I servizi web
Antonio Brogi
La nascita dei servizi web
La nascita dell’informatica, la scienza dei calcolatori, ha causato una rivoluzione tecnologica di importanza epocale nella storia dell’umanità. [...] fare ciò, in flessibilità. Infatti, se un’istruzione non è definita in modo assolutamente corretto dal punto di vista sintattico, il calcolatore non è spesso in grado di interpretarla, e quindi di eseguirla, correttamente. Se, per es., il servizio ...
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sì (sie)
Riccardo Ambrosini
1. L'avverbio sì - 136 volte nella Vita Nuova, 123 nelle Rime, 540 nel Convivio e 798 nella Commedia; in rima di Pg XXIII 8 l'epitetico sìe - raramente ha funzione affermativa, [...] X 44 Perch'io lo 'ngegno e l'arte e l'uso chiami, / sì nol direi che mai s'imaginasse). Per il tipo sintattico, v. Schiaffini, Testi 290 ss.
10. Sì coordina due proposizioni principali e conferisce valore causale a quella che apre in 6 luoghi della ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Guglielmo di Ockham, filosofo francescano del XIV secolo, è un sostenitore della radicale [...] funzione significativa dei concetti e dalla loro attitudine a stare al posto delle cose all’interno di un contesto sintattico.
Per Ockham l’oggetto primo dell’intelletto, rispetto alla priorità di origine, è costituito dal singolare, che viene colto ...
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Tradizionalmente prosodia è un termine della metrica classica, dove designa lo studio del verso (gr. prosōidía «accento, modulazione della voce», comp. di prós «accanto» e ōidḗ «canto»). Inizialmente indicante [...] , c’è il sintagma fonologico, un dominio prosodico proposto per via di una regola fonologica specifica dell’italiano: il ➔ raddoppiamento sintattico; per es., mangerò [pː]anini è un sintagma fonologico in se non c’è altro, mangerò panini. Il sintagma ...
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Non si possono definire gli argomenti senza partire dal predicato, cioè da «quell’elemento linguistico il cui significato descrive una situazione, uno stato di cose, un evento, qualcosa che è, accade o [...] riguarda certi verbi e non altri, né sembra al momento possibile individuare ragioni di qualche tipo, semantiche o sintattiche, che giustifichino certe manifeste diversità di comportamento anche da parte di verbi dotati di un forte grado di ...
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Giovanni Verga, nato a Catania nel 1840, trascorse alcuni periodi della sua vita, legati a esperienze letterarie diverse, a Firenze, a Milano e poi a Roma, e morì nel 1922. La sua attività letteraria si [...] forma marcata non risulta quella colloquiale scelta da Manzoni, ma la variante dotta assunta per creare effetti di ritmazione sintattica o, nei casi più banali, per evitare ripetizioni cacofoniche o ambigue. Nella Lupa, per es., spiccano il pronome ...
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Fine (sost.; fino, in rima, nel Detto)
Vincenzo Valente
Come sostantivo, con sensi diversi, ma essenzialmente per indicare " termine ultimo " di luogo, di tempo, di azioni o cose con determinazioni espresse [...] [della visione]; Pg XVIII 137 fino a la fine [del viaggio, o dei travagli] col figlio d'Anchise; la terza, col compimento sintattico in una proposizione temporale: Pd VI 38 infino al fine / che i tre a' tre pugnar per lui ancora; v. anche XVI 138 ...
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I verbi modali (tradizionalmente detti verbi servili) sono quei verbi che fanno parte dell’ampia classe dei verbi ausiliari (➔ ausiliari, verbi) e che, collegandosi direttamente a un verbo all’infinito, [...] modale coincide con quello dell’infinito, in (2) ei, in (3) amici.
Lo stretto legame che caratterizza, a livello sintattico, i tre verbi può essere osservato, in diacronia, anche a livello morfologico. Nella loro evoluzione dal latino all’italiano ...
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SERRAO, Achille
Gabriele Scalessa
– Nacque a Roma il 20 ottobre 1936 da Vincenzo, dipendente dell’Istituto Luce e nativo di Caivano, e da Marianna Giovine, casalinga di Secondigliano. Ebbe due fratelli [...] il racconto Cammeo (Siena 1981), in cui la vicenda dell’omonimo protagonista era resa con quello sperimentalismo sintattico sottolineato nell’introduzione da Baldacci, il quale evidenziava altresì nell’opera di Serrao l’insegnamento di Antonio ...
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CASTELLANI, Tommaso
Claudio Mutini
Nacque da nobile, famiglia bolognese in data imprecisata, ma sicuramente collocabile nell'ultimo quarto del sec. XV. Non possediamo notizie circa i suoi studi, ma [...] nella scelta delle più accese metafore di tradizione petrarchistica, nella predilezione per le forti antitesi, per un costrutto sintattico a tutto rilievo che tende, più che alla sommessa linearità del discorso, ad un virtuosismo tutto esteriore ...
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sintattico
sintàttico agg. [dal gr. συντακτικός, der. di σύνταξις «sintassi»] (pl. m. -ci). – 1. Di sintassi, che riguarda la sintassi: problemi, studî, procedimenti s.; usi s.; accento s. (o di frase), l’accrescimento del tono di voce su...
sintattica
sintàttica s. f. [dall’ingl. syntactics, che è dall’agg. syntactic «sintattico»]. – Nella filosofia del linguaggio di Ch. Morris (1901-1979), quella branca della semiotica che studia i rapporti formali dei segni fra loro, ossia...