Poeta russo (Ovstug, gov. di Orlov, 1803 - Carskoe Selo 1873). Visse a lungo in missione diplomatica (1822-44) in Germania, ove conobbe F. W. J. Schelling e H. Heine, e poi a Torino. I versi del primo [...] sue liriche (1854). Del 1868 è la prima raccolta completa, Stichotvorenija ("Versi"). Ma fu con la nascita del movimento simbolista che T. ottenne il riconoscimento di maggior poeta del secolo dopo Puškin, e fu apprezzato per la ricerca espressiva ...
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Poeta italiano (n. Milano 1951). Ha fondato e diretto la rivista letteraria Niebo (1977-79) e ha svolto attività di traduttore (C. Baudelaire, M. Blanchot, M. Maeterlinck, ecc.). Vincitore nel 2005 del [...] una precisa linea di tendenza nel recupero del potere misterioso della parola, in una direzione tra neo-orfica e neo-simbolista. E di questa tendenza De A. è stato a lungo considerato caposcuola, benché la forte concentrazione del suo discorso, la ...
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GIRIBALDI, Alessandro
Massimiliano Manganelli
Nacque il 4 nov. 1874 a Porto Maurizio; trascorse la giovinezza tra Oneglia, Sanremo e Genova, al seguito del padre Raffaele, ufficiale nelle capitanerie [...] dei trittici, in Scrittori e riviste in Liguria fra '800 e '900, Genova 1980, pp. 139-153; G. Viazzi, A. G., in Dal simbolismo al déco, a cura di G. Viazzi, I, Torino 1981, pp. 100 s.; P. Boero, Tra Otto e Novecento, in La letteratura ligure. Il ...
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PREVIATI, Gaetano
Davide Lacagnina
PREVIATI, Gaetano. – Nacque a Ferrara il 31 agosto 1852 da Flaminio, orologiaio, e da Riccarda Benvenuti Bonlei, morta di parto due anni dopo. Nel 1855 il padre sposò [...] a Parigi, l’anno seguente, al primo Salon de la Rose-Croix, che servì a rimarcare l’ormai compiuta svolta simbolista del pittore (Piantoni, 1990). Gli anni a seguire furono i più difficili – come testimoniava lo stesso Previati nelle lettere inviate ...
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Futurismo
PPär Bergman
Maurizio Calvesi
di Pär Bergman e Maurizio Calvesi
FUTURISMO
Futurismo letterario di Pär Bergman
sommario: 1. Osservazioni preliminari. 2. Il futurismo italiano: a) presupposti; [...] del poeta, l'automobile, ma, anche se vi si avverte una certa ebbrezza della velocità, la poesia è ancora avvolta in pieghe simboliste e le immagini ricordano il Parnasse. Nel poema in prosa La mort tient le volant, pubblicato per la prima volta nei ...
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Giornalista, pittore e poeta danese (Helletoft, isola di Langeland, 1864 - Gentofte 1931). Dopo alcuni anni di attività giornalistica, collaborò con V. Stuckenberg alla rivista mensile di J. Jørgensen: [...] ovunque nella sua più alta e raffinata lirica (da Pilefløjter "Flauti di salice", 1899, a Djaevlerier "Diavolerie", 1904; da Danske vers "Versi danesi", 1912, a Fabler, 1917, e a Heroica, 1925) che ha fatto di lui il più eminente simbolista danese. ...
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ZECCHIN, Vittorio
Elisa Prete
– Nacque a Murano il 21 maggio 1878, figlio di Luigi, chimico del vetro, e di Domenica Rumor (V. Z., 1878-1947, 2002, p. 307). Abbandonate le scuole tecniche cui lo aveva [...] come operaio in un’officina vetraria dell’isola.
Le prime opere pittoriche mostrarono l’avvicinamento alla corrente simbolista (Figura in meditazione, 1903), la cui diffusione a livello internazionale trovava riscontro nelle scelte espositive della ...
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SOFFICI, Ardengo
Emilio Cecchi
Scrittore e pittore, nato a Rignano sull'Arno il 7 aprile 1879. Presto lasciate le scuole, studiò liberamente pittura. Dal 1903 al 1907 visse a Parigi. Tra i principali [...] . L'impronta tradizionale si riconosce anche dove il S. sembia più sbizzarrirsi in cerebralismi e funambolismi, di marca simbolista e futurista. E alla conclusione di molteplici esperienze, gli avvenne d'esprimersi più altamente, come poeta, nella ...
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MERRIL, Stuart
Diego Valeri
Poeta francese, nato negli Stati Uniti a Hampstead (Long Island), da una vecchia famiglia d'origine scozzese, il 1° agosto 1863, morto a Versailles il 1° dicembre 1915. Venuto [...] Mikhaël, A. Fontainas, R. Darzens e altri), i quali preparavano quel vasto moto di rinascita lirica che prenderà il nome di simbolismo. Tornato agli Stati Uniti nel 1884, vi rimase fino al 1889; appunto in quel tempo pubblicò, a Parigi, il suo primo ...
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Attore, regista e teorico del teatro russo (Penza 1874 - Mosca 1940). Tedesco per parte di padre, assunse la cittadinanza russa nel 1895, adottando il nome di Vsevolod. Allievo di V. I. Nemirovič-Dančenko [...] . Chiamato a Pietroburgo nel 1906 da V. F. Komissarževskaja a lavorare nel suo teatro, vi allestì regie di gusto simbolista su testi di Ibsen, Maeterlinck, Przybyszewski. Fu quindi assunto come regista drammatico dai Teatri imperiali (1908-17). Fu un ...
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simbolista
s. m. e f. e agg. [der. di simbolo, sull’esempio del fr. symboliste] (pl. m. -i). – Chi si esprime in forme simboliche; in partic., scrittore, artista seguace del simbolismo: i s. francesi dell’ultimo Ottocento; con funzione appositiva:...
simbolica
simbòlica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. simbolico]. – 1. Nella teologia cristiana, la scienza che ha per oggetto le origini, le vicende, il contenuto e la forma delle confessioni di fede o simboli; anche, più propriam., disciplina...