I verbi sintagmatici sono verbi polirematici (cioè composti da più elementi; ➔ polirematiche, parole) come andare giù, tirare su, venire fuori, mettere sotto, ecc., che hanno la struttura verbo + particella. [...] più di 2700 occorrenze (trovate via Google) di ordine continuo, cioè tirar(e) fuori la verità – è (36), in cui il sintagma preposizionale dal cassetto, oltre ad attirare la particella, porta a una apparente lettura concreta di tipo locativo:
(35) il ...
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Un nome collettivo è un nome (➔ nomi) che al singolare denota un insieme di entità o individui, rappresenta cioè un’idea di collettività (folla, gente, famiglia, squadra, sciame). A differenza dei nomi [...] erano gente, dove il verbo ed il nome sono nello stesso sintagma. In (7) c., l’aggettivo rozza fa parte dello stesso sintagma del nome collettivo, mentre il pronome fa parte del sintagma verbale (il verbo è omesso).
Infine (è la condizione f), alcuni ...
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L’etichetta di verbi copulativi (dal lat. tardo copulatīvu(m) < cōpula(m) «unione, legame»; ingl. copular verbs; fr. verbs attributifs; spagn. verbos (pseudo)copulativos) è usata per riferirsi a un [...] propriamente detti si riferisce al soggetto, e prende il nome di complemento predicativo del soggetto. Esso è generalmente costituito da un sintagma aggettivale (come in 2 e 3) o nominale (4 e 5) con valore predicativo. Può essere espresso anche da ...
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Con il termine diatesi (dal gr. diáthesis, lett. «disposizione»; in inglese è in uso il termine voice, reso in italiano con voce) si intende una categoria propria dei ➔ verbi che serve a esprimere le correlazioni [...] quanto concerne la griglia tematica, prevede un agente ed un paziente. In (12), tuttavia, viene formalmente espresso solo il sintagma nominale che codifica il paziente (360 elefanti), mentre non vi è menzione dell’agente, cioè dell’entità che ha dato ...
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Teoria linguistica che concepisce la grammatica (grammatica generativa) come un insieme finito di regole in grado di generare tutte le infinite frasi di una lingua che abbiano carattere di grammaticalità.
Prime [...] è della forma X→Y, che va interpretata ‘si riscriva X come Y’; i simboli più comuni sono: F=frase, SN=sintagma nominale, SV=sintagma verbale, Art=articolo, N=nome, V=verbo. Come esempio di grammatica a struttura sintagmatica si consideri: F→SN+SV; SN ...
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L’espressione complemento oggetto (o semplicemente oggetto) indica un costituente di frase (di varia natura) che dipende da un verbo transitivo e che, secondo la definizione tradizionale, si riferisce [...] Luca ti ha cercato; Maria, Luca ti ha cercata).
In italiano contemporaneo, se l’oggetto è rappresentato da un ➔ sintagma nominale pieno (cioè non costituito da pronomi), il participio resta di solito invariato (ho comprato due rose, più raramente ho ...
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Insieme a nomi, verbi e aggettivi, gli avverbi costituiscono una delle classi aperte di parole nel lessico dell’italiano.
Uno degli aspetti più difficili nell’analisi degli avverbi riguarda la loro definizione [...] di avverbio).
Più precisamente, quando una parola è utilizzata come preposizione (1, 3 e 5), ha la funzione di unire il sintagma nominale che la segue a un altro elemento della frase, indicando il tipo di relazione (per es., spaziale, temporale) che ...
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Il termine connettivo indica in linguistica ciascuna delle forme invariabili (congiunzioni, locuzioni, ecc.), che indicano relazioni che strutturano ‘logicamente’ i significati della frase e del testo [...] infatti tra eventi o asserzioni, non tra oggetti, animali o persone. Dopo è invece un connettivo in (6), in quanto il sintagma il pressante invito di Romano Prodi ai ministri, ecc. evoca un evento sotto forma nominale:
(6) Dopo il pressante invito di ...
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Il raddoppiamento sintattico è un fenomeno di ➔ sandhi esterno (o di ➔ fonetica sintattica), di natura assimilatoria (almeno in origine: cfr. § 3; ➔ assimilazione), che si verifica nell’➔italiano standard [...] Meridione il vincolo accentuale sembra non giocare alcun ruolo nel prodursi del raddoppiamento sintattico. Così, ad es., al sintagma italiano tu dormi [ˈtu ˈdːɔrmi], con tu monosillabo forte, cioè tonico, corrisponde in napoletano [ˈtu ˈrwormə], in ...
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La lingua della scienza è il linguaggio settoriale (➔ linguaggi settoriali) di cui sono tipicamente costituiti i testi prodotti nell’ambito della ricerca scientifica e della sua diffusione nella società. [...]
Le neoformazioni dei linguaggi scientifici possono essere costituite anche da acronimi o ➔ sigle, che spesso acquistano autonomia rispetto ai sintagmi di cui sono abbreviazione e si comportano come unità lessicali (si pensi a DNA, RNA, AIDS, BSE; ma ...
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sintagma
s. m. [dal gr. σύνταγμα, propriam. «composizione, ordinamento», der. di συντάττω «ordinare» (v. sintassi)] (pl. -i). – Termine introdotto in linguistica da F. de Saussure (1857-1913) per indicare qualsiasi segno in quanto sia costituito...
sintagmatico
sintagmàtico agg. [der di sintagma] (pl. m. -ci). – Di sintagma, dei sintagmi, relativo ai sintagmi: unità s.; valori, usi s.; rapporti s., i rapporti che intercorrono tra gli elementi che si succedono nella frase, distinti dai...