Capitano ungherese (n. in Transilvania 1470 circa - m. Timişoara 1514); le sue imprese contro i Turchi gli diedero tanta popolarità che il card. Tommaso Bakócz lo mise a capo di una crociata di servidella [...] gleba e di bassa nobiltà contro i Turchi. Poiché i nobili contrastarono con violenza questo esodo di braccia dalle campagne, la crociata si trasformò in guerra sociale. Il D., sconfitto (15 luglio 1514) da Giovanni Szaápolyai, allora voivoda di ...
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Agitatore inglese (m. 1381). Prete, seguace delle dottrine di Wycliffe, dové il suo successo all'appoggio dato alle rivendicazioni dei servidellagleba. Incarcerato, lo liberarono (1381) i ribelli di [...] Wat Tyler, che egli accompagnò nella marcia su Londra, tenendo prediche incitanti alla rivolta e alla fondazione di un regime di uguaglianza sociale. Allo sciogliersi del movimento, B., preso, fu impiccato ...
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(ted. Ostsee, sved. Östersjön, finnico Itämeri, russo Baltijskoe More, pol. Baltyckie Morze) Mare interno dell’Europa (420.000 km2), che si stende tra la penisola finno-scandinava e il continente, comunicando [...] cavalieri teutonici furono i baroni baltici, proprietari terrieri che ridussero le popolazioni locali alla condizione di servidellagleba, costituendo nell’impero zarista (fino al 1917), un ceto di reclutamento di funzionari, diplomatici, militari ...
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Giurista bolognese (n. circa nel secondo decennio del sec. 13º - m. 1300). Maestro di arte notarile nello Studio bolognese nel periodo postaccursiano, legò il suo nome a una Summa artis notariae, composta [...] Enzo, da essi fatto prigioniero. G. Pascoli nella Canzone del Paradiso ne fa l'ispiratore dei provvedimenti per l'affrancazione dei servidellagleba, ma non è cosa storicamente certa. L'arca di R. sorge isolata nella piazza di S. Domenico a Bologna ...
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Uomo politico danese (Gartow, Hannover, 1735 - Copenaghen 1797). Chiamato in Danimarca dallo zio Johan Hartvig B., divenne ministro degli Esteri nel 1773 (e tale rimase, salvo una breve interruzione, fino [...] convenzione, gli attirarono l'ostilità russa. Nel 1794 fece un trattato di neutralità con la Svezia, molto favorevole al commercio danese. All'interno contribuì alla attuazione della riforma agraria e alla liberazione dei servidellagleba (1788). ...
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Scrittore russo (Simbirsk 1822 - Pietroburgo 1900), ha messo in forte rilievo, nei suoi racconti più noti (Derevnja "Il villaggio", 1846; Anton Goremyka, 1847), le tristi condizioni dei servidellagleba. ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] numerosi castelli feudali, abolisce la servitù dellagleba dietro riscatto, e alla precedente milizia mercenaria più liberale; ma, al tempo stesso, non esita a servirsidell’apparato statale e dei prefetti per assicurarsi una solida maggioranza ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] residui feudali. L’abolizione dell’ordinamento corporativo e della servitù dellagleba e una limitata autonomia al suo peso economico. Al tempo stesso la RFG si servìdelle istituzioni europee per ottenere consensi e copertura al proprio punto ...
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(o boiardo; dal russo bojar) Nobile russo. Nell’11° sec. i b. erano essenzialmente capi militari al servizio dei duchi; poi divennero possessori di latifondi e di servi, con l’obbligo di prestare servizio [...] eguali condizioni per la carriera. Nel 1861 l’aristocrazia russa perdette la base reale dei suoi privilegi: la servitù dellagleba. Nel 1906 essa fu privata degli ultimi vantaggi conferiti dalla nascita e nel 1917 fu annientata dalla Rivoluzione.
Nei ...
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SCHIAVITÙ
Raffaele CORSO
Ugo Enrico PAOLI
Gino LUZZATTO
Giorgio BALLADORE PALLIERI
. Presso i primitivi. - Nelle società inferiori varie sono le ragioni che portano l'uomo alla schiavitù; ma esse [...] le razzie dei Paulisti nelle missioni del Paraguay, sia che fossero trattati alla stregua di servidellagleba, mal si adattavano al lavoro eccessivamente gravoso delle piantagioni. La mano d'opera europea, a cui non provvede che in misura minima l ...
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servo
sèrvo s. m. e agg. [lat. servus «schiavo», anche agg. «assoggettato, sottomesso»]. – 1. (f. -a) letter. a. Schiavo; come sost., è comune soltanto nella locuz. servo della gleba, chi, nel declino dell’Impero Romano e nei secoli successivi,...
gleba
glèba s. f. [dal lat. gleba o glaeba]. – 1. a. poet. Zolla di terra: giovenchi invitti A franger glebe (Carducci); la sua polve Lascia alle ortiche di deserta g. (Foscolo). b. Per estens. (già in lat.), la terra stessa, il campo, il...