Rappresentanza
Maurizio Cotta
Il tema
Quello della rappresentanza è certamente un tema centrale nella storia delle liberaldemocrazie moderne. Tant'è vero che, quando uno degli autori classici di questa [...] formulazioni più esplicite di questa contrapposizione si abbia nello scritto di uno dei protagonisti della Rivoluzione francese come l'abate Sieyès (Qu'est-ce que le tiers état?, 1789). La volontà (il termine usato è ormai più o meno intercambiabile ...
Leggi Tutto
Boulainvilliers, Henri de
Vincenzo Lavenia
Conte di Saint-Saire, nacque nel 1658 e si formò come Montesquieu a Juilly, dove ebbe per maestro Richard Simon. A causa del dissesto del suo casato visse [...] 6; a Discorsi I lv e III e forse a Istorie III xiii).
La divisione tratteggiata da B. sarà evocata polemicamente da Emmanuel-Joseph Sieyès in Qu’est-ce que le Tiers-État? che invitava il popolo (i Galli) a liberarsi dei nobili (i Franchi) in quanto ...
Leggi Tutto
Democrazia
Georges Burdeau
di Georges Burdeau
Democrazia
sommario: 1. Introduzione. 2. La democrazia come valore. 3. Evoluzione dell'esigenza democratica. a) Garanzia della libertà. b) Strumento di [...] di questa fisionomia è il tratto essenziale, non è forse sopravvissuta fino ai nostri giorni? Così quando, nel 1789, Sieyès dichiarava che ‟il popolo non può avere che una voce, quella della legislatura nazionale", egli annunciava la confusione tra ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Pellegrino Rossi
Luigi Lacchè
Nelle sue memorie Albert de Broglie (1821-1901), diplomatico, presidente del Consiglio e liberale francese, dice di aver avuto la fortuna, nella sua carriera, di osservare [...] di diritto costituzionale alla Sorbona (1834), membro dell'Institut (1836, succede a un grande 'sopravvissuto', Emmanuel-Joseph Sieyès), naturalizzato nel 1838, conte e pari di Francia (1839), consulente diplomatico, infine ambasciatore a Roma presso ...
Leggi Tutto
CELENTANI, Nicola
Marina De Marinis
Nacque a Napoli nel 1770. Sostenitore delle idee della Rivoluzione francese, prese parte nell'agosto del 1793 alla cena di Posillipo, che vide la nascita, sotto la [...] il nuovo Direttorio adottasse una politica meno vessatoria in Italia indussero il C. a inviare il 28 giugno una lettera al Sieyès, in cui chiedeva la formazione di una grande repubblica dal Po in giù, ignorando egli ancora la caduta della Partenopea ...
Leggi Tutto
DE MARTINO, Giuseppe
Roberta Ascarelli
Nato a Napoli l'11 giugno 1854 da Vincenzo ed Elisabetta Rossoli. Tappezziere di professione e filodrammatico a tempo perso, il D. si formò come attore nel periodo [...] . G. Bragaglia, Pulcinella, Roma 1953, p. 374; V. Viviani, Storia del teatro napol., Napoli 1969, pp. 653, 715-20; M. Sieyes, Tra scene e ribalte della vecchia Napoli, Napoli 1972, pp. 62 s.; N. Leonelli, Attori tragici, attori comici, I, Milano 1940 ...
Leggi Tutto
Costituzionalità delle leggi, controllo di
Louis Favoreu
Introduzione
Il controllo di costituzionalità delle leggi costituisce uno dei capitoli più importanti del diritto costituzionale contemporaneo [...] e Jolowicz, 1986).
In Europa, invece, l'evoluzione avviene in tutt'altro senso. Certo, in Francia l'abate Sieyès difenderà l'idea di un controllo di costituzionalità delle leggi garantito da una giuria costituzionale, ma Bonaparte accantonerà questa ...
Leggi Tutto
(X, p. 498; App. I, p. 435)
Nell'uso moderno il termine cittadinanza tende a presentare due significati distinti: uno teorico-politico e l'altro più propriamente giuridico. Nel primo caso c. designa lo [...] soli diritti civili e di coloro che godono anche dei diritti politici. I primi, secondo la formulazione di E.-J. Sieyès, ripresa da Kant, sono da considerarsi 'cittadini passivi', e cioè senza diritto di voto. Soltanto i secondi, essendo 'cittadini ...
Leggi Tutto
FRANCIA
Emmanuel DE MARTONNE
Pino FORTINI
Emmanuel DE MARTONNE
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Giulio COSTANZI
Anna Maria RATTI
Raymond LANTIER
Francesco COGNASSO
Roberto PALAMAROCCHI
Pietro [...] il suo membro più energico nel Reubell nel rinnovo del quinto direttore del 16 maggio 1799, sostituito con l'abate Sieyès, desideroso d'una riforma dello stato, il direttorio cadde alla mercé dei consigli, che dichiararono nulla l'elezione di uno ...
Leggi Tutto
MARCHETTI, Giovanni
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Empoli il 10 apr. 1753, primogenito di Giuseppe e di Dorotea Branzi (dopo di lui nacquero tre femmine, Teresa, Lucrezia e Maria Giovanna). Dopo l'ultimo [...] motivazioni religiose, di cui era dubbia l'efficacia, ma sociali. Il M. faceva sue le argomentazioni di E.-J. Sieyès: l'abolizione delle decime era definita "uno sterile regalo fatto ai facoltosi, in proporzione della loro maggior ricchezza […] senza ...
Leggi Tutto