Le riforme
Paolo Preto
Riforma o "rivoluzione"?: la riforma è "rivoluzione"
Nella città di Bergamo ormai democratizzata, siamo nel 1797, un pamphlet giacobino lancia alla moribonda classe aristocratica [...] quali, sommo tra i filosofi, ilvecchio Voltaire"; lo accompagna, e scrive il Giornale del viaggio, una delle cura di Aurelio Tagliaferri, Milano 1981, pp. 311-333; Federico Seneca, Appunti sul "Compendio storico" di Giovanni Scola, "illuminato" ...
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CONTARINI, Nicolò
Gaetano Cozzi
Nacque a Venezia il 26 sett. 1553, dal ramo della grande casata patrizia che aveva sede a S. Maria Nova, in calle della Testa. La sua era famiglia di limitate risorse [...] contro i maggiorenti della Repubblica, o "vecchi", se ci si vuol valere ancora della . e d. Stato veneziano, I (1959), pp. 155-66. Cfr inoltre: F. Seneca, Il dage Leonardo Dond. La sua vita e la sua preparazione polit. prima del dogado, Padova ...
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CARRARA, Francesco da, ilVecchio
Benjamin G. Kohl
Nacque il 29 sett. 1325, probabilmente a Padova, primogenito di Giacomo (II) di Nicolò e di Lieta Forzatè. Poco si sa della sua fanciullezza: verosimilmente [...] Id., Storie vecchie e nuove intorno a F. ilVecchio da C., ibid., X (1895), pp. 325-63; G. Cogo, Il patriarcato d'Aquileia ., s.s, XXXVIII-XLI (1946-47), pp. 1-76; F. Seneca, L'intervento veneto-carrarese nella crisi friulana (1384-1389), in Studi di ...
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GUARINI, Battista
Gino Pistilli
Nacque a Ferrara, molto probabilmente alla fine del 1434, dall'illustre umanista veronese Guarino e da Taddea Cendrata.
La data di nascita del G. è stata molto dibattuta. [...] in cui vanno studiati (Virgilio, Lucano, Stazio, Ovidio, Seneca, Terenzio, Giovenale, Plauto, Orazio, Persio). Infine, allo studiorum scriptoribus (Jena 1704).
Il 4 dic. 1460 morì ilvecchio Guarino, e due giorni dopo il Consiglio dei dodici savi di ...
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MORANO, Barnaba
Filippo Liotta
MORANO, Barnaba (Bernabò, Bernabeo; Barnaba da Morano). – Nacque da Nicolò, del ramo veronese della famiglia, in data non precisata, che Vicini ritiene «con sufficiente [...] Arnaldi clerici augustinensis.
I testi sacri comprendono ilVecchio Testamento e il Nuovo, gli Atti degli Apostoli e le , mentre l’assenza quasi totale dei classici latini (salvo Seneca e Valerio Massimo, anche loro noti nei secoli precedenti) ...
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CURTAROLO, Guglielmo
Benjamin G. Kohl
Nacque verso il 1320, probabilmente a Padova, da Pietro di Enrico. Non è dei tutto chiaro il rapporto fra il C. e' il contemporaneo favorito dei Carraresi, Nicolò [...] guerra di Chioggia, il C. il 15 maggio 1382 fu inviato come ambasciatore di Francesco ilVecchio per ricevere dal doge di Gian Galeazzo Visconti, Padova 1908, pp. 44, 52; F. Seneca, Un diplom. goriziano a cavaliere dei secoli XIV e XV: Michele da ...
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ALIGHIERI La vita. - Condizione sociale e prima educazione. - Nacque in Firenze nel maggio del 1265, di famiglia che si teneva derivata dal gentil seme dei Romani fondatori della città (Inf., XV, 73-78) [...] degli Elisei, e la sua casa era difatti situata presso il Mercato Vecchio dove costoro abitarono (Par., XVI, 40-42); ma meno familiari ha le Sacre Carte e gli autori latini sino a Seneca, a Orosio, a Boezio; conosce, forse più per riferimenti altrui ...
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Il nome (spagn. Cataluña, catal. Catalunya), comincia a comparire in documenti della fine del sec. XII (basso lat. Catalonia, Catalaunia). L'etimologia tradizionale, secondo cui il nome deriverebbe da [...] a imprese che non l'interessavano; sviò la Catalogna dalla vecchia politica occitanica dei conti e le impedî di formare, con indirettamente su redazioni francesi, come le Epístoles de Sèneca abreviades e il Tito Livio di Pierre Bersuire, o su ...
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SCHIAVITÙ
Raffaele CORSO
Ugo Enrico PAOLI
Gino LUZZATTO
Giorgio BALLADORE PALLIERI
. Presso i primitivi. - Nelle società inferiori varie sono le ragioni che portano l'uomo alla schiavitù; ma esse [...] hominem licere commune ius vetet" (Seneca, De clem., I, 18).
Se lo schiavo non ha diritti, il padrone ha verso di lui più dal calcolo che sia per lui conveniente sostituire uno schiavo vecchio o inabile con uno giovane di nuovo acquisto. Si lamenta ...
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LIBERALI Le arti liberali che costituivano durante il Medioevo i due gradi dell'insegnamento, l'uno letterario, l'altro scientifico, comprendevano la grammatica, la retorica e la dialettica (il Trivio); [...] era una parte) e la musica. Questi studî da Seneca sono denominati artes liberales e da Quintiliano ἐνκυκλομαιδεῖα.
Alcuni , sculture o pitture. Non è senza significato che il nostro vecchio canone compaia nei tre massimi monumenti dell'arte nuova: ...
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suasoria
suaṡòria s. f. [dal lat. suasoria, femm. sostantivato dell’agg. suasorius (v. suasorio), sottint. oratio «orazione»]. – Nella letteratura latina, tipo di declamazione rivolta a consigliare o sconsigliare un’azione, in uso nell’antica...
controversia
controvèrsia s. f. [dal lat. controversia, der. di controversus: v. controverso1]. – 1. Differenza di opinioni sostenuta con proprie ragioni da ciascuna delle due parti contrapposte; disputa, dibattito: sorse, insorse una c.;...