Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Luca Cagnazzi de Samuele
Francesco Di Battista
Questo economista pone un problema storico rilevante: in che senso possiamo considerarlo un economista di transizione? E dunque più in generale: con quali [...] -53). Mostra invece una sua coerenza quando rimane all’interno della tradizione (i tre stati di un sistemaeconomico erano un caposaldo dell’impostazione genovesiana): l’eccedenza della «produzione superiore alla consumazione» distingue lo stato di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2013)
Bruno de Finetti
Stefano Lucarelli
Giorgio Lunghini
Bruno de Finetti ha dato molti e importanti contributi alle scienze: alla matematica pura e applicata, alla teoria della probabilità, alle scienze [...] tenute da Ulisse Gobbi, trovando conferma
alle sue antiche intuizioni sull’assurdità di un sistemaeconomico che produce fenomeni come la ‘rendita del consumatore’ e le sue conseguenze aberranti: la visuale distorta della logica egoistica del ...
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Redditi misti
Antonino Giannone
Introduzione
I redditi misti sono un insieme delle remunerazioni di due o più fattori della produzione: il lavoro, il capitale e l'impresa. Essi sono l'espressione di [...] risultato di una certa tendenza. A questo proposito può essere intanto utile ricordare che negli anni dal 1984 al 1988 il sistemaeconomico italiano era in fase espansiva, mentre dopo il 1988 entra in fase di recessione e nel 1993 il tasso reale di ...
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DE STEFANI, Alberto
Franco Marcoaldi
Nato il 6 ott. 1879 a Verona da Pietro e da Carolina Zamboni, studiò presso la scuola superiore di commercio a Ca' Foscari a Venezia e nella facoltà giuridica dell'università [...] a garantire l'incremento della resa oraria ancora inferiore ai livelli prebellici. Più in generale, assumendo il sistemaeconomico come sistema sorretto da leggi "naturali", si richiedeva allo Stato di scrollare di dosso ai "fattori produttivi" tutti ...
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Infrastrutture
Giuseppe Bognetti
Introduzione
Il termine 'infrastrutture' viene usato per designare quel complesso di beni capitali che, pur non utilizzati direttamente nel processo produttivo, forniscono [...] di utilizzo, in quanto il capitale fisso sociale è maggiormente in grado di influenzare la produttività dell'intero sistemaeconomico nella sua funzione di bene intermedio.
Tra le infrastrutture si distinguono quelle 'a rete' e quelle 'puntuali': le ...
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BAFFI, Paolo
Alfredo Gigliobianco
Nacque a Broni, nell’Oltrepò pavese, il 5 agosto 1911, figlio unico di Giovanni e di Giuseppina Lolla. Il padre, figlio di un piccolo coltivatore, morì quando Paolo [...] Friedman (e con Hayek) la viva percezione del danno, soprattutto di lungo periodo, arrecato dall’inflazione a un sistemaeconomico, nonché l’attenzione per i tassi di interesse espressi in termini reali. I risultati conseguiti su questo fronte furono ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Paolo Mattia Doria
Roberto Scazzieri
Filosofo, pensatore politico ed economista, Paolo Mattia Doria è una delle figure di spicco della cultura italiana nella prima metà del 18° secolo. Profondamente [...] delle ricchezze attraverso permutazioni; nel secondo caso esso porta ben oltre il postulato dello scambio e genera sistemieconomici fittizi (economie astratte) in cui sono possibili «le ampie idee, e i vasti disegni» (La vita civile, cit., p ...
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Bilanci di famiglia, analisi dei
Giuseppe Alvaro
Introduzione
Lo studio dei bilanci di famiglia ha due secoli di vita. Essi trovano, infatti, un primo impiego, nella seconda metà del 1700, nelle analisi [...] e in termini di reddito prodotto il 61% e che appare, inoltre, in fase di accentuata espansione.
Un sistemaeconomico sempre più terziarizzato significa un maggiore decentramento dell'apparato produttivo e un numero crescente di attività che possono ...
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COGNETTI DE MARTIIS, Salvatore
Riccardo Faucci
Nato a Bari il 19 genn. 1844 da Raffaele, commerciante, e da Clorinda de Martiis (il cui cognome unì a quello paterno), studiò presso l'università di Pisa, [...] Martiis, conservate a Venezia presso gli eredi; P. Jannaccone, S. C. de M., in Bibl. dell'economista, s. 4, V, Torino 1901, pp. CLXXXIII-CCVII (app. a La mano d'opera nel sistemaeconomico); E. Masè Dari-E. Magrini, S. C. de M. e le sue opere, in Rif ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Camillo Benso conte di Cavour
Riccardo Faucci
Cavour occupa un posto ben più alto nella storia d’Italia che in quella dell’economia politica. Tuttavia, considerarlo alla stregua di un politico puro [...] sempre meglio percepita nella sua armonia con la ragionevolezza e il buon senso. Crescita delle conoscenze economiche e crescita del sistemaeconomico, egli osserva, vanno di pari passo. La teoria ricardiana dei vantaggi comparati, che postula la ...
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economia
economìa s. f. [dal lat. oeconomĭa, gr. οἰκονομία, comp. di οἶκος «dimora» e -νομία «-nomia» (propr. «amministrazione della casa»); la voce si è diffusa per il tramite del fr. économie (così come i der. economico, economista, economizzare...
sistema
sistèma s. m. [dal lat. tardo systema, gr. σύστημα, propr. «riunione, complesso» (da cui varî sign. estens.), der. di συνίστημι «porre insieme, riunire»] (pl. -i). – 1. Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur...