ZORZI, Francesco.
Michele Camaioni
– Nacque a Venezia il 7 aprile 1466 da Benedetto e da Bianca Sanudo. Scarse le notizie sull’infanzia e sulla formazione che, com’era comune ai membri del patriziato [...] , il 6 luglio 1517 si recò in udienza dal doge con un confratello per difendere gli osservanti dall’accusa di simonia, motivata dall’ingente somma – a detta dei frati frutto delle elemosine – versata al pontefice alla vigilia del capitolo.
Il rilievo ...
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CARACCIOLO, Antonio
Bernard Barbiche
Nacque nel Regno di Napoli verso il 1515 da Giovanni, principe di Melfi, e da Eleonora Sanseverino. In seguito al trattato di Cambrai (1529) la sua famiglia si trasferì [...] lo chiamò a collaborare ai suoi disegni di riforma e lo elesse membro di una commissione istituita per studiare il problema della simonia. Nel novembre dello stesso anno il papa 0 affidò l'incarico di proporre ad Enrico II l'investitura del Regno di ...
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UBERTINI, Boso
Pierluigi Lucciardello
UBERTINI, Boso (Buoso). – Figlio di Biordo di Gualtieri e nipote del celebre vescovo Guglielmino, nacque probabilmente tra la fine degli anni Settanta e l’inizio [...] , nonché contro l’accumulo di benefici, la commenda e l’alienazione dei beni ecclesiastici. Dei laici si condannano la simonia, l’usura, lo scioglimento del vincolo matrimoniale, l’astrologia e la falsificazione e si richiama al dovere di pagare ...
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GEBEARDO
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Tedesco, canonico della cattedrale di Eichstätt, dovette nascere verso la fine del secolo X; compare per la prima volta nelle fonti, già arcivescovo di Ravenna, in un atto del 23 febbr. [...] per non potersi recare a Ravenna (come avrebbe voluto G.), invita il presule a mantenere salda la sua lotta contro la simonia e per la riforma dei costumi.
In ambito locale G. fu particolarmente legato al monastero femminile di S. Andrea Apostolo e ...
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FARINI, Domenico Antonio
Domenico Berardi
Nato a Russi (Ravenna) da Marco e Santa Troncossi il 25 febbr. 1777, era stato avviato alle discipline umanistiche e teologiche presso il seminario di Faenza, [...] Lat., XL, 6, coll. 1298 e 1301, che sono non solo fra le più violente requisitorie contro i costumi del clero e la simonia ma anche da gran tempo riconosciuti apocrifi (cfr. ibid., XL, 6, coll. 1233 s.).
Qualche anno dopo, insieme con G. Gucci, il F ...
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ZINI, Pier Francesco
Paolo Sachet
ZINI, Pier Francesco. – Nacque in data incerta, tradizionalmente attribuita al 1520, ma che sarebbe opportuno posticipare di almeno un lustro sulla scorta del suo rapido [...] , 2002, pp. 257-260), è assai probabile che tale vuoto produttivo fosse causato da un estenuante processo per simonia dal quale Zini uscì indenne solo grazie all’intervento cardinalizio di Marcantonio Maffei e di Tolomeo Gallio, potente segretario di ...
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GUIDO, santo
Anna Maria Rapetti
Figlio di Alberto e Marozia, nacque nella località oggi scomparsa di Villa Casamarensi o Casamaria, nei pressi di Ravenna, probabilmente tra il 950 e il 970.
La sua presunta [...] sacer abbas" G. - che personalmente avrebbe flagellato il marchese, in segno di penitenza per i suoi peccati di simonia - figura come autorevole difensore della libertas Ecclesiae in uno dei suoi nodi più problematici, quello dell'ingerenza dei laici ...
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RAMPONI, Francesco
Dario Canzian
– Vescovo di Céneda (Vittorio Veneto, TV), dal 1320 al 1349, successe a Manfredo dei conti trevigiani di Collalto, traslato a Belluno entro il 13 luglio 1320 (Tomasi, [...] , nel 1340, Benedetto XII tracciò del Ramponi un ritratto a dir poco fosco: il vescovo si sarebbe macchiato di simonia e concubinato, di furto aggravato nei confronti di Bertrando, di furto nella sacrestia del suo convento bolognese, di blasfemia ...
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MARINIANO
Antonio Cacciari
– Delle origini romane di M. si ha notizia da Agnello Ravennate, che di lui dà una sommaria descrizione fisica, forse improntata a criteri fisiognomici, e afferma che era [...] era stato difeso da Callinico; successivamente M. ricevette da Gregorio l’ordine di farlo giurare solennemente di non compiere simonia; in relazione all’accusa di avere celebrato la messa da scomunicato, concedeva a M. facoltà di agire come meglio ...
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Nato intorno al 1195 a Lisbona, deve l'appellativo col quale è universalmente conosciuto alla città italiana che l'ospitò negli ultimi anni della sua vita e che ora ne custodisce le reliquie. Di famiglia [...] . A. analizza con molta acutezza i vizi capitali, riprova duramente l'usura, la rapina, il furto e la simonia, Tratta con mirabile chiarezza del sacramento della penitenza. La sua ascetica si parte dalla purificazione del peccato ottenuta con la ...
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simonia
simonìa s. f. [dal lat. tardo, eccles., simonīa, der. dal nome di Simone Mago, il samaritano che, secondo gli Atti degli Apostoli 8, 18-24, cercò di comprare dagli apostoli Pietro e Giovanni, offrendo loro del denaro, il potere di...
simoniaco
simonìaco agg. [dal lat. tardo, eccles., simoniăcus, der. di simonīa «simonia»] (pl. m. -ci). – 1. Relativo a simonia, caratterizzato da simonia: atti s.; beni s.; nomine s. di vescovi. 2. Che commette simonia, che si rende colpevole...