tempio
Fabrizio Di Marco
La casa degli dei
Il tempio nelle antiche religioni pagane è l’edificio dedicato al culto. Nel mondo greco la struttura dei templi si sviluppò di pari passo con gli ordini architettonici, [...] di Pericle: ne abbiamo fulgidi esempi nei templi di Era (Giunone) e Zeus (Giove) a Olimpia, nei templi della Sicilia e della Magna Grecia (Selinunte, Siracusa, Segesta, Agrigento, Paestum), per arrivare al famoso Partenone di Atene, che già anticipa ...
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HOMONOIA (῾Ομόνοια)
G. Scichilone
Personificazione divinizzata della concordia e specialmente della concordia politica. Poco o nulla sappiamo del suo culto, ma esso dovette esser certamente intenso e [...] di divinità femminili più o meno note in identica iconografia da conî di quasi tutte le zecche di Magna Grecia e Sicilia.
Bibl.: W. H. Stoll-Drexler, in Roscher, I, 2, cc. 2701-2706; Zwicker, in Pauly-Wissowa, VIII, 1913, cc. 2265-2268 ...
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HERAKLEIDAS (῾Ηρακλείδας)
A. Stazio
1°. - Incisore monetale di Katane (Catania), l'unico, insieme a Choirion (v.), che abbia lavorato soltanto per questa città. L'epoca e la durata della sua attività [...] ; S. Mirone, in Rivista Italiana Numismatica, 1917, p. 224 ss.; K. Regling, in Zeitschrift für Numismatik, 1923, p. 349 ss.; id., in Thieme-Becker, XVI, 1923, p. 440 s.; G. E. Rizzo, Monete greche della Sicilia, Roma 1946, p. 110 ss., tav. XIV, XVI. ...
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Architetto (Modena 1624 - Milano 1683). Esponente del barocco piemontese, formatosi sullo stile borrominiano si distaccò in seguito dall'architettura classica e da quella contemporanea; i suoi edifici [...] l'architettura romanica, nei suoi aspetti strutturali più vicini all'ingegneria armena (Sagra di San Michele, Casale Monferrato), in Sicilia e in Spagna poté conoscere l'architettura islamica. Grande la sua influenza anche in Austria e in Spagna. ...
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Comune della Sardegna meridionale (133,5 km2 con 149.883 ab. al censimento del 2011, divenuti 151.005 secondo rilevamenti ISTAT del 2020, detti cagliaritani), città metropolitana e capoluogo di regione; [...] l’Atto di infeudazione concedeva a Giacomo II d'Aragona il regno di Sardegna e Corsica perché gli aragonesi rinunciassero alla Sicilia. Nel 1323 l'infante Alfonso d'Aragona sbarcò in Sardegna per far valere i propri diritti. Pisa che aveva cercato ...
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Stato dell’Europa meridionale, nella parte sud-occidentale della Penisola Balcanica. Confina a N con il Montenegro, a E con il Kosovo e la Repubblica della Macedonia del Nord, a SE e a S con la Grecia; [...] vennero in Italia meridionale a varie riprese dalla metà del sec. 15°. Le zone di maggiore immigrazione furono Calabria e Sicilia. Con l’intensificarsi dei rapporti tra l’Albania e il Regno, Giorgio Castriota Scanderbeg inviò soldati a Ferdinando I ...
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PROFETI
F. Gay
Nell'Antico Testamento sono definiti p. coloro che parlano per ispirazione divina, annunciando il futuro o facendosi portavoce e interpreti di Dio.La Bibbia cristiana riconosce sedici [...] . In altri esempi, compreso il perduto mosaico absidale della cattedrale di Capua, è Geremia a essere contrapposto a Isaia. In Sicilia, i p. sono raffigurati sulle pareti del coro delle cattedrali di Cefalù e Monreale, ma anche su di un capitello del ...
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Acquasantiera
E. Bassan
La definizione di a., come recipiente destinato a contenere l'acqua santa, si chiarisce in relazione alle caratteristiche sia d'uso, sia tipologiche.
L'impiego rituale dell'acqua, [...] strumenti e arredi sacri, in EUA, VIII, 1962, coll. 658-681:665; R. Salvini, Il chiostro di Monreale e la scultura romanica in Sicilia, Palermo 1962, pp. 151, 215, 216, 274 n. 135; id., s.v. Romanico, in EUA, XI, 1963, coll. 782-787; M. Weinberger, s ...
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CIPRIANI, Sebastiano
Helmutt Hager
Nato a Siena il 1660 circa, si stabilì, non si sa in quale anno, a Roma, dove ebbe a maestro G. B. Contini (Pecchiai, 1952, p. 159) e subì gli influssi di C. Fontana. [...] alla progettazione e realizzazione di palazzo Mancini-Salviati sul Corso (poi sede dell'Accademia di Francia e ora del Banco di Sicilia), costruito tra il 1687 e il 1689 (Schiavo, 1969, pp. 186 s.); e forse qualche traccia del suo gusto è avvertibile ...
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METROLOGIA ARCHITETTONICA
R.E. Zupko
Nel Medioevo ogni costruttore o bottega utilizzava unità di misura proprie del luogo di origine, che potevano quindi differire considerevolmente, essendo dipendenti [...] altre quattro unità di misura lineare. Il passetto - un passo più piccolo -, attestato nell'Italia settentrionale e centrale e in Sicilia, variava da m 0,516 a m 1,474 con numerose divisioni in sottomultipli. Lo spazzo piemontese - esempio di unità ...
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siciliano
(ant. ciciliano) agg. e s. m. – 1. a. agg. Dell’isola di Sicilia: agrumi s.; vini s.; il dialetto s. (o, come s. m., il siciliano), il dialetto, o il complesso di dialetti, parlato in Sicilia; carretto s. (v. carretto); sfilato s.,...
sicilico
sicìlico s. m. [dal lat. sicilĭcus o sicilĭquus, di etimologia oscura] (pl. -ci). – 1. Antica unità di peso romana equivalente a circa 6,85 grammi. 2. Segno diacritico, generalm. a forma di accento circonflesso, che i lapicidi romani...