POGGIOREALE
G. Falsone
Centro indigeno dell'Età del Ferro nella Sicilia occidentale identificato sul Monte Castellazzo nel secolo scorso da V. Di Giovanni, che riportò una tradizione locale pseudodotta [...] sito sia stato riconquistato da Dioniso I di Siracusa nei primi decenni del IV sec., in una delle sue imprese nella Sicilia occidentale. La città indigena di P. fu definitivamente abbandonata entro il 350 a.C.
Bibl.: M. T. Manni Piraino, Iscrizione ...
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Comune della Sicilia settentrionale, nella provincia di Palermo. L'abitato sorge sulle pendici occidentali del monte S. Calogero, a 521 m. s. m. Antico feudo dal tempo dei Normanni, passò in dominio di [...] varie famiglie. Ha un antico castello, ben conservato anche nell'interno (di origine probabilmente feudale, e di data non anteriore alla metà del sec. XII, ma poi ripetutamente ingrandito), e alcune chiese ...
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POZZALLO (A. T., 27-28-29)
Attilio Mori
Paese della Sicilia meridionale in provincia di Ragusa, sulla costa del Mare Africano, 24 km. a SE. del capoluogo, in linea d'aria. Ebbe origine nei primi del [...] sec. XVIII in località ove esistevano antiche costruzioni portuali ed ebbe un rapido incremento, specie dopo l'unificazione del regno. Il territorio del comune (kmq. 15,91), è coltivato a cereali, olivi, ...
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Comune della Sicilia meridionale, nella provincia di Agrigento, con 5070 ab., tutti agglomerati nel centro capoluogo, il quale è situato a 3 km. dalla riva sinistra del fiume San Carlo o "della Verdura", [...] a 317 m. s. m. Fu già con- cesso in feudo al connestabile Colonna, di cui l'antico castello domina l'abitato. Il territorio del comune (kmq. 42,72), per la massima parte montuoso, boschivo e pascolativo, ...
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Paese della Sicilia meridionale, nella provincia di Agrigento, posto su di un'altura, a 3 km. dalla riva destra del Platani, a 390 m. s. m. Conta 6682 ab. ed è capoluogo d'un comune agricolo vasto 36 kmq. [...] e coltivato a cereali e vigna. Gli abitanti del comune sono 6704. Vi si trova un'importante zolfara. Il paese è di recente origine e sorse nella seconda metà del sec. XVII per opera del feudatario Diego ...
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PIETRAPERZIA BRANCIFORTE BUTERA, Salvatore
Nicoletta Bazzano
PIETRAPERZIA BRANCIFORTE BUTERA, Salvatore. – Nacque in Sicilia, in una data imprecisata, comunque posteriore al 1727, anno in cui fu celebrato [...] di S. B. principe di Butera, Palermo 1799; F. San Martino De Spucches, La storia dei feudi e dei titoli nobiliari di Sicilia dalla loro origine ai giorni nostri, IX, Palermo 1924, p. 336; G. Lanza Tomasi, Le ville di Palermo, Palermo 1974, p. 111 ...
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Figlio (n. 1403 - m. Cosenza 1434) di Luigi II d'Angiò, cui successe nel 1417, con l'appoggio del partito angioino di Napoli fu designato (1419) erede dalla regina Giovanna II. Ma quando volle raggiungere il regno (1423), Giovanna gli oppose Alfonso V re d'Aragona, mutando poi più volte la designazione del suo erede, da Luigi ad Alfonso. Morì mentre combatteva in Calabria il principale sostenitore ...
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Nato probabilmente nel 1379, morto in Igualada il 2 aprile 1416. Figlio di Giovanni I di Castiglia e di Eleonora sorella di Martino re d'Aragona, e perciò fratello di Enrico III, alla morte di questo sovrano [...] precedente lotta. Genova, che aveva sostenuto un movimento secessionista in Sardegna, stipulò una tregua con l'Aragonese; in Sicilia si confermò come governatrice Bianca, vedova di re Martino il giovane; in Spagna si distrusse la potenza del più ...
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Secondo figlio di Enrico III d'Inghilterra, nato nel 1245. Nel 1254 Innocenzo IV indusse Enrico ad accettare per E. la corona di Sicilia e a pagare le spese di conquista di questo regno; ma verso il 1258 [...] le spedizioni del papa fallirono completamente ed Enrico non adempì ai suoi obblighi. Alessandro IV costrinse Enrico a chiedere aiuto ai suoi baroni, ed essi promisero, solamente a patto che Enrico accettasse ...
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Archimandrita, vissuto in Sicilia sotto Ruggero II, per ordine del quale nel 1143 compilò la Notizia dei cinque troni patriarcali, tradotta in armeno nel 1180. Tradusse anche gli oracoli caldaici. Qualche [...] studioso identifica questo Nilo con Nicola D. notaio patriarcale e nomofilace, autore di un commentario ai tetrastici di S. Gregorio Nazianzeno e di opere canonico-teologiche.
Ediz.: La Notitia in Migne, ...
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siciliano
(ant. ciciliano) agg. e s. m. – 1. a. agg. Dell’isola di Sicilia: agrumi s.; vini s.; il dialetto s. (o, come s. m., il siciliano), il dialetto, o il complesso di dialetti, parlato in Sicilia; carretto s. (v. carretto); sfilato s.,...
sicilico
sicìlico s. m. [dal lat. sicilĭcus o sicilĭquus, di etimologia oscura] (pl. -ci). – 1. Antica unità di peso romana equivalente a circa 6,85 grammi. 2. Segno diacritico, generalm. a forma di accento circonflesso, che i lapicidi romani...