Ventesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Ha la stessa origine remota di v, w, y, da un’unica lettera dell’alfabeto fenicio; e con v ha una storia comune fino a tempi molto vicini ai nostri. [...] latina o germanica; b) invece il dittongo uo, come in nuovo, cuore, è uno sviluppo romanzo della ŏ latina tonica in sillaba libera. chimica La U maiuscola è il simbolo dell’elemento chimico uranio (➔). fisica La lettera U indica il potenziale di un ...
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L’espressione variante combinatoria indica, fra le possibili realizzazioni di un fonema (➔ allofoni), quelle determinate dal contesto, che cioè dipendono dall’intorno fonetico in cui compaiono e sono quindi [...] regionale campano [ˈʃtupido] ∼ [ˈstupido] (Camilli 19653: 88; ➔ Napoli, italiano di); la nasale velare [ŋ] in finale di sillaba anche davanti a consonanti non velari ([ˈmaŋdo] mando, [ˈteŋpo], tempo, ecc.), tipico tratto regionale settentrionale; la ...
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In italiano è frequente il fenomeno di parole che, pur avendo lo stesso significato (o, com’è nei verbi, uguale persona e tempo verbale) hanno diversa grafia o posizione dell’accento. Entrambi questi fenomeni [...] I parlanti, quando impiegano parole che sentono più ricercate, tendono a ritrarre l’accento dalla più frequente posizione sulla penultima ➔ sillaba (si parla in questi casi di parole piane): rùbrica, per es., invece del corretto rubrìca, règime e non ...
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S’intende con trascrizione fonetica un sistema di rappresentazione grafica dei foni di una lingua (➔ fonetica) realizzata attraverso specifici alfabeti (➔ alfabeto fonetico), elaborati appositamente, solo [...] dalla trasposizione fonica. La trascrizione fonetica è sempre racchiusa tra parentesi quadre, l’accento lessicale precede la sillaba accentata (telefono [teˈleːfono]), l’indicazione della lunghezza di un fono è affidata al diacritico [ː] (rosso ...
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L’accusativo preposizionale (detto anche oggetto preposizionale) è il fenomeno, diffuso in diverse parlate italiane e in varie aree romanze, per cui il complemento oggetto (➔ oggetto, costituito tanto [...] di tipo pragmatico (dare rilievo informativo ai pronomi aumentandone anche la percepibilità con l’aggiunta di un’ulteriore sillaba, quella della preposizione a). La formazione e lo sviluppo dell’accusativo preposizionale nei nomi invece costituirebbe ...
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Il troncamento è, nell’accezione più ampia, un fenomeno fonologico che consiste nella cancellazione di segmenti o sillabe finali di parola, che può verificarsi in condizioni fonologiche varie; sono, infatti, [...] prima dei nomi); in questi ultimi due casi, però, la cancellazione non riguarda la sola vocale ma colpisce l’intera sillaba finale.
TLIO 1997- = Tesoro della lingua italiana delle origini, diretto da Pietro G. Beltrami (http://tlio.ovi.cnr.it/TLIO ...
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Scevà (adattamento italiano di Schwa, trascrizione tedesca del termine grammaticale ebraico shĕvā /ʃəˈwa/, che può essere tradotto con «insignificante», «zero» o «nulla») è il nome di un simbolo grafico [...] e in afrikaans possono trovarsi scevà tonici (accentati), mentre in inglese bird «uccello» ha pronunce come [bəːd] con nucleo sillabico lungo e centrale [ə], ma anche pronunce come [bɜːd], con vocale centrale semibassa.
Foneticamente, lo scevà è il ...
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L’imperativo è un modo verbale, adoperato solo in frasi principali, che – come dice lo stesso nome, dal lat. imperatīvus (modus) – serve per esprimere un ordine, un comando o una preghiera.
In italiano [...] sing., opera una sorta di fusione tra la terza e la quarta possibilità del latino.
Grazie all’evoluzione fonetica (perdita della sillaba /ve/, convergenza di -im, -is, -it in /e/), il congiuntivo perfetto dei verbi in -are e in -ire (coniugazioni più ...
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Le lettere doppie (dette anche geminate, dal lat. gemino «raddoppio») sono la rappresentazione grafica delle consonanti che, in posizione intervocalica, vengono pronunciate al grado intenso, cioè con energia [...] consonans, in eadem syllaba geminata iungi non posset» («infatti ogni qual volta ci sia una consonante, nella stessa sillaba non può essere aggiunta una geminata») (Prisciano Cesariense 1961: 14).
In genere, le parole latine che contenevano lettere ...
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Le frasi causali sono frasi subordinate che esprimono la causa (➔ causalità, espressione della) o il motivo dell’evento codificato nella principale; più in generale, esse rientrano tra le costruzioni sintattiche [...] , è presumibile che il parlante marchi l’intonazione delle congiunzioni perché e benché, scandendone in particolare la prima sillaba.
Come detto, l’impiego del congiuntivo in questi casi allude al carattere non fattuale di queste subordinate; nell ...
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sillaba
sìllaba s. f. [dal lat. syllăba, gr. συλλαβή, der. del tema di συλλαμβάνω «prendere insieme, riunire»]. – La minima unità fonica (autonoma e distinta sotto l’aspetto dell’articolazione) in cui si possono considerare divise le parole...
sillabare
v. tr. [der. di sillaba] (io sìllabo, ecc.). – Dividere in sillabe una o più parole; in partic., pronunciarle o scriverle distinguendo le varie sillabe di cui sono composte con una pausa della voce o, nella scrittura, con un trattino...