Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] medesimo fonema (per es., le due vibranti di caro [ˈkaːro] e [ˈkaːʀo]), mentre foni che, sostituiti, danno luogo a significati diversi sono ➔ allofoni di fonemi diversi (per es., le due prime consonanti di pane [ˈpaːne] e cane [ˈkaːne]).
In sostanza ...
Leggi Tutto
semiotica Scienza generale dei segni, della loro produzione, trasmissione e interpretazione, o dei modi in cui si comunica e si significa qualcosa, o si produce un oggetto comunque simbolico.
Scienze [...] della musica, pedagogia e sociologia musicale).
I suoi tre ambiti di ricerca si concentrano intorno a significante, significato e codice. Per significante si intende il suono, che la s. descrive come fenomeno culturale (e non meramente acustico). Lo ...
Leggi Tutto
L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] quo dell’anno di passaggio al nuovo secolo (anzi al nuovo millennio), al di là delle suggestioni e dei significati di cui è stato rivestito (anche sul piano linguistico: Maraschio & Poggi Salani 2003), rischierebbe di introdurre un ingiustificato ...
Leggi Tutto
Ausiliari (dal lat. auxilium «aiuto» + -āris) si chiamano alcuni verbi che, oltre al loro uso e significato autonomi (➔ modi del verbo), se impiegati in unione con le forme non finite di altri verbi, svolgono [...] forte della classe, alza un banco con una mano, mangia sempre, è buono (Edmondo De Amicis). Adoperato da solo, ha il significato di «stare», «trovarsi»: Chi dava a voi tanta gioia è per tutto (Alessandro Manzoni, Promessi sposi).
(b) Il verbo avere ...
Leggi Tutto
Il termine interferenza si riferisce all’azione di un sistema linguistico su un altro e agli effetti provocati dal contatto tra lingue, e si usa in una duplice accezione: per indicare i ➔ prestiti di elementi [...] di ➔ italianismi in lingue straniere) e il prestito semantico, vale a dire l’allargamento o la specificazione della gamma di significati di una parola italiana già esistente per effetto di un modello straniero.
Nei casi di interferenza più recenti il ...
Leggi Tutto
La derivazione è un processo morfologico che consiste nella formazione di una parola nuova tramite l’aggiunta di un affisso (➔ affissi), cioè di un elemento non libero (tecnicamente, un morfo legato), [...] lingue, come anche quella da nome di azione a risultato (per es., cucitura, limatura, guarnizione, protezione). Non è invece un significato prevedibile, ad es., per quel che riguarda il rapporto fra nome d’azione e di risultato e la sua base, quello ...
Leggi Tutto
Diritto
Si chiama c. fortuito qualunque accadimento che renda inevitabile il verificarsi di un evento, costituendo l’unica causa efficiente di esso. Non ha valore concreto la distinzione tra c. fortuito [...] come oggettiva, prescindendosi totalmente dalla colpa.
Filosofia
Il concetto di c. ha assunto nella storia della filosofia diversi significati a seconda che esso sia stato inteso in senso soggettivistico (come incapacità di conoscere le cause di un ...
Leggi Tutto
STILISTICA (XXXIII, p. 734)
Cesare Segre
La parola, già usata in tedesco da Novalis, diventa termine tecnico ben definito ad opera di C. Bally (1902): "La stylistique étudie les faits d'expression du [...] dei procedimenti di costruzione della trama e per la poesia lo studio dei rapporti tra ritmo e sintassi, tra rime e significati.
Non è tuttavia un caso se i Formalisti hanno poco approfondito lo stile degli autori in quanto studio di scelte ...
Leggi Tutto
Gli elementi formativi sono elementi morfologici non autonomi, tratti dalle lingue classiche (greco e latino), impiegati per formare composti (➔ composizione), di norma in combinazione con un altro elemento [...] Tali termini sono detti composti neoclassici per la loro origine, o internazionalismi per il fatto di avere un significato univoco con una forma che presenta trascurabili differenze nelle diverse lingue (per es., it. biometria, franc. biométrie, ingl ...
Leggi Tutto
Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] , offrendosi a un processo continuo di interpretazione. L’allegoria è invece contingente e subordinata ad altro, in quanto incapace di significare solo per sé stessa.
Con Goethe nasce la linea ‘classica’ del s.: vi si riconobbero F.W.J. Schelling, K ...
Leggi Tutto
significante
agg. e s. m. [part. pres. di significare (già presente nel lat. tardo significans -antis, come agg.); il sign. 2 è dal fr. signifiant]. – 1. agg., letter. Ricco di significato; espressivo, efficace: «Ohe!» disse [Renzo], guardando...
significanza
s. f. [der. di significare; nel sign. 2, dall’ingl. significance]. – 1. ant. a. Significato. b. Segno, indizio: alcun segnale che gl’iddii avessero mandato in s. della salute di Biancofiore (Boccaccio). 2. In filosofia della scienza,...