CATTANEI, Giovanni Lucido
Roberto Zapperi
Nacque a Mantova da Giovanni nel 1462. Studiò legge e si addottorò in utroque iure, abbracciando contemporaneamente lo stato ecclesiastico. Arcidiacono e poi [...] . non mancò del resto di dare i più ampi ragguagli, fornendo continuamente dati e cifre e riferimenti precisi a casi di simonia, al traffico quotidiano di bolle e indulgenze e di ogni sorta di dignità ecclesiastica. Del suo spregio più assoluto verso ...
Leggi Tutto
ANTONIO da Budrio (Antonius de Butrio)
Luigi Prosdocimi
Figlio di Bartolino Biagi (o di Biagio) da Budrio, località presso Bologna, nacque in questa città circa il 1338. Quivi compì gli studi civilistici, [...] che tutti i biografi indistintamente gli attribuiscono, indicandolo appunto come edito nel t. IV, dei Tractatus); un Tractatus de simonia (indicato come esistente in un ms. del Collegio Albornoz di Bologna); delle Repetitiones e Lecturae a vari testi ...
Leggi Tutto
PAOLO II, papa
Anna Modigliani
PAOLO II, papa. – Pietro Barbo nacque a Venezia il 23 febbraio 1417 da Niccolò, appartenente a una ricca famiglia di mercanti, e da Polissena Condulmer, nipote di Gregorio [...] anni Venti del Trecento tra i francescani e papa Giovanni XXII. I fraticelli consideravano eretica la Chiesa romana per simonia, concubinato e traffico di denaro nella gestione dei sacramenti. Le cronache romane ricordano nel 1467 l’arrivo a Roma ...
Leggi Tutto
ALTEMPS, Marco Sittico
Boris Ulianich
Nacque nel castello di Hohenems (da cui il nome di famiglia, che fu italianizzato in Alta Emps trasformandosi poi in Altemps) il 19 ag. 1533. Suo padre Wolfgang [...] il Metzler riuscì a rintuzzare l'attacco nell'assemblea di Baden, in cui accusò il suo avversario di corruzione e di simonia. Da Roma si consigliava intanto al nunzio Volpe di agire con estrema prudenza. Maggiore libertà si lasciava invece al nunzio ...
Leggi Tutto
GUIDICCIONI, Bartolomeo
Rotraud Becker
Nacque a Lucca nel 1469, figlio di Giovanni, attestato come gonfaloniere nel 1460, e di Angela di Niccolò Pietro Burlamacchi. La famiglia apparteneva alla nobiltà [...] .
Nel 1536 fu offerta al G. la guida della Dataria, la cui riforma era ormai imprescindibile, a causa delle accuse di simonia che le venivano mosse, ma non accettò la difficile carica, per la quale propose un suo nipote. Non volle neanche partecipare ...
Leggi Tutto
CARACCIOLO, Antonio
Bernard Barbiche
Nacque nel Regno di Napoli verso il 1515 da Giovanni, principe di Melfi, e da Eleonora Sanseverino. In seguito al trattato di Cambrai (1529) la sua famiglia si trasferì [...] lo chiamò a collaborare ai suoi disegni di riforma e lo elesse membro di una commissione istituita per studiare il problema della simonia. Nel novembre dello stesso anno il papa 0 affidò l'incarico di proporre ad Enrico II l'investitura del Regno di ...
Leggi Tutto
GEBEARDO
**
Tedesco, canonico della cattedrale di Eichstätt, dovette nascere verso la fine del secolo X; compare per la prima volta nelle fonti, già arcivescovo di Ravenna, in un atto del 23 febbr. [...] per non potersi recare a Ravenna (come avrebbe voluto G.), invita il presule a mantenere salda la sua lotta contro la simonia e per la riforma dei costumi.
In ambito locale G. fu particolarmente legato al monastero femminile di S. Andrea Apostolo e ...
Leggi Tutto
FARINI, Domenico Antonio
Domenico Berardi
Nato a Russi (Ravenna) da Marco e Santa Troncossi il 25 febbr. 1777, era stato avviato alle discipline umanistiche e teologiche presso il seminario di Faenza, [...] Lat., XL, 6, coll. 1298 e 1301, che sono non solo fra le più violente requisitorie contro i costumi del clero e la simonia ma anche da gran tempo riconosciuti apocrifi (cfr. ibid., XL, 6, coll. 1233 s.).
Qualche anno dopo, insieme con G. Gucci, il F ...
Leggi Tutto
GUIDO, santo
Anna Maria Rapetti
Figlio di Alberto e Marozia, nacque nella località oggi scomparsa di Villa Casamarensi o Casamaria, nei pressi di Ravenna, probabilmente tra il 950 e il 970.
La sua presunta [...] sacer abbas" G. - che personalmente avrebbe flagellato il marchese, in segno di penitenza per i suoi peccati di simonia - figura come autorevole difensore della libertas Ecclesiae in uno dei suoi nodi più problematici, quello dell'ingerenza dei laici ...
Leggi Tutto
Nato intorno al 1195 a Lisbona, deve l'appellativo col quale è universalmente conosciuto alla città italiana che l'ospitò negli ultimi anni della sua vita e che ora ne custodisce le reliquie. Di famiglia [...] . A. analizza con molta acutezza i vizi capitali, riprova duramente l'usura, la rapina, il furto e la simonia, Tratta con mirabile chiarezza del sacramento della penitenza. La sua ascetica si parte dalla purificazione del peccato ottenuta con la ...
Leggi Tutto
simonia
simonìa s. f. [dal lat. tardo, eccles., simonīa, der. dal nome di Simone Mago, il samaritano che, secondo gli Atti degli Apostoli 8, 18-24, cercò di comprare dagli apostoli Pietro e Giovanni, offrendo loro del denaro, il potere di...
simoniaco
simonìaco agg. [dal lat. tardo, eccles., simoniăcus, der. di simonīa «simonia»] (pl. m. -ci). – 1. Relativo a simonia, caratterizzato da simonia: atti s.; beni s.; nomine s. di vescovi. 2. Che commette simonia, che si rende colpevole...