GLUCK, Christoph Willibald
Gastone ROSSI-DORIA
Compositore, nato da Alexander il 2 luglio 1714 ad Erasbach presso Berching (Palatinato), morto a Vienna il 15 novembre 1787. Ancor bambino fu condotto [...] 1779 prenderà un'aria) e balletti: L'orfano della Cina e Alessandro (ambedue del 1755), l'atto unico L'innocenza giustificata (Vienna, interiorizzato, e quindi in un'ispirazione musicale ben più severa e complessa. Al quale dramma si accede per un' ...
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Nato a Rouen il 6 giugno 1606 e morto a Parigi il 30 settembre 1684. Studiò nel collegio dei gesuiti dal 1615 al 1622: furono studî sereni e serî da cui il C. derivò forse quella singolare predilezione [...] parziali, e la prima completa (1656) dedicò al pontefice Alessandro VII. La vena di eloquenza, spontanea nella sua poesia, e Dirce (figlia di Laio e di Giocasta), e turbato la severità dell'antica tradizione: si può dire che il successo di Ødipe ...
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La parola ha due significati, in origine non sempre nettamente distinguibili. Il primo indica riunione di esecutori (il concerto delle voci, degli strumenti, ecc.: in tedesco Besetzung) e vale tanto per [...] e sei concerti a quattro, Bologna 1692. La prima è in stile severo e legato, il secondo introduce elementi rapsodici. Ma il documento è da alcuni, quale "inventore" del concerto grosso. Alessandro Scarlatti, nei suoi concerti di data malsicura e di ...
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Nacque il 25 aprile 1599 da Roberto Cromwell di Huntington e da Elisabetta Steward. Educato prima nella scuola libera di Huntington e nel Collegio Sidney Sussex di Cambridge, molto penetrati di spirito [...] . All'Irlanda fu imposto un regime (plan of settlement) severo. Ai cattolici romani si tolsero due terzi delle loro terre, sfuggito a una sconfitta, egli riportò una grande vittoria su Alessandro Leslie; nel 1651, dopo aver preso Perth, si diresse ...
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Città della Siria, posta a 36°18′ di long. E. e a 33°30′ di lat. N., a 691 m. s. m., al margine del deserto siro arabico, in una pianura limitata a O. e a N. dai contrafforti del Libano e dell'Antilibano, [...] sotto il comando diretto di un governatore romano. Da Adriano in poi ha il titolo di μητρόπολιη, dai tempi di AlessandroSevero è una colonia romana.
Durante questo periodo la città continua a godere grande prosperità e opulenza; essa è riguardata ...
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ORVIETO (A. T., 24-25-26 bis)
Achille BERTINI-CALOSSO
Alceste BISI-GAUDENZI
Eugenio DUPRE' THESEIDER
Roberto VIGHI
Città dell'Umbria, in provincia di Terni, costruita a 315 m. s. m. sull'ampia (kmq. [...] cui monumento più insigne è il sarcofago policromo di Torre S. Severo, e nel museo Faina, ricco specialmente di vasi dipinti greci storia patria, XXV-XXVII (1902-1904); L. Fumi, Alessandro VI e il Valentino in Orvieto: notizie storiche, Siena 1877 ...
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Architetto, scultore, pittore. Nacque a Napoli da Pietro scultore fiorentino e da Angelica Galante napoletana il 7 dicembre 1598, morì a Roma il 28 novembre 1680. Operosissimo, signoreggiò sull'arte di [...] Andrea delle Fratte; fa dal '72 al '78 il monumento funebre di Alessandro VII in S. Pietro e contemporaneamente il ciborio per l'altare del dalla fantasia. Egli si farà oramai sempre più severo e castigato, tornerà sempre più volentieri agli ...
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SALONICCO (gr. Θεσσαλονίκη; lat. Thessalonica; turco Selanik; A. T., 82-83)
Aldo SESTINI
Roberto PARIBENI
Angelo PERNICE
Pio VITI
Anastasios K. ORLANDOS
Città della Grecia, la più importante dopo [...] è raffigurata l'Ascensione. Il Cristo vi è rappresentato severo, quasi truce, in un medaglione sostenuto da angeli; Cassandro figlio di Antipatro, reggente in Macedonia per il figlio di Alessandro Magno e di Rossane, che le avrebbe dato il nome della ...
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Provincia (nomo) del Peloponneso (Grecia), che ne occupa tutto il centro e un tratto della costa orientale; misura 3690 kmq. di superficie e conta una popolazione di circa 155.000 abitanti (42 per kmq.). [...] monete delle singole città del tempo di Settimio Severo. In ogni modo la decadenza delle città in Rivista di Filologia, IV (1927), p. 485 segg. Per le leghe sciolte da Alessandro, vedi Iperide, Contro Demostene, col. 16, l. 8 seg.; Polibio, II, 40 ...
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Composizione vocale-strumentale, intesa di solito all'espressione di più momenti spirituali e assai varia nelle forme secondo la scuola e soprattutto secondo i generi: da camera e da chiesa. - La cantata [...] e madrigali. È nel 1620, in una raccolta di Alessandro Grandi, intitolata Cantade, che compare per la prima Francia degenerò presto nella cantatille verso cui il Rousseau si mostrò assai severo, dicendo ch'essa, come genere, "vaut moins encore que ...
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alessandrino3
alessandrino3 agg. – 1. Relativo a personaggi di nome Alessandro. In partic.: Biblioteca A., biblioteca universitaria di Roma, fondata da papa Alessandro VII nel 1667; Linea A., linea di demarcazione fissata dal papa Alessandro...
palazzo
s. m. [lat. palatium, in origine «palazzo imperiale» costruito sul colle Palatino a Roma, sign. acquisito per evoluzione del toponimo Palatium (v. l’etimologia di palatino2)]. – 1. a. Edificio di grandi dimensioni, solitamente di particolare...