tingere (tignere; tinghe, in rima, cong. pres. II singol.)
Emilio Pasquini
Nessun segno del verbo nelle opere minori di D., che forse vi avvertiva un valore ‛ comico '; oltre che nel Fiore, esso è invece [...] tinta (III 29), " eternamente, e senza vicenda di giorno e notte, nera, buia " (Sapegno, che per il sintagma ‛ sanza tempo ' contamina le due principali interpretazioni relegando nell'ombra la terza, " senza intemperie ", così formulata dal Buti ...
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retro (rietro)
Riccardo Ambrosini
Ricorre una quarantina di volte nelle opere volgari di D., ed è preceduto da di ' una volta nelle Rime, 2 nel Convivio e 27 nella Commedia, da ‛ a ' una volta nelle [...] 47, Pd XXVIII 5; non così in Pg XV 39 ‛ Beati misericordesl ' fue / cantato retro), e 8 ‛ di retro '.
Questo sintagma avverbiale indica o provenienza di un moto, concreto o immaginario, o collocazione di qualcosa o qualcuno dietro una data cosa o ...
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Guido Alpa
Abstract
Il diritto comunitario – originariamente nato nel terreno del diritto pubblico e gradualmente estesosi ad investire il ‘substantial law’ – costituisce oggi una delle basi del diritto [...] iii dei testi scritti che trattano il rapporto o, senza trattarlo, si prestano ad una interpretazione nella prospettiva tracciata dal sintagma, iv delle pronunce dei giudici che si sono posti il problema e lo hanno risolto, in senso positivo (il ...
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I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] caso e stabilizzazione dell’ordine) (➔ ordine degli elementi).
Per fare ancora un esempio, la non contiguità tra elementi di un sintagma è senz’altro favorita in latino dalla presenza di marche di caso, che manifestano l’accordo tra tali elementi: in ...
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peccato [plur. anche peccata]
Antonietta Bufano
Philippe Delhaye
Attilio Mellone
Le occorrenze del termine nell'accezione più comune di " colpa verso Dio " sono, ovviamente, più numerose nella Commedia; [...] affini: Falsar tal saramento è san peccato, " senza colpa " (XXXVII 1), e non è peccato / chi si spergiura (CLX 12).
Nel sintagma ‛ far p. ' il valore di " colpa " si attenua di molto o scompare del tutto, sostituito da quello di " errore ". Si veda ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La teoria dell’ordinamento giuridico: Santi Romano
Eugenio Ripepe
Al di là del giudizio che se ne può dare, è innegabile che a nessuna opera di un giurista italiano contemporaneo la comunità degli studiosi [...] semplicemente affiancate, ma contrapposte. Ciò innanzi tutto a causa delle diverse accezioni nelle quali è adoperato il sintagma ‘ordinamento giuridico’, e cioè, per usare parole dello stesso Romano, per le difficoltà «generate dall’indeterminatezza ...
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pensiero (pensero)
Alessandro Niccoli
La rilevante diffusione di questo vocabolo nel lessico dantesco, oltre che dall'ampiezza del suo campo semantico, pari per latitudine di accezioni a quella attestata [...] comprendere, e § 7 avvegna che io non possa intendere là ove lo pensero mi trae.
Piuttosto frequente è l'uso del sintagma ‛ nel p. ' (o del gerundio ‛ pensando ': v. PENSARE) retto da un verbo di percezione come ‛ vedere ' o ‛ sentire ' (ma anche da ...
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Un enunciato viene definito ellittico quando non è costruito attorno a un predicato verbale completo ed esplicito e quando tale predicato può essere recuperato letteralmente a partire dal suo contesto [...] marito; ecc.
Gli enunciati ellittici possono avere strutture sintattiche interne molto diverse. Possono essere esauriti da un singolo sintagma preposizionale, avverbiale, aggettivale o nominale, come in:
(6) A: chi l’ha visto?
B: [Ø] nessuno
oppure ...
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voglia
Alessandro Niccoli
Si trova in tutte le opere del corpus dantesco meno che nel Detto, ma gli esempi più numerosi appartengono al Purgatorio e al Paradiso, in evidente correlazione con alcuni [...] piegata a revocare la sua condanna ".
Sempre con l'accezione di " volontà " il vocabolo entra a far parte di alcuni sintagmi. Vegnati in voglia (Pg XXVIII 46) è " studiata e armoniosa variante di: ti venga volere, sia tuo volere, ‛ piacciati ', ‛ ti ...
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ridere [la forma ridia, ind. imperf. III singol., è adoperata in Fiore CXLI 5]
Emilio Pasquini
Il verbo è di largo impiego nella Commedia (ma escluso, non casualmente, dalla prima cantica) e inoltre [...] XXV 28 e XXVII 104 - connotazione quasi esclusiva dello sguardo di Beatrice (non rientra infatti in questo paragrafo Rime LXXXIII 39): per il sintagma occhi ridenti, in Pd III 42 e X 62; in altre ‛ iuncturae ', in XIV 79 e XXVII 96.
Sfuma invece nel ...
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sintagma
s. m. [dal gr. σύνταγμα, propriam. «composizione, ordinamento», der. di συντάττω «ordinare» (v. sintassi)] (pl. -i). – Termine introdotto in linguistica da F. de Saussure (1857-1913) per indicare qualsiasi segno in quanto sia costituito...
sintagmatico
sintagmàtico agg. [der di sintagma] (pl. m. -ci). – Di sintagma, dei sintagmi, relativo ai sintagmi: unità s.; valori, usi s.; rapporti s., i rapporti che intercorrono tra gli elementi che si succedono nella frase, distinti dai...