La pragmatica è il settore degli studi linguistici e semiotici che si occupa del rapporto fra i segni e i loro utenti, ovvero dell’uso dei segni, che ha sempre luogo in un contesto. Preannunciata dal filosofo [...] relazioni interpersonali che si studia mediante l’analisi di interazioni verbali reali è la dimensione della cortesia. La scelta di e fenomeni morfosintattici (la descrizione definita, cioè il sintagma nominale con l’articolo definito, come la seconda ...
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Per variazione linguistica si intende l’importante carattere delle lingue di essere mutevoli e presentarsi sotto forme diverse nei comportamenti dei parlanti. La proprietà di un’entità di assumere diverse [...] sia a livello della generale facoltà del linguaggio verbale, nella diversità delle varie lingue in cui si o regolarizzati per analogia (nessuni amici) nel ➔ sintagma nominale; semplificazioni e generalizzazioni regolarizzanti nel paradigma dell ...
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L’acquisizione dell’italiano come lingua seconda (L2) è un processo graduale che si innesta sul processo di acquisizione, avviato in tenera età, di un’altra lingua (detta lingua prima o L1). L’italiano [...] dell’atto di coercizione]». In mancanza di morfologia verbale, il riferimento temporale può essere inferito da forme avverbiali .
Coi nomi l’accordo si realizza prima all’interno del sintagma nominale (art., agg. attributivo) e solo più tardi al ...
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sintagma
s. m. [dal gr. σύνταγμα, propriam. «composizione, ordinamento», der. di συντάττω «ordinare» (v. sintassi)] (pl. -i). – Termine introdotto in linguistica da F. de Saussure (1857-1913) per indicare qualsiasi segno in quanto sia costituito...
nucleo
nùcleo s. m. [dal lat. nucleus, der. di nux nucis «noce»; propr. «gheriglio della noce, nòcciolo di un frutto»]. – 1. Genericam., la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta, e spesso anche differenziata strutturalmente,...