BET SHE‛ARĪM (eb. Bēt She‛arīm)
M. Avi-Yonah
Città giudaica di epoca romano-bizantina, di cui restano le rovine nella località di Sheikh Ibreik, 20 km a E di Haifa, al limite O della "Pianura Grande", [...] corta, mentre il rilievo della parte lunga si è tentato di interpretare come Ulisse che scopre Achille fra le figlie di Licomede.
La sinagoga di B. S. è una delle più grandi fra quelle trovate in Palestina (m 35 × 15). È a pianta basilicale, con una ...
Leggi Tutto
KRAUTHEIMER, Richard
Ornella Francisci Osti
Figlio di Nathan, commerciante all'ingrosso, e di Martha Landmann, nacque a Fürth, in Baviera, il 6 luglio 1897.
Ebreo, fu costretto a emigrare dalla Germania [...] 239). Per la stessa università aveva pubblicato (Berlino 1927) un saggio sulle sinagoghe medioevali (Mittelalterliche Synagogen) che resta fondamentale anche perché gran parte delle sinagoghe prese in esame furono di lí a poco distrutte dai nazisti e ...
Leggi Tutto
Architetto (Allenstein, oggi Olstztyn, Polonia, 1887 - San Francisco 1953). Fra i più significativi interpreti del movimento moderno. Studiò a Berlino e a Monaco e, nel 1919, presentò alla galleria Cassirer [...] medico sul Monte Scopus a Gerusalemme, 1937-39; Banca di Palestina, 1938; centro ospedaliero Maimonide a San Francisco, 1946; sinagoghe a Saint Louis, Missouri, 1946-50; Cleveland, Ohio, 1946-52; Saint Paul, Minnesota, 1950-54). Nel 1962 sono state ...
Leggi Tutto
PAVIMENTO
A. Bagnera
Lungo tutto il corso del Medioevo si perpetuarono in larga misura le tecniche tradizionali di pavimentazione degli edifici pubblici e privati ereditate dall'Antichità e la decorazione [...] intorno a un tondo con il Sole e la Luna nel monastero della Kyria Maria a Beth Shean (568-569) - nelle sinagoghe palestinesi era diffuso il tema dello Zodiaco (Beth Alpha) intorno al carro del Sole, affiancato da oggetti liturgici e in particolare ...
Leggi Tutto
Vedi GIUDAICA, Arte dell'anno: 1960 - 1973
GIUDAICA, Arte (v. vol. iii, p. 917 ss.)
M. Avi-Yonah
Le scoperte archeologiche degli ultimi sette anni hanno indubbiamente arricchito le nostre cognizioni [...] Secondo Tempio, come risulta da una iscrizione sul coperchio di un ossuario. Inoltre conosciamo: Jose, figlio di Levi, che costruì le sinagoghe di ῾Alma e Kefar Bar'am in Galilea; segue Rabbi Hillel, figlio del Rabbi Levi, che "fece" la tomba n. 20 ...
Leggi Tutto
Ambone
P. Rossi
Il termine ἄμβων, probabilmente derivato da ἀναβαίνω 'salire', designa un luogo elevato dove era possibile per i lettori e i diaconi leggere e commentare i testi sacri e notificare all'assemblea [...] alla parete; a N delle Alpi venne, successivamente, inglobato nello jubé.
Probabilmente derivato dall'almemor per i lettori delle sinagoghe, l'a. venne riadattato nei territori di Bisanzio, da dove infatti sono stati tramandati i primi esemplari, che ...
Leggi Tutto
TRANI
G. Bertelli Buquicchio
(lat. Turenum)
Cittadina pugliese sulla costa adriatica a N-O di Bari, fondata, secondo una leggenda, da Tirreno, figlio di Diomede, e ricostruita, secondo la tradizione, [...] nei pressi di porta Vassalla era la Ruga Ravellensium. La comunità ebraica di T. doveva essere numericamente importante, con quattro sinagoghe e un cimitero fuori della cinta (Ronchi, 1984, p. 41).Le indagini archeologiche del 1970 e 1971 all'interno ...
Leggi Tutto
Arte
Tecnica decorativa con la quale, per mezzo di frammenti (ordinariamente piccoli cubi, detti tessere musive) di pietre naturali, di terracotta o di paste vitree, bianche, nere o colorate, applicati [...] ad Antiochia, ad Apamea, a Costantinopoli. Diversa la tradizione orientale rappresentata dai m. di Edessa e delle sinagoghe palestinesi. Accanto al m. policromo di tradizione ellenistica si sviluppa nell’ambiente romano quello bianco-nero, anche per ...
Leggi Tutto
Vedi BASILICA dell'anno: 1959 - 1994
BASILICA (basilĭca)
G. Carettoni
É. Coche de la Ferté
B. civile. - Edificio pubblico destinato, nelle città romane, a sede dei tribunali ed a luogo di ritrovo dei [...] le navate laterali, particolare molto in evidenza in numerose b. nord-africane, è comune a certi mithraea e a talune sinagoghe; in questi casi la navata centrale sarebbe stata utilizzata per riti più solenni e, in modo generale, allo svolgimento del ...
Leggi Tutto
Vedi PALESTINA dell'anno: 1963 - 1973 - 1996
PALESTINA
M. Avi-Yonah
La storia della P. è stata determinata prevalentemente dai fattori geografici: le sue piccole proporzioni le impedirono di avere, [...] di recente scoperti, continuano la tradizione dell'arte ebraica quale era stata elaborata in Gerusalemme prima della sua distruzione. Le sinagoghe della Galilea del tipo più antico (del III e IV sec. d. C.) imitano i fastosi modelli dei templi della ...
Leggi Tutto
sinagoga
sinagòga s. f. [dal lat. tardo synagoga, gr. συναγωγή, propr. «adunanza» (comp. di σύν «con, insieme» e ἄγω «condurre»), passato presso gli Ebrei (analogam. al termine ἐκκλησία presso i cristiani: v. chiesa) dal sign. di «comunità»...
menorah
‹-rà› s. f. [dall’ebr. mĕnōrāh «candeliere»]. – Il candelabro a sette bracci del Tempio ebraico, in cui i sette candelieri simboleggiano i sette giorni della creazione e i sette pianeti; in uso anche nelle sinagoghe odierne, fa oggi...