Nel diritto medievale, mezzo processuale di accertamento della consuetudine, risalente alla riforma carolingia dell’ordinamento giudiziario. Lauda o laudamenta curiae furono dette le sentenze che avevano [...] per oggetto non la decisione di un singolo caso controverso, bensì l’affermazione di un principio di diritto. Le rendeva il giudice, alla presenza del popolo, dopo avere ascoltato il parere degli scabini, ...
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Nell’ordinamento processuale romano, le parti, gli avvocati, i testi, il pubblico che stavano in piedi attorno ai giudici, acclamando o disapprovando le sentenze e influendo sulla formazione di queste. [...] Tale sistema processuale romano trovò una corrispondenza nel sistema germanico del tribunale collegiale. Nel placitum longobardo-franco, astantes o circumstantes erano gli uomini liberi raccolti nel mallo. ...
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Giurista e uomo politico statunitense (Los Angeles 1891 - Washington 1974), governatore della California (1943-53), candidato repubblicano alla vicepresidenza (1948); sotto la sua guida (1953-69) la Corte [...] suprema emise sentenze di vasta portata, riguardanti l'eguaglianza razziale e la difesa dei diritti civili. Fu a capo della commissione istituita per indagare le responsabilità nell'uccisione del presidente Kennedy: ma il rapporto della commissione W ...
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Assise di Ariano
Ortensio Zecchino
"La voce Assisa ebbe nei mezzi tempi vario e diverso significato. Pare che in principio venissero così chiamate le pubbliche assemblee, che formavano le leggi e giudicavano [...] aspirazione al contraccambio, propria del taglione, riservò la pena di morte ai giudici che avessero pronunciato una sentenza capitale perché spinti da un corruttore.
Le Assise infine contengono anche norme processuali. Occorre però subito avvertire ...
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Storico e filosofo arabo musulmano (m. 1030), di origine iranica, vissuto nell'Iraq. La sua opera storica, Tagiārib al-umam ("Le esperienze delle nazioni"), giunge sino al 980 ed è importante fonte per [...] la storia della decadenza del califfato abbaside. Scrisse anche un trattato di etica e una raccolta di sentenze morali, in cui si conservano riflessi di etica greca, persiana e indiana: la prima parte di quest'opera è anzi traduzione di un manuale ...
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Giurista e uomo politico britannico (n. 1802 - m. Londra 1880). Deputato liberale riformista (1847), difese la politica del ministero Palmerston in Italia. Attorney general (1851-56), divenne poi chief [...] justice della corte di Common Pleas; e fu nominato da Palmerston lord chief justice nel 1859. Giudice eminente e stimato, le sue sentenze fanno testo ancor oggi. Fu rappresentante britannico a Ginevra nell'arbitrato per l'Alabama (1872). ...
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Termine usato nell’antica Roma per indicare molteplici manifestazioni di volontà di autorità costituite in materia giudiziaria, amministrativa e religiosa. Particolarmente importanti erano i decreta magistratuum [...] per le parti, emanate durante il processo sulla base della causae cognitio) e i decreta principis, che erano le sentenze dell’imperatore pronunciate in prima o seconda istanza. Nel Medioevo la parola finì per designare anche decisioni di carattere ...
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GREGORIO da Rimini
Roberto Lambertini
A. Tabarroni
Alessandro Conti
Le informazioni relative alla provenienza familiare di G., nato probabilmente a Rimini agli inizi del Trecento, sono pressoché inesistenti: [...] da Rimini.
Negli anni seguenti dovette essere presa la decisione di inviare di nuovo G. a Parigi perché vi leggesse le Sentenze di Pietro Lombardo. Quanto alla data in cui si sarebbe tenuto il corso, gli studiosi convergono ormai sul 1343-44, a ...
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(dall’ingl. sheriff) In Gran Bretagna, autorità con funzioni amministrative e giudiziarie, esistente in varie contee. Mentre in alcune è ridotta a titolo onorifico, in altre esercita tuttora alcune delle [...] di nomina regia, solitamente con durata annuale.
Negli USA, il capo della polizia di una contea; è generalmente eletto con voto popolare ed esercita funzioni amministrative e giudiziarie (mantenimento dell’ordine, esecuzione delle sentenze ecc.). ...
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sentenza
sentènza (ant. sentènzia) s. f. [dal lat. sententia, der. di sentire «ritenere, giudicare»]. – 1. Nel sign. originario (oggi letter. o ant.), parere, giudizio, opinione in merito a qualche cosa: esprimere, accettare, accogliere una...
sentenziare
v. tr. e intr. [dal lat. mediev. sententiare, der. del lat. sententia «sentenza»] (io sentènzio, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. Decidere, giudicare con sentenza, pronunciare una sentenza: il tribunale ha sentenziato che la...