, con un’uscita di strada dovuta all’eccessiva velocità
Tale sostanziale dipendenza dalla semantica globale del testo fa sì che si possano dare esempi di interpretazione incerta, o meglio ambigua («imperfetto storico ...
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La retroformazione consiste nella formazione di una parola nuova a partire da una parola già esistente tramite la cancellazione di elementi interpretati (erroneamente) come ➔ affissi: telemisurare da telemisurazione, [...] ) alla maggiore predicibilità del significato del verbo a partire da un nome o da un aggettivo deverbale rispetto al rapporto semantico fra basi nominali o aggettivali e loro derivati. Tra i pochi nomi e aggettivi retroformati: alfabeta da analfabeta ...
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Le frasi concessive esprimono una premessa cui non fa seguito la conseguenza che sarebbe lecito attendersi, bensì una conclusione imprevista (➔ concessione, espressione della):
(1) nonostante si sia mosso [...] del treno, ne consegue il mancato realizzarsi di un’attesa (il riuscire a prendere il treno) e, sul piano logico-semantico, la violazione di un nesso causale atteso (➔ causalità, espressione della):
(2) essendosi mosso con largo anticipo, ha preso il ...
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Gli elementi formativi sono elementi morfologici non autonomi, tratti dalle lingue classiche (greco e latino), impiegati per formare composti (➔ composizione), di norma in combinazione con un altro elemento [...] finale nella formazione di composti aggettivali o nominali in cui svolgono la funzione di testa sintattica e/o semantica, esprimendo significati agentivi o strumentali (per es., -cida, -crate, -fago, -foro, -fugo), avvicinandosi quindi in questo ai ...
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Il valore iterativo (o frequentativo) esprime, in genere rispetto a un verbo (ma anche a nomi o aggettivi deverbali; ➔ deverbali, nomi), un’azione o un processo che si attua in modo ripetuto. Il valore [...] suffissalmente, attraverso cioè una serie di suffissi che formano verbi da verbi e che, per la loro lettura semantica, vengono generalmente ricondotti alla etichetta di valutativi (o alterativi; ➔ alterazione). Tra questi, mostrano un buon livello di ...
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semantica
semàntica s. f. [dal fr. sémantique, introdotto (nel 1897) dal linguista M.-J.-A. Bréal, der. del greco σημαντικός: v. semantico]. – 1. Ramo della linguistica che studia il significato degli enunciati di una lingua o di un dialetto,...
semantico
semàntico agg. [dal fr. sémantique, e questo dal lat. tardo semantĭcus, gr. σημαντικός «significativo», der. di σημαίνω «segnalare, significare»] (pl. m. -ci). – 1. a. In linguistica, relativo alla semantica, al significato: problemi...