Pittrice russa (Tula 1860 - Ascona 1938). Studiò a Pietroburgo con I. Repin; nel 1891 iniziò la sua amicizia con A. Jawlensky e con lui si stabilì a Monaco nel 1896. Fu anche in stretto contatto con A. [...] con il gruppo Der Blaue Reiter. Nel 1914 lasciò la Germania per la Svizzera e dal 1917 visse ad Ascona. Dopo un periodo legato alla tradizione simbolista, a contatto con l'espressionismo tedesco, sviluppò uno stile basato su un violento cromatismo. ...
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SYMONS (pron. Saimons), Arthur
Mario Praz
Poeta e critico, nato nel Galles il 28 febbraio 1865. Soggiornò in Francia e in Italia; è stato redattore dell'Athenaeum (1891) e della Saturday Review (1894).
Dopo [...] drammatici, passò sotto l'influsso dei decadenti francesi come poeta, mentre come critico ha divulgato in Inghilterra il movimento simbolista (The Symbolist Movement in Literature, ivi 1908), e si è occupato anche di arte francese (saggi raccolti in ...
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RODENBACH, Georges
Mario Bonfantini
Letterato belga, nato a Tournai il 16 luglio 1855, morto a Parigi il 25 dicembre 1898. Fu dapprima avvocato, con buoni successi; si dedicò quindi esclusivamente alle [...] . Seguì i parnassiani, poi sentì profondamente l'influsso di Verlaine e del simbolismo. Stabilitosi a Parigi, dal 1887, si fece una sua maniera di derivazione simbolista, tutta raffinatezze "in minore", crepuscolare. Si può dire che egli fu il ...
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Poeta e pittore russo (Kiev 1877 - Koktebel´, od. Planerskoe, Crimea, 1932); soggiornò a Parigi (1901-15), ove subì l'influsso della poesia francese. Raccolse le sue liriche, fastosamente fredde, in alcuni [...] Stichi o Terrore ("Versi sul Terrore"), traccia un parallelo tra la rivoluzione russa e il Terrore. Come pittore, aderì alla tendenza simbolista, ed ebbe il merito di far conoscere in Russia la pittura francese del tempo: i suoi quadri, a guazzo e ad ...
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Quadrivio (Quadruvio)
Michele Rak
L'unica occorrenza di Q. in D. (Cv II XIII 8) è nel corso di una comparazione tra sistema dei cieli e sistema delle arti alla quale D. dedica l'intero cap. XIII.
Dopo [...] : una relazione tra cieli e apostoli era già in s. Gregorio Magno Homil. 30 in Evangel. (VI sec.) e nella susseguente tradizione simbolista da Isidoro Ethym. I II a Ugo da Santo Caro Comm. Psal. 18, 1 e Giovanni di Salisbury De Septem septenis 2 ...
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Poeta tedesco (Wendisch-Hermsdorf, Brandeburgo, 1863 - Blankensee, Amburgo, 1920). Narratore (Lebensblätter, 1895; Blinde Liebe, 1912), diarista (Zwischen Volk und Menschheit, 1919; Tagebuch 1893-94, 1921; [...] i temi centrali del decadentismo di fine secolo trovano la loro più evidente collocazione in stretto rapporto con la poetica simbolista e in chiave di panerotismo. Così già nei primi volumi di versi (Erlösungen, 1891; Aber die Liebe, 1893; Weib und ...
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FORT, Paul
Poeta francese, nato a Reims il 1° febbraio 1872. Giovanissimo ancora, fondò a Parigi il Théâtre d'art, con l'intento di opporsi al Théatre libre di Antoine, cittadella del naturalismo, e [...] questo sia per la limpidezza e robustezza dello stile la sua opera appare oggi assai meno "datata" di quella di altri simbolisti della sua generazione. Nel 1912, alla morte di Léon Dierx, il F. fu eletto "principe dei poeti".
Bibl.: L. Mandin, Études ...
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Espressionismo
JJolanda Nigro Covre
Gianfranco Contini
Ugo Duse
di Jolanda Nigro Covre, Gianfranco Contini, Ugo Duse
ESPRESSIONISMO
Espressionismo artistico
di Jolanda Nigro Cove
sommario: 1. Uso [...] 1936, n. 8-10), prima della fine del 1911 gli artisti di Monaco non hanno avuto rapporti. Una fase vicina al simbolismo cromatico e all'armonia compositiva dei fauves è documentata almeno in Kandinskij, Jawlenskij, Marc e Macke; nel 1905 i primi due ...
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Poeta (Moulins-sur-Allier 1823 - Parigi 1891). Come Th. Gautier, di cui si considerava discepolo, seguì la poetica dell'"arte per l'arte", compiacendosi di raffinatezze stilistiche, e riportando in onore [...] di perfezione tecnica. Notevole fu quindi la sua influenza sul formarsi della poetica parnassiana, e di quella simbolista. Pubblicò numerose raccolte di versi: Les cariatides (1842); Les stalactites (1846); Odelettes (1856); Odes funambulesques (1857 ...
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Scrittore lituano (Baibokai, Vabalninkas, 1896 - Vilnius 1947); compiuti gli studî a Panevėžys, Pietroburgo e Mosca, tornò nel 1918 in Lituania, a lavorare nella redazione di Lietuvà; divenne poi docente [...] degli dèi", 1957). Ingegno poetico precoce, negli anni di Mosca ebbe contatti proficui con il simbolista J. Baltrušaitis e con M. Gorkij. Coltivò soprattutto la lirica simbolica (Deivė iš ežero "La dea del lago", 1919; Giesmė apie Gedimina̧ "Inno su ...
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simbolista
s. m. e f. e agg. [der. di simbolo, sull’esempio del fr. symboliste] (pl. m. -i). – Chi si esprime in forme simboliche; in partic., scrittore, artista seguace del simbolismo: i s. francesi dell’ultimo Ottocento; con funzione appositiva:...
simbolica
simbòlica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. simbolico]. – 1. Nella teologia cristiana, la scienza che ha per oggetto le origini, le vicende, il contenuto e la forma delle confessioni di fede o simboli; anche, più propriam., disciplina...