panafricanismo
Dottrina e movimento aventi come obiettivo l’unificazione culturale e politica del mondo africano e dei neri della diaspora. Il p. nacque negli Stati Uniti verso la fine dell’Ottocento, [...] opera di M.M. Garvey, assertore del ritorno dei neri americani in Africa per costituirvi uno Stato nero indipendente (il cd. sionismo nero), e di W.E.B. Du Bois, che sosteneva piuttosto la necessità di conquistare i pieni diritti tanto in Africa come ...
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SULLAM, Angelo
Laura Brazzo
SULLAM, Angelo. – Nacque a Venezia il 15 maggio 1881, quartogenito di Benedetto e di Giovannina Levi.
Crebbe con i fratelli più grandi – Guido Costante (v. la voce in questo [...] fu figura eclettica, intraprendente e pragmatica dell’ebraismo italiano del primo Novecento e fra i protagonisti della prima stagione del sionismo in Italia. Sotto la guida di Enrico Catellani, si laureò in legge all’Università di Padova nell’ottobre ...
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HERZLIYA
Umberto BONAPACE
. Città (23.000 ab. nel 1958) della Palestina settentrionale, nello stato d'Israele. È situata nella piana di Sharon, 13 km a NE di Tel Avīv, non lungi dalla costa mediterranea, [...] ad agrumi e banane. Fondata nel 1924 da coloni americani e così denominata in onore di T. Herzl, fautore del Sionismo, si sviluppò ben presto in un centro agricolo importante e vide poco meno che triplicata la sua popolazione nel decennio 1949 ...
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Israele, storia di
Elena Loewenthal
Un antichissimo nuovo Stato
Israele è un nome molto antico, citato nella Bibbia più di duemila volte. Da allora questo nome è diventato quello di tutto il popolo [...] , senza essere disprezzati dal resto del mondo, senza emarginazione. "Se lo volete, non sarà un sogno", dice ancora il padre del sionismo. Dal 14 maggio del 1948 Israele non è più un sogno
Le ondate migratorie
In terra d'Israele non era mai sparita ...
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diaspora
Raffaele Savigni
La dispersione degli Ebrei in tutto il mondo
Dopo la distruzione del Tempio di Gerusalemme (70 d.C.) gli Ebrei si sono dispersi in tutto il mondo. Per alcuni secoli essi sono [...] nei ghetti, ossia in quartieri dai quali non dovevano uscire. All'inizio del Novecento alcuni gruppi ebraici hanno fondato il sionismo, un movimento che intendeva raccogliere di nuovo in una patria gli Ebrei che lo desideravano, e che perciò favorì l ...
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Sigla di World Zionist Organization, denominazione ufficiale assunta nel 1960 dall’Organizzazione sionista, struttura istituzionale del movimento sionista che, d’intesa con il governo di Israele e congiuntamente [...] Jewish Agency, ha la funzione di organizzare all’estero l’immigrazione in Israele, d’incoraggiare gli investimenti privati stranieri in Israele e aiutare le iniziative culturali e gli istituti di istruzione ebraici in tutto il mondo (➔ sionismo). ...
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Nato presso Kiev il 18 agosto 1856, morto a Tel Aviv [Abīb] (Palestina) il 2 gennaio 1927, è uno dei massimi scrittori della letteratura ebraica moderna. A Odessa cominciò la sua attività sionistica, fondando [...] ripetuti viaggi in Palestina, sviluppò il suo sistema nell'opera fondamentale ‛Al Pārāshat Derākīm (Al bivio). È il caposcuola del "Sionismo spirituale"; per lui Sion dev'essere il centro di sviluppo della civiltà ebraica; l'aspetto fondamentale del ...
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SERENI, Enzo. –
Alberto Cavaglion
Penultimo di cinque figli, nacque a Roma il 17 aprile 1905 da Samuele e da Alfonsa Pontecorvo.
Il nonno Mosè Rubino era stato rabbino a Roma. Il padre, medico e poi [...] , in cui pubblicò un capitolo della tesi discussa a soli vent’anni nel 1925).
Non sarebbe stata possibile l’adesione al sionismo di Sereni senza l’effetto di due legami: uno interno alla famiglia (l’avvocato Angelo Sereni, fratello del padre di Enzo ...
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Chimico e uomo politico israeliano (Motyl´, Pinsk, 1874 - Rehovot 1952). Lettore di chimica nelle univ. di Ginevra (1900-03) e di Manchester (1903-16), poi (1916-19) direttore dei laboratorî dell'ammiragliato [...] attivamente al movimento sionistico: durante la prima guerra mondiale indusse il governo britannico a sostenere il programma del sionismo, ottenendo (1917) da A. J. Balfour (v.) la dichiarazione in favore dell'insediamento degli Ebrei in Palestina ...
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Anna Foa
Un nuovo esodo per gli ebrei?
Dopo gli attacchi terroristici in Francia, il primo ministro israeliano Netanyahu ha invitato gli ebrei d'Europa a stabilirsi in Israele, ma il riscontro non è stato [...] loro patria. Altre voci simili, di laici come di rabbini, si sono levate a ribadire questa volontà. Si è detto che il sionismo è una cosa seria, che riguarda un progetto culturale e identitario, non una fuga dal pericolo. Si è insistito sul fatto che ...
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sionismo
s. m. [der. di Siòn o Sìon (ebr. Siyyōn, gr. Σιών, lat. Sion), nome di una collina di Gerusalemme e, per estens., di Gerusalemme stessa; la parola è stata coniata, nella forma Zionismus, dallo scrittore ted. N. Birnbaum nel 1882]....
antisionismo
s. m. Atteggiamento culturale e politico di opposizione e di contrasto alle più radicali espressioni del sionismo. ◆ [Silvio] Berlusconi spende anche il Medioriente nella sua campagna elettorale e lancia un durissimo attacco alla...