Filologia
Gianfranco Contini
di Gianfranco Contini
Filologia
sommario: 1. La filologia nella storia della cultura. 2. Critica testuale. □ Bibliografia.
1. La filologia nella storia della cultura
Chi [...] é e di ó con ó tanto ineccepibile nei primi secoli toscani quanto quella (del resto dovuta a un altro meccanismo di ritraduzione dal siciliano) di é con é e di ó con ó (per non citare altri tipi più particolari di rime ammesse), che altrove, come nel ...
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Nell’accezione moderna, con soprannome s’intende un elemento onomastico aggiunto al nome personale (➔ antroponimi; ➔ cognomi). Può essere riferito a un individuo o a una famiglia intera; in determinati [...] più recenti è più facile ricostruire la motivazione.
Se, per es., un individuo è soprannominato Ogliubboni (a Licata, in Sicilia) il significato è chiaro («olio buono»), ma la motivazione dipende forse dal fatto che il soggetto «andava a vendere ...
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Il passato remoto è un tempo semplice (➔ tempi semplici; ➔ coniugazione verbale) dell’➔indicativo, che esprime un evento avvenuto nel passato senza che ci sia relazione tra il momento dell’enunciazione [...] prossimo (Rohlfs 1969: 45-46; Bertinetto & Squartini 1996; Squartini & Bertinetto 2000).
Alcuni autori, come il siciliano Andrea Camilleri, usano il passato remoto per marcare la prossimità al parlato locale. Nei dialoghi dei racconti del ...
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Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] è persino rimasta una possibilità di far rimare u con o (noi : lui) come eredità dell’impianto di rime a vocalismo siciliano; e sicilianismi (nui) si trovano ancora in ➔ Alessandro Manzoni poeta. Lo stesso si può dire (anche se qui ha contato pure ...
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L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, [...] sorda come secreto o secretario e suco per sugo; casi di degeminazione consonantica (peraltro sostenuta talvolta anche dal francese e dal siciliano; cfr. Vitale 1996: 125) come dubio, fugendo, imagine (da unire a imago di Canz. XXIII, 157) e come la ...
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L’uso letterario del dialetto va considerato in rapporto alla scrittura nella lingua letteraria comune, così come la stessa nozione di dialetto è complementare a quella di lingua. Nella storia linguistica [...] (Bruni & Marcato 2006).
Grazie al contatto con la letteratura italiana, Giovanni Meli, trasponendo la poetica dell’Arcadia in siciliano, in una lirica non marcata in senso comico, dà luogo a quadretti idilliaci segnati da una nuova e «suggestiva ...
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Mare interno compreso fra le coste meridionali dell’Europa, settentrionali dell’Africa e occidentali dell’Asia Anteriore. Si estende per circa 2.505.000 km2 (non considerando il Mar Nero e il Mar di Marmara), [...] di Malta. È presente un’estesa piattaforma continentale sia dal lato della Tunisia sia a SO e a SE della Sicilia; quest’ultima si raccorda con le parti più profonde del canale attraverso una scarpata continentale che si presenta piuttosto irregolare ...
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I fenomeni fonetico-fonologici che si verificano nella lingua parlata a confine di parola vanno sotto il nome, ormai tradizionale, di fonetica sintattica o fonotassi. Nella linguistica più recente si preferisce [...] da lat. illum.
Per le varietà dialettali meridionali segnaliamo infine la geminazione della vibrante iniziale di parola (resa come retroflessa) nel siciliano (ad es., la rosa [la ˈŗːoːsa], la rana [la ˈŗːaːna]) e la palatalizzazione della sibilante ...
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Etnico è un termine (si tratta di solito di un aggettivo, ma anche di un nome) indicante l’appartenenza a una nazione, un popolo, una regione, una città: ad es., romano in rapporto a Roma o milanese in [...] luogo o a un popolo. Nei dialetti meridionali e meridionali estremi si presenta con l’esito -ise o -isi, come il siciliano trapanisi rispetto all’italiano trapanese (per Trapani cfr. Rohlfs 1966-1969). In qualche caso il suffisso ha la variante dotta ...
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HAGER, Giuseppe
Marica Roda
Nacque a Milano il 30 apr. 1757, da Giuseppe e Marianna Tyher (Milano, Arch. storico civico, Rubrica del ruolo gen. di popol., vol. 11). All'età di 10 anni lasciò Milano [...] repertorio, analisi, bibliografia, I-III, a cura di D. Grammatico - O. Cancila, Palermo 2000, ad vocem; G. Pitrè, Viaggiatori italiani e stranieri in Sicilia, a cura di A. Rigoli, Comiso 2000, I, t. 1, pp. 289-303; II, t. 2, pp. 356 s.; t. 3, pp. 15 ...
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siciliano
(ant. ciciliano) agg. e s. m. – 1. a. agg. Dell’isola di Sicilia: agrumi s.; vini s.; il dialetto s. (o, come s. m., il siciliano), il dialetto, o il complesso di dialetti, parlato in Sicilia; carretto s. (v. carretto); sfilato s.,...
sicilico
sicìlico s. m. [dal lat. sicilĭcus o sicilĭquus, di etimologia oscura] (pl. -ci). – 1. Antica unità di peso romana equivalente a circa 6,85 grammi. 2. Segno diacritico, generalm. a forma di accento circonflesso, che i lapicidi romani...