FRANCESCO di Vannozzo (Vannozii, Vannocci, de Vanotio, de Vannocchio)
Gabriella Milan
Figlio di Vannozzo di Bencivenne, appartenente a una famiglia di mercanti tessili; sarebbe nato, secondo le testimonianze [...] ciò che caratterizza l'opera di F.: se del secondo c'è una riproposta di stilemi al limite del calco lessicale e sintattico unita al gusto per il gioco delle variazioni, per il primo il processo è più complesso e va collocato all'interno della ...
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Stato dell’Europa orientale. Confina con la Polonia a O, con la Lituania e la Lettonia a NO, con la Russia a NE e a E, con l’Ucraina a S.
I geologi includono la regione nella parte meridionale dello scudo [...] ), pa (più locativo), u (più accusativo). Molto forte è stata l’influenza del polacco a livello sintattico, lessicale e fraseologico.
Assai controversa si presenta la questione riguardante il periodo della letteratura bielorussa delle origini ...
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Ludovico Ariosto (Reggio Emilia 1474 - Ferrara 1533) trascorse quasi tutta la vita a Ferrara. Frequentò la società letteraria della corte estense, che stimolò i suoi primi esperimenti letterari in latino [...] il lessico amoroso e la dimensione della bellezza vaga e indeterminata del paesaggio, e soprattutto il piano metrico-sintattico, nelle strutture più legate e fuse rispetto alla sintassi slegata e paratattica del Boiardo, e nella disposizione più ...
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L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, [...] Petrarca e la tradizione» (Soldani 2009: 38).
In sintesi, è possibile individuare tre differenti strategie di orchestrazione sintattica. La prima prevede una serie di realizzazioni medie, in cui le unità periodiche non troppo ramificate collimano con ...
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BIANCO da Siena
Franca Brambilla Ageno
Fu il più fecondo autore di laudi del movimento dei poverelli di Cristo, fondato tra il 1360 e il 1362 dal mercante senese Giovanni Colombini e divenuto poi la [...] : 60, 766; non aver ferma la testa: 105, 261, ecc.
Questo materiale lessicale prende posto in un ambiente sintattico privo di forte caratterizzazione individuale: nulla di simile alla sintassi nominale di Iacopone; e d'altronde, in corrispondenza con ...
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Nella storia della lingua letteraria italiana Gabriele D’Annunzio (Pescara 1863 - Gardone Riviera, Brescia, 1938) occupa un posto di primo piano, per due ordini di ragioni. Innanzi tutto, si tratta di [...] esploratore». Ma la varietà degli usi lessicali non è in sé sufficiente; è necessario un intenso lavoro sulle strutture sintattiche, in modo da evitare i due difetti principali per la prosa: la monotonia del periodare e la mancanza di musicalità ...
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Il termine classicismo, che appare all’inizio dell’Ottocento, deriva dell’aggettivo sostantivato classico, a sua volta prosecuzione del lat. classicus, nell’accezione di «autore eccellente, da imitare». [...] sintassi italiana più alla semplicità e alla colloquiale plasticità della sintassi greca che alla rigida architettura del tipo sintattico latino. Infine, negli interventi di Carlo Tenca e soprattutto di Carlo Cattaneo (volti a ribadire l’essenzialità ...
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LUCINI, Gian Pietro
Giuseppe Zaccaria
Nacque il 30 sett. 1867 a Milano, nella casa in cui aveva abitato C. Correnti, da Ferdinando Augusto e da Luigia Crespi, originaria di Busto Arsizio.
La casa del [...] non solo in una diversa concezione del verso libero, che per i futuristi avrebbe dovuto accompagnarsi al rifiuto di ogni legame logico-sintattico, ma anche in un profondo dissenso ideologico, se solo si pensa alla "guerra sola igiene del mondo" e all ...
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La rima (Beltrami 20024: 53-60, 78-83, 206-221; Menichetti 1993: 506-590) è il fenomeno che si produce nel caso di omofonia perfetta di due parole a partire dalla vocale tonica inclusa (come in vita e [...] tra i rimanti, d’altra parte, anche nella versificazione regolare determina un rapporto non soltanto strutturante, ma anche sintattico e semantico, costituendo un elemento stilistico di rilievo nella costruzione (e nell’analisi) dei componimenti. La ...
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GUARDATI (Guardato), Tommaso (Masuccio Salernitano)
Fabio De Propris
Fu uno dei tre figli di Margherita (Margaritella) Mariconda e di Loise, membro della nobile famiglia sorrentina dei Guardati, titolata [...] , ma la lastra ben presto scomparve.
L'influenza sul G. del modello decameroniano, oltre che a livello stilistico, sintattico e narrativo, si avverte anche sul piano strutturale, benché nel suo novelliere manchi una cornice. Il Novellino raccoglie ...
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sintattico
sintàttico agg. [dal gr. συντακτικός, der. di σύνταξις «sintassi»] (pl. m. -ci). – 1. Di sintassi, che riguarda la sintassi: problemi, studî, procedimenti s.; usi s.; accento s. (o di frase), l’accrescimento del tono di voce su...
sintattica
sintàttica s. f. [dall’ingl. syntactics, che è dall’agg. syntactic «sintattico»]. – Nella filosofia del linguaggio di Ch. Morris (1901-1979), quella branca della semiotica che studia i rapporti formali dei segni fra loro, ossia...