Le locuzioni verbali (dette anche perifrasi verbali: Dardano & Trifone 1983: 364) sono costruzioni perifrastiche (➔ perifrastiche, strutture; ➔ locuzioni) formate da un verbo (➔ verbi) e da almeno [...] ).
La forte coesione interna e la fissità formulare impongono alle locuzioni verbali talune restrizioni di carattere morfosintattico. In primo luogo, quando il verbo che funge da nucleo (➔ sintagma, tipi di) è usato al participio passato, si tende a ...
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Il complesso dei vocaboli e delle locuzioni che costituiscono una lingua, o una parte di essa, o la lingua di uno scrittore, di una scuola, o di un qualsiasi parlante. Anche, l’insieme dei vocaboli comuni [...] nella loro reciproca posizione né sostituibili con altri sinonimi; sono sintagmi lessicalizzati, per es. (in vario grado), le locuzioni anche quando una forma della flessione nominale o verbale si rende semanticamente autonoma e costituisce una nuova ...
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SIGNIFICATO
Federica Casadei
Antonio Rainone
Linguistica. - Cardine della riflessione sul linguaggio, poiché questo serve innanzitutto a significare, e luogo della relazione mondo-pensiero-linguaggio, [...] risposta" in quanto non implicante una reazione manifesta per ogni emissione verbale. L'opera di Morris, che di solito è ricordata non per identificare correttamente l'oggetto che soddisfa un sintagma nominale.
Bibl.: G. Frege, Über Sinn und ...
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Linguistica
Leonardo Savoia
Alberto Mancini
M. Rita Manzini
(XXI, p. 207; App. II, ii, p. 210; IV, ii, p. 344; V, iii, p. 229)
I temi legati all'evoluzione della l. e delle discipline a essa collegate [...] strutturali della grammatica generativa all'interno dello schema del sintagma (teoria X-barra), che regola la proiezione di infatti che lo scambio d'informazione può avere componenti non verbali, come in un'interazione in cui il parlante chiede all ...
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UNIVERSALI LINGUISTICI
Raffaele Simone
Il termine universali linguistici indica l'insieme di proprietà che risultano comuni a tutte le lingue del mondo o perlomeno a un alto numero di esse. Alcuni u. [...] un ristretto numero di principi (per es., in tutte i sintagmi devono avere una testa e una determinata struttura), ma ciascuna è localizzare gli eventi nel passato (per es. le forme verbali o altri modi espressivi), per indicare la successione di ...
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che (cong. e pron.)
Aldo Duro
La presenza in D. di questa voce grammaticale supera le 12.000 occorrenze, se nel calcolo si includono il Fiore e il Detto. La sua stessa altissima frequenza toglie ogni [...] contenuto semantico del verbo (o della locuzione verbale) della sopraordinata quanto dal carattere di realtà che ha come antecedente ‛ cagione ', ‛ ragione ', o si trova in sintagmi equivalenti: Ma dimmi la cagion che non ti guardi / de lo scender qua ...
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La regionalità nella lessicografia italiana
Carla Marello
Salvatore Claudio Sgroi
Cenni storici
Dall’Ottocento in poi il dizionario monolingue della lingua nazionale in Europa ha rivestito, almeno [...] sono i dialetti presenti all’interno del repertorio verbale di una comunità di parlanti. I neologismi ./region. per tre dizz. su sette, gli altri quattro ignorano il lemma.
Il sintagma «art. il/lo/la + Nome personale masch./femm.» (es. il Mario, la ...
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I plebisciti e le elezioni
Gian Luca Fruci
La congiuntura politica decisiva per il processo di unificazione, che si apre nell’aprile 1859 con la guerra franco-piemontese all’Austria e si conclude nel [...] del 1848 è quella di «liberi voti», calco dal sintagma libres votes utilizzato nel periodo rivoluzionario per indicare le , alla quale è propedeutico lo «spoglio generale» dei verbali provenienti dalle province che ha luogo nelle ex capitali presso ...
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fare
Carlo Delcorno
. Dal latino facĕre, da cui già nel sec. VI deriva la forma contratta fare per analogia con dare. Usatissimo in D., copre pressoché tutta l'area semantica che il vocabolo domina [...] in generale, ed essendo il verbo per eccellenza può sostituire una qualsiasi forma verbale che preceda o, più di rado (in D. solo If V 96, ; c) f. seguito da sostantivo con aggettivo (il sintagma quando è preceduto da articolo, si pone nella lista b ...
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La neologia
Bernard Quemada
La neologia, fenomeno linguistico e disciplina recente delle scienze del linguaggio, è un settore della lessicologia moderna che, dalla fine del 20° sec., accompagna lo sviluppo [...] di forme semplici e di un piccolo numero di sintagmi scelti arbitrariamente: pomme è talvolta pomme de terre, si apparenta al neologismo, a una parola nuova nata dalla fantasia verbale e dunque superflua, futile, inutile» (prefazione a Littérature et ...
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sintagma
s. m. [dal gr. σύνταγμα, propriam. «composizione, ordinamento», der. di συντάττω «ordinare» (v. sintassi)] (pl. -i). – Termine introdotto in linguistica da F. de Saussure (1857-1913) per indicare qualsiasi segno in quanto sia costituito...
nucleo
nùcleo s. m. [dal lat. nucleus, der. di nux nucis «noce»; propr. «gheriglio della noce, nòcciolo di un frutto»]. – 1. Genericam., la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta, e spesso anche differenziata strutturalmente,...