GIACOMINO da Verona
Gabriella Milan
Originario di Verona, visse tra la prima e la seconda metà del XIII secolo. Sono a tutt'oggi molto scarni i dati in nostro possesso per tentare una ricostruzione [...] in quartine di alessandrini monorimi, dove, però, un numero cospicuo di emistichi presenta, al posto del settenario, il senario (tendenzialmente trocaico) - con anisosillabismo giullaresco - e al posto delle rime frequenti assonanze. Va ricordato ...
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Arezzo
Giovanni Cherubini
Pier Vincenzo Mengaldo
Città toscana tradizionalmente avversa alla vicina Firenze. Questo antagonismo che separava le due città si riflette nell'atteggiamento di D.: infatti [...] Grenoblese e Trivulziano Vo' tu] venire ovelle?, che si è spesso interpretata, ma probabilmente a torto, come un verso (settenario). Essa ci appare non troppo caratterizzata dal punto di vista dialettale: l'elemento più specifico è l'avverbio di ...
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ciascuno
Riccardo Ambrosini
. 1. Di questo pronome e aggettivo distributivo, nella Vita Nuova le forme scorciate ciascun, ciascun' sono attestate soltanto in poesia, rispettivamente quattro e una volta [...] ciascuno (v. oltre); coincide quattro volte con la 3a sillaba, due con la seconda e una con la terza sillaba del settenario. La forma ciascuno ritorna 8 volte nel Fiore, di fronte a vocale e sibilante implicata tranne in CLII 12 (ciascuno fare) e ...
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GIUDIZIO UNIVERSALE
Y. Christe
Il g. universale costituisce, nell'ambito della dottrina cristiana, il momento conclusivo della storia dell'umanità nel quale si compie in forma grandiosa e solenne la [...] risorto, venne progressivamente assimilato, sempre a N delle Alpi, al Cristo di Ap. 1, 12-20. Dalla visione iniziale del settenario delle lettere alle chiese d'Asia (Ap. 1, 9-20), immagine per eccellenza di Cristo risorto - compare già intorno al ...
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CITOLINI (Cittolini, Citolino), Alessandro
Massimo Firpo
Figlio di Teofilo, nacque intorno al 1500 a Serravalle (a ridosso dell'odierna Vittorio Veneto, in provincia di Treviso) da famiglia agiata, [...] , Zeno, Liruti), suggerite in parte dalla divisione del dialogo in sette giornate, cioè in base a quel ritmo settenario che scandiva l'organizzazione e le corrispondenze del Teatro del Delminio, ma forse motivate anche dall'esplicita eterodossia ...
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MAZZEO DI RICCO
FFortunata Latella
Rimatore di Messina appartenente al movimento poetico della Scuola siciliana (v.); la sua attività è da collocarsi nel periodo posteriore alla morte di Federico II [...] di delineare un abito comportamentale. Se la misura sillabica delle poesie è quella consueta del binomio endecasillabo più settenario, meno ordinario è invece il collegamento rimico a strofe unisonanti impiegato in Sei anni, poco rappresentato nel ...
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dieresi
Gian Luigi Beccaria
Due vocali contigue nel corpo della parola equivalgono di solito, nel computo del verso, a una sillaba sola; ma il poeta può talvolta tenerle distinte, per conferire loro [...] ei credette ch'ïo credesse da collegare all'accentuazione 2+6+10 dell'endecasillabo a maiore, con cesura dopo il settenario piano, non possibile con la disposizione inversa delle d.; e ancora la posizione assoluta nell'endecasillabo che inizia con io ...
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Poeti del Duecento: Testi arcaici, Scuola siciliana, Poesia cortese, didattica, popolare e giullaresca, Laude, Dolce StilNovo
Gianfranco Contini
Poeti del Duecento: Testi arcaici, Scuola siciliana, [...] di sorprendere, nonché in Guittone, aduso più tardi a ballate sacre (cioè a laude), nello stesso Notaio; di ottonari-settenari, in Bonagiunta. Con ciò non si nega affatto l'esistenza d'una tecnica bonaria, ispirata a un sistematico lassismo, ma ...
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Pisa
Giovanni Cherubini
Eugenio Ragni
Pier Vincenzo Mengaldo
Isa Barsali Belli
Comune ghibellino della Toscana, le cui vicende politiche, sociali e culturali sono strettamente legate alla storia [...] con il volgare illustre.
A caratterizzare il pisano D. impiega una breve frase (o forse verso, alessandrino o doppio settenario, ma non ne discende che possa essere citazione da un " canto pisano ", come assume il Marigo): Bene andonno li ...
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Giacomo Leopardi (Recanati 1798 - Napoli 1837) ricevette nell’infanzia un’educazione tradizionale, affidata a istruttori ecclesiastici. L’analisi linguistica degli scritti del periodo 1809-1810 non a caso [...] (Girardi 2000: 65-69).
L’uso particolare della rima e delle assonanze, la scelta costante dell’endecasillabo e del settenario come metri canonici, la struttura della strofa composta da un numero variabile di versi e senza uno schema rimico fisso ...
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settenario
settenàrio agg. e s. m. [dal lat. septenarius, der. di septeni, distributivo di septem «sette»]. – 1. a. Nella metrica accentuativa, verso di sette sillabe (o, più propriam., di sette «posizioni metriche»: v. senario), con accento...
sonetto
sonétto s. m. [dal provenz. ant. sonet, che a sua volta è dal fr. ant. sonet «canzone, canzonetta», der. di son «suono»]. – Composizione metrica nata in Italia nel Duecento, di carattere prevalentemente lirico, formata di quattordici...