Le frasi relative (dette anche semplicemente relative) sono frasi subordinate (➔ subordinate, frasi) che hanno la peculiarità di modificare un elemento nominale (detto antecedente o, meno spesso, testa [...] via che ne sono usciti mille altri infelici amanti (Pietro Aretino, La Cortigiana, scena V).
Cinque, Guglielmo (1978), La sintassi dei pronomi relativi “cui” e “quale” nell’italiano moderno, «Rivista di grammatica generativa» 3, pp. 31-126.
Cinque ...
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Con il termine diatesi (dal gr. diáthesis, lett. «disposizione»; in inglese è in uso il termine voice, reso in italiano con voce) si intende una categoria propria dei ➔ verbi che serve a esprimere le correlazioni [...] , direttamente o indirettamente, le nozioni di valenza verbale, di complemento e di ruolo tematico (➔ argomenti; ➔ complementi; ➔ sintassi). Come si è accennato, ogni predicato ha una struttura argomentale, che corrisponde al numero degli argomenti ...
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In grammatica, la capacità di confronto che possiede l’aggettivo (e l’avverbio) e che trova espressione in mezzi morfologici e sintattici. Questo confronto parte da una forma normale, detta positiva, alla [...] quelli di maniera e alcuni fra quelli di tempo, di luogo e di quantità.
Interessa non la morfologia ma la sintassi e la stilistica il cosiddetto comparativo assoluto, nel quale cioè alla forma del comparativo, per lo più di maggioranza, non ...
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Linguista, nato a Copenaghen il 13 ottobre 1887 e ivi morto il 14 dicembre 1942; studiò sotto la guida di V. Thomsen, O. Jespersen, K. Nyrop e H. Pedersen a Copenaghen e sotto quella di A. Meillet e M. [...] fonologia del Trubeckoj e del Circolo linguistico di Praga, ma estendeva la ricerca ai sistemi di morfologia e di sintassi.
Bibl.: Kr. Sandfeld, Brøndal V., in Dansk Biografisk Lexikon, s.v.; P. V. Rubow, in Københavns Universitets Festskrift, 1943 ...
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Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] da Troyes ai soci di Siena, del 1265, si può notare, accanto al lessico tecnico (sopra guagi, finanza, finare), una sintassi semplice, ma non incerta. Nella catena di frasi coordinate (e trova’vi, e rasionai, e dise, sì li rilasai), la subordinazione ...
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In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] : con l’eccezione dell’opera di Raffaello Fornaciari, che prendeva le mosse dalle aperture manzoniane per disegnare una Sintassi italiana dell’uso moderno (1881; 2a ed. 1897; ➔ storia della linguistica italiana) nella quale cercava di riagganciare a ...
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Il Novecento è il secolo dell’immagine e del suono, e la radio ne è una delle espressioni più caratterizzanti. La voce esce per la prima volta dal privato, dallo spazio comunque limitato nel quale da sempre [...] onda con la loro voce, i loro problemi personali, la loro pronuncia regionale, il loro lessico a volte dialettale, la loro sintassi ‘parlata’ (solo un esempio di ➔ che polivalente: «mi trovo in una città nuova, una città che non conosco nessuno»), il ...
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La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] interna: se guarda ancora al passato soprattutto sul fronte morfologico, si proietta verso il futuro sul fronte di sintassi e testualità. Assumendo come criterio la tendenza all’arcaicità o all’innovatività, si osserva come la grafia trova ...
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Si chiama dislocazione (cioè «spostamento») un tipo di costruzione tipica della lingua parlata (ma riscontrabile, fin dall’italiano antico, anche in alcune varietà di quella scritta: vedi oltre; ➔ lingue [...] (1932), Linguistique générale et linguistique française, Paris, Ernest Leroux (2a ed. Berne, Francke, 1944).
Benincà, Paola (1993), Sintassi, in Introduzione all’italiano contemporaneo, a cura di A.A. Sobrero, Roma - Bari, Laterza, 2 voll., vol. 1 ...
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Assumiamo convenzionalmente che l’età umanistica e rinascimentale coincida con i secoli XV e XVI. È questa l’epoca, in Italia come negli altri paesi dell’Europa occidentale, dell’emergere delle lingue [...] iniettandovi un alto tasso di latinismo, così nel lessico e nella fonetica (occecato, elimata, polita, ecc.) come nella sintassi e nelle figure di costruzione (infinitive come «dicono non poter credere», iperbati come «la nostra oggi toscana»), con ...
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sintassi
s. f. [dal gr. σύνταξις «associazione, organizzazione», comp. di σύν «con, insieme» e τάξις «sistemazione»]. – 1. Nella linguistica descrittiva, una delle quattro parti tradizionali della descrizione linguistica, che ha per oggetto...
sintano
s. m. [dall’ingl. syntan, comp. di syn(thetic) «sintetico» e tan(ning) «concia»]. – In chimica organica, nome generico di prodotto sintetico idrosolubile sostitutivo dei materiali vegetali concianti, generalm. ottenuto per condensazione...