Il valore iterativo (o frequentativo) esprime, in genere rispetto a un verbo (ma anche a nomi o aggettivi deverbali; ➔ deverbali, nomi), un’azione o un processo che si attua in modo ripetuto. Il valore [...] punto finale. In questo senso, si può affermare che ri- ha una netta predilezione per una rappresentazione perfettiva del significato del verbo (➔ aspetto), dal momento che l’aspetto perfettivo prevede che l’azione, il processo, l’evento designati da ...
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I cultismi sono parole, forme o costrutti di tradizione colta, cioè elementi rari o poco ricorrenti rispetto alla media statistica della lingua comune. In quest’accezione essi rappresentano un elemento [...] una forma straniera (di solito un francesismo o un provenzalismo) o un latinismo rispetto a quella più usuale: al medesimo significato di ‘vecchio’ non a caso corrispondono tre parole diverse adeguate allo stile della cantica, dal più corrente al più ...
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I verbi atmosferici (o meteorologici) sono quei ➔ verbi che esprimono appunto eventi meteorologici. Nella lista appaiono albeggiare, annottare, balenare, brinare, diluviare, fioccare, fulminare, gelare, [...] , verbi), è il caso di notare come in alcuni casi essi siano rimasti i soli verbi italiani a rendere i significati in questione, e non dei sinonimi più o meno ridondanti: accanto ad annuvolare, annuvolarsi, scaldare non esistono più nell’uso ...
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POSSESSIVI, AGGETTIVI E PRONOMI
Gli aggettivi e i pronomi possessivi svolgono principalmente due funzioni:
– attraverso la ➔radice, precisano il possessore, cioè la persona a cui appartengono gli elementi [...] casi particolari, il pronome possessivo viene usato con valore di sostantivo. Questo perché ha finito con l’assumere il significato del nome al posto del quale molto frequentemente si trova.
Al maschile può indicare:
– il denaro
Sono pronto a ...
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Linguistica
Complesso di segni ciascuno dei quali indica un suono consonantico o vocalico di una lingua determinata.
L’antichità ha conosciuto vari sistemi di scrittura, ciascuno dei quali è giunto dalla [...] valore magico attribuito alla parola e con il valore numerico a esse attribuito nell’antichità, si è dato spesso un significato simbolico e mistico-magico, soprattutto nel giudaismo e nelle sette gnostiche, non senza l’influsso dell’astrologia e del ...
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verbo linguistica Nella grammatica tradizionale, parte del discorso che indica azione, stato, o divenire, in contrapposizione al nome, che indica sostanza o qualità; variabile secondo la flessione verbale, [...]
Nell’analisi logica, predicato verbale, il predicato costituito da un v. predicativo, da un v. cioè che, sia per significato sia per funzione, è sufficiente a formare da solo un predicato, senza l’aggiunta di un sostantivo o aggettivo. religione Nel ...
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Diritto
C. e qualifiche professionali Sistema di classificazione volto a identificare e raggruppare i vari profili professionali, in modo da delineare il regime giuridico ed economico cui è sottoposto [...] a lui impartite nell’ambito della sua prestazione d’opera (art. 96 disp. att. c.c.).
Filosofia
Nel suo significato originario, con cui essa si presenta principalmente nella dottrina aristotelica, la c. è essenzialmente l’enunciazione di un certo ...
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Economia
Si dice di prezzi, tassi, valori, convenzionali o di comodo, che esistono soltanto di nome e che non necessariamente corrispondono alla realtà: corso n., il prezzo attribuito in borsa ai titoli [...] cui il corpo è sottoposto), il lavoro n., a differenza del lavoro elementare effettivo, non ha generalmente un significato energetico, e quindi non è riferibile a un fenomeno reale. Si tratta di espressioni matematiche formali, introdotte negli ...
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Indologo e studioso del fenomeno religioso (Dessau 1823 - Oxford 1900), figlio di Wilhelm. Fondò la cosiddetta scuola di mitologia comparata, sulle basi della comparazione linguistica. Le sue idee determinarono [...] 'attività linguistica, donde la concezione del mito come «malattia del linguaggio». In altri termini, la polivalenza del significato delle parole, inerente al linguaggio prima che venga fondata stabilmente la distinzione tra astratto e concreto, le ...
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Linguista e filosofo del linguaggio, nato a Torre Annunziata, Napoli, il 31 marzo 1932. Allievo di A. Pagliaro, ha insegnato nelle università di Napoli, Chieti, Palermo e Salerno. Dal 1974 è ordinario [...] , Corso di linguistica generale (1967); Ludwig Wittgenstein: his place in the development of semantics (1967); Senso e significato. Studi di semantica teorica e storica (1971); Scuola e linguaggio (1977); Idee e ricerche linguistiche nella cultura ...
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significato
s. m. [dal lat. significatus -us «senso, indizio», der. di significare «significare»]. – 1. Termine variamente inteso nella filosofia antica e moderna (e variamente definito nelle relative teorizzazioni), che nella interpretazione...
significante
agg. e s. m. [part. pres. di significare (già presente nel lat. tardo significans -antis, come agg.); il sign. 2 è dal fr. signifiant]. – 1. agg., letter. Ricco di significato; espressivo, efficace: «Ohe!» disse [Renzo], guardando...