BOLOGNETTI, Alberto
Gaspare De Caro
Nacque a Bologna il 28 luglio 1538, da Francesco e da Lucrezia Fantuzzi. Addottoratosi in diritto nel giugno 1562, ottenne subito la lettura di institutiones nello [...] compromesso, le esplicite minacce del doge di una separazione dalla Chiesa romana e di una adesione al rito greco, nel caso che rapporti diplomatici tra Roma e la Polonia, poiché Stefano proponeva ora la cattolicizzazione dello Stato moscovita, resa ...
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CERRETTI, Bonaventura
Francesco Margiotta Broglio
Nacque a Bardano, una frazione di Orvieto, il 18 giugno dell'anno 1872 da Fausto Costantino e da Maria Custodi, in una famiglia numerosa: era ottavo [...] ricordate quella dello "statuto legale" della Chiesa di Francia in regime di separazione - che si concluse Painlevé con Briand agli Esteri - salvarono nuovamente i rapporti tra Francia e Vaticano.
Il peggioraredelle condizioni di salute indussero il C ...
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calvinismo
Complesso delle dottrine teologiche formulate da G. Calvino; l’organizzazione ecclesiastica a esse conforme (presbiterianesimo); in senso esteso, l’insieme delle confessioni cristiane che [...] dei rapporti tra Dio e uomo si connette la dottrina della Chiesae dello Stato. Per il c. la Chiesaè la comunità al 1559 e rappresentò un fattore di separazione politica (Belgio e Olanda), oltre a essere travagliato da intense e aspre contese ...
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Catari
L'eresia dei catari sembra sorta per infiltrazione in Occidente dei bogomili (dall'antico bulgaro bogumil, 'caro a Dio'), una setta presente in Tracia e in Bulgaria fin dal X secolo. Trovò un [...] Tolosa, in cui si posero le basi per la Chiesa catara, organizzata in vescovati e diocesi.
I catari, cioè i puri (dal e antitetici: Dio e Satana, spirito e materia. Di conseguenza la salvezza dell'uomo era possibile solo a patto della separazione ...
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gesuiti
Membri della Compagnia di Gesù, ordine religioso di chierici regolari fondato nel 1534 da Ignazio di Loyola e riconosciuto da Paolo III nel 1540. Le costituzioni furono poi redatte fra il 1547 [...] e sulla perfetta obbedienza. Trae scontri politici (in Francia, ma anche nella penisola); inoltre altri ordini, ma anche istanze centrali della Chiesae Russia bianca. Nel 1814 Pio VII ristabilì i g. nel loro primitivo statoe alla separazionee all’ ...
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Dell’Oriente, cioè in genere dei paesi posti a E dell’Europa, e quindi soprattutto dei paesi asiatici, ma con estensione più o meno vasta secondo il significato che nei vari tempi èstato attribuito a [...] e sviluppo storico, fino al 1054, quando lo scisma di Michele Cerulario segnò la separazionetra Roma e Costantinopoli e la nascita delle Chiese ortodosse (➔ ortodossa, Chiesa metropolitana di Kiev, incorporati nello Stato polacco. L’annessione della ...
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Fondamentalismo
Enzo Pace
Il progetto fondamentalista ha mostrato, nel respiro breve del ventennio, successivo all'apparire dei primi movimenti collettivi che lo hanno interpretato sulla scena sociale, [...] pretende di mettere in discussione la separazione moderna fra StatoeChiesa, fra religione e politica. Se nella prima metà degli anni Ottanta del 20° sec. accostare movimenti di tipo fondamentalista, nati e diffusi in contesti religiosi, culturali ...
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Ortodossia
JJohn D. Zizioulas
di John D. Zizioulas
Ortodossia
sommario: 1. Introduzione. 2. La struttura canonica. 3. Sviluppi teologici. 4. Relazioni ecumeniche. 5. L'ortodossia e il futuro. □ Bibliografia.
1. [...] dapprima non ufficiali e poi ufficiali, tra antiche Chiese orientali eChiese orientali ortodosse nel nostro secolo hanno finora rivelato molti elementi positivi che lasciano bene sperare. I lunghi secoli di separazionee isolamento avevano favorito ...
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Il veleno di Costantino
La donazione di Costantino tra spunti riformatori ed ecclesiologia ereticale
Alberto Cadili
Il richiamo alla donazione costantiniana (o meglio alla sua accettazione) per criticare [...] delle Chiese catare occidentali le spiegazioni e la cronologia della separazionetra le due Chiese non sono univoche e risentono aver sentito dire circa cinquant’anni prima che Silvestro sarebbe stato il primo papa: Y. Dossat, Les Vaudois méridionaux ...
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Orizzonti missionari, coloniali, terzomondisti
Massimo De Giuseppe
Impulsi missionari nella stagione liberale: i dilemmi della nazione e il rilancio dell’universalismo cattolico
Un tema per lungo tempo [...] attivista sul fronte dei temi terzomondisti, indicando tra i nuovi pericoli per la Chiesa missionaria, anche il risveglio del mondo islamico, il laicismo di Statoe il riformismo tradizionalista panarabista e panislamista116.
Al di là dei confini ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...
camera
càmera s. f. [lat. camĕra, camăra «volta, soffitto a volta di una stanza», dal gr. καμάρα]. – 1. a. In senso generico, qualunque ambiente interno di un edificio per abitazione, che non abbia, per particolarità di forma, dimensioni e...