Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] utili anche le altre forme. Oltre alla rima funziona anche il verso in casi come questi, quando può essere utile disporre di una sillaba in più o di una in meno, come mostra l’alternanza tra forme intere e forme sincopate, propria della lingua antica ...
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Le articolazioni labiali sono prodotte con l’intervento attivo di almeno un labbro e possono essere sia consonantiche sia vocaliche (➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di). Nel caso delle consonanti, [...] birignao).
Le consonanti labiali possono comparire nella posizione di testa di sillabe mono-, bi- e triconsonantiche (per es. male, faro, blu, flutti, splende, sfratto; ➔ sillaba) e in posizione di coda (per es. ambivalente, affitto; ➔ consonanti ...
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Regione italiana (13.671 km2 con una popolazione di 5.712.143 ab. nel 2020; ripartiti in 550 comuni, densità 418 ab./km2). Si estende sulla costa tirrenica dalla foce del Garigliano al Golfo di Policastro [...] i dialetti meridionali (non estremi). Così in essi le finali -i, -u esercitano il normale effetto di metafonesi su e, o tonici della sillaba precedente: per es., rèndë «dente» ma ri̯èndi, ri̯èndë «denti» ecc. Frequente è il passaggio di d a r (rùrëčë ...
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Regione dell’Italia meridionale (19.540 km2 con 3.953.305 ab. nel 2020, ripartiti in 257 Comuni; densità 202 ab./km2). Si allunga da NO a SE, fra i mari Adriatico e Ionio, limitata a O dal Molise, dalla [...] . ì, é, ù, ó (nòeto «nido», pòeso «peso») e la palatalizzazione, simile a quella dei dialetti gallo-italici, di à in sillaba aperta in ä (la pronuncia barese di Bari ‹bä´ri›). Nella morfologia, sono caratteristici i plurali in -ora e la terminazione ...
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L’esigenza di ordinare in base a precisi parametri il panorama delle parlate dialettali d’Italia è stata avvertita fin dagli albori della dialettologia scientifica, anche se i tentativi compiuti in tal [...] delle vocali latine non accentate, finali e non, eccetto che per /-a/, con una vistosa riduzione del numero delle sillabe (in Lombardia [kaˈval] «cavallo», in Piemonte [dne] «denaro», in Emilia [tlɛr] «telaio», in Romagna [ˈdmeŋga] «domenica», ecc ...
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Il gerundio è un modo verbale non finito invariabile, formato con i suffissi -ando (prima coniugazione) e -endo (seconda e terza). Ha una forma semplice (cantando) e una forma composta (avendo cantato).
Il [...] negli esercizi della memoria, recitando egli sino a seicento versi delle Georgiche di Virgilio d’un fiato, senza sbagliare una sillaba, e non potendo io arrivare neppure a quattrocento (Alfieri, Vita II, ii, 71)
Questa restrizione sull’ordine degli ...
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Gergo è un termine usato comunemente per indicare una varietà di lingua (o dialetto) dotata di un lessico specifico che viene utilizzato da particolari gruppi di persone, in determinate situazioni, per [...] ètde; pél «pelo» diventa èlpe; vér «vero» èrve; vérd «verde» èrdve. Nel monosillabo dialettale originario si sposta l’attacco della sillaba iniziale di parola alla fine e si aggiunge la vocale che è copia della vocale originaria. È da notare inoltre ...
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GIACOMELLI, Raffaele
Domenico Proietti
Nacque a Roma il 5 apr. 1878, da Francesco, di origine bolognese, primo astronomo presso il R. Osservatorio del Campidoglio, e Maria Marucchi, in una famiglia [...] , considerata quale sintomo della cosiddetta "lentezza" della pronuncia romana, pp. 179-181); l'ipercorrettismo del dittongo libero in sillaba chiusa (p. 173); le tendenze al decadimento del dialetto (pp. 169 s.) e all'introduzione nel romanesco di ...
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Gioco di parole è un’espressione comune di significato non univoco che viene impiegata anche in contesti tecnici.
In senso generico, per gioco di parole si intende l’attività verbale (e il suo risultato) [...] elencati, è il parallelismo o isocolia: l’identica lunghezza di due parole o stringhe linguistiche, calcolata in fonemi o in sillabe (o in grafemi, per quanto riguarda la lingua scritta).
L’apparente linearità di un tale schema è però complicata dall ...
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Ogni lingua ha al suo interno differenziazioni collegate con fattori sociali ed extralinguistici ed è articolata in varietà. Le varietà di lingua rappresentano le diverse attualizzazioni, ognuna distinta [...] ) pigliare / piglià, con passaggio alla forma tronca dell’infinito;
(ii) sono / sso’, anche qui con apocope della sillaba atona.
(d) Tratti fonetici:
(i) [st-] / [ʃt-], con palatalizzazione della fricativa alveolare sorda in posizione preconsonantica ...
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sillaba
sìllaba s. f. [dal lat. syllăba, gr. συλλαβή, der. del tema di συλλαμβάνω «prendere insieme, riunire»]. – La minima unità fonica (autonoma e distinta sotto l’aspetto dell’articolazione) in cui si possono considerare divise le parole...
sillabare
v. tr. [der. di sillaba] (io sìllabo, ecc.). – Dividere in sillabe una o più parole; in partic., pronunciarle o scriverle distinguendo le varie sillabe di cui sono composte con una pausa della voce o, nella scrittura, con un trattino...