Il caso è una categoria linguistica che svolge essenzialmente due funzioni, una in prevalenza sintattica e l’altra in prevalenza semantica. Sul piano sintattico, segnala la funzione che un nome svolge [...] classi nominali, in particolare quelle ove la differenza tra nominativo e accusativo non dipendeva solo dalla vocale dell’ultima sillaba ma interessava in maniera più sensibile la struttura della parola: fiore, monte o salute non possono derivare che ...
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Medioevo: la scienza siriaca. Le scienze del linguaggio
Riccardo Contini
Le scienze del linguaggio
La grammatica
Gli inizi
Come per altre tradizioni linguistiche, l'origine, nella cultura siriaca, [...] grammatikḗ, dei parr. 2-10 e 14 dell'originale, dedicati, rispettivamente, alla grammatologia, alla fonologia e alla sillaba, e alla coniugazione. La presenza di queste sezioni nella versione armena, obbligata soltanto ad adattarle alla struttura di ...
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Le articolazioni labiali sono prodotte con l’intervento attivo di almeno un labbro e possono essere sia consonantiche sia vocaliche (➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di). Nel caso delle consonanti, [...] birignao).
Le consonanti labiali possono comparire nella posizione di testa di sillabe mono-, bi- e triconsonantiche (per es. male, faro, blu, flutti, splende, sfratto; ➔ sillaba) e in posizione di coda (per es. ambivalente, affitto; ➔ consonanti ...
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Il gerundio è un modo verbale non finito invariabile, formato con i suffissi -ando (prima coniugazione) e -endo (seconda e terza). Ha una forma semplice (cantando) e una forma composta (avendo cantato).
Il [...] negli esercizi della memoria, recitando egli sino a seicento versi delle Georgiche di Virgilio d’un fiato, senza sbagliare una sillaba, e non potendo io arrivare neppure a quattrocento (Alfieri, Vita II, ii, 71)
Questa restrizione sull’ordine degli ...
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La morfologia è il settore della linguistica che studia la struttura interna delle parole e le relazioni fra i cambiamenti di forma e i cambiamenti di senso delle parole. Ad es., la parola italiano può [...] o -ĕre, da cui derivano rispettivamente in italiano verbi con accento sulla penultima (temére, volére) o sulla terzultima sillaba (crédere, prèndere) della forma dell’infinito, oltre che forme sincopate (pórre, trarre). In ragione di tali differenze ...
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sillaba
sìllaba s. f. [dal lat. syllăba, gr. συλλαβή, der. del tema di συλλαμβάνω «prendere insieme, riunire»]. – La minima unità fonica (autonoma e distinta sotto l’aspetto dell’articolazione) in cui si possono considerare divise le parole...
sillabare
v. tr. [der. di sillaba] (io sìllabo, ecc.). – Dividere in sillabe una o più parole; in partic., pronunciarle o scriverle distinguendo le varie sillabe di cui sono composte con una pausa della voce o, nella scrittura, con un trattino...