Il presente è un tempo della ➔ coniugazione verbale il cui significato non si limita, come suggerisce il termine, a esprimere contemporaneità rispetto al momento dell’enunciazione, ma può anche denotare [...] situazioni future e, in determinati usi testuali, anche passate.
Tradizionalmente si riconosce un presente in tutti i modi del sistema verbale italiano (➔ modi del verbo), ma in effetti se ne trovano forme ...
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Considerata la ‘regina’ delle figure retoriche, la metafora (dal gr. metaphorá «trasferimento», in lat. translatio) è un tropo, cioè un sovvertimento di significato, rispetto al significato proprio, di [...] tradizione latina vede nella metafora una figura per l’abbellimento del discorso in quanto è capace di creare circuiti di significato inattesi (inopinatum). Per questo tutta l’antichità e il medioevo insistono sull’idea che debba essere usata a fini ...
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La morfologia è il settore della linguistica che studia la struttura interna delle parole e le relazioni fra i cambiamenti di forma e i cambiamenti di senso delle parole. Ad es., la parola italiano può [...] ha al massimo due forme flesse: singolare o plurale.
Nei nomi inanimati il genere non ha alcuna relazione con il tipo di significato espresso né con le caratteristiche del referente del nome: si pensi a coppie di parole quali il collo / la colla, il ...
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Si dice delle regioni, paesi, popolazioni della parte più settentrionale dell’emisfero boreale; spesso con significato ristretto alle regioni settentrionali dell’Europa.
Linguistica
Con la denominazione [...] complessiva di lingue n. ci si riferisce alle lingue germaniche del gruppo settentrionale: norvegese, islandese, danese, svedese. Nella sua fase più antica, protonordica o norrena, che dura approssimativamente ...
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Si può definire gesto qualsiasi movimento fatto con le mani, le braccia o le spalle. Ma esistono gesti pratici (quelli che si fanno per afferrare o per costruire un oggetto, aprire una porta, appoggiarsi [...] o verbo, ma tuttavia è possibile distinguere gesti olofrastici e articolati, cioè gesti-frase e gesti-parola, a seconda che abbiano il significato di una frase intera o solo di una parte di frase. Ad es., muovere l’indice e il medio a V davanti alla ...
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DITI O DITA?
La parola dito ha due plurali, i quali rispondono a sfumature di significato diverse.
• Il plurale maschile diti si riferisce ai singoli, considerati separatamente
i diti indici, i diti [...] mignoli
• Il plurale femminile dita è usato per indicare l’insieme
le dita di una mano, a dita divaricate.
Usi
Per indicare una modica quantità di un liquido, si possono usare entrambe le forme due dita, ...
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PRINCIPALI, PROPOSIZIONI
Le proposizioni principali (dette anche indipendenti) sono proposizioni autonome sia sul piano del significato, sia dal punto di vista sintattico
Sono andato al mare
Che seccatura!
Ci [...] sei?
Si definiscono proposizioni reggenti quando rappresentano il centro intorno a cui si organizzano le altre proposizioni che costituiscono il periodo
Francesca è una persona puntuale, mentre io sono ...
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I diminutivi sono un tipo di alterati (➔ alterazione) per derivazione il cui significato è genericamente attenuativo. L’attenuazione ha esiti diversi a seconda della base di derivazione. Rainer (1990: [...] intrinseci al procedimento derivazionale, per cui un gattino e un piccolo gatto non sono sinonimi: per capire il significato di gattino occorre tirare in ballo la funzione pragmatica dell’alterazione, che permette di marcare in modo esplicito una ...
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In linguistica, la condizione semantica di un vocabolo che nel suo svolgimento storico ha assunto un significato opposto a quello etimologico; per es., l’aggettivo feriale che, derivato del latino feriae [...] «giorni di riposo», significava in origine «festivo» mentre oggi vuol dire «lavorativo». ...
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In linguistica, unità a. o elementi a.: quelle unità linguistiche che, usate isolatamente, non hanno un significato proprio (come, per es., i fonemi); frase a.: frase che viola le regole semantiche di [...] una lingua e non è perciò interpretabile semanticamente.
Le arti asemantiche sono quelle arti le cui manifestazioni si ritengono apprezzabili senza il riferimento a un precostituito sistema di simboli ...
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significato
s. m. [dal lat. significatus -us «senso, indizio», der. di significare «significare»]. – 1. Termine variamente inteso nella filosofia antica e moderna (e variamente definito nelle relative teorizzazioni), che nella interpretazione...
significante
agg. e s. m. [part. pres. di significare (già presente nel lat. tardo significans -antis, come agg.); il sign. 2 è dal fr. signifiant]. – 1. agg., letter. Ricco di significato; espressivo, efficace: «Ohe!» disse [Renzo], guardando...