Si chiama dislocazione (cioè «spostamento») un tipo di costruzione tipica della lingua parlata (ma riscontrabile, fin dall’italiano antico, anche in alcune varietà di quella scritta: vedi oltre; ➔ lingue [...] esempi 15 e 16), cui essa è spesso associata per una certa prossimità formale (Berruto 1997: 65 segg.; Ferrari 2003: 178 segg.):
(14) ad Anna di cui si può dire che erano già presenti nel sistema [...] che è alla base della lingua italiana ed erano ...
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I pronomi allocutivi sono forme di pronomi personali, atoni e tonici (➔ clitici; ➔ personali, pronomi), usate per rivolgersi a un destinatario, per interloquire con lui e per richiamare la sua attenzione [...] origine l’uso di lei era legato soprattutto all’espressione della formalità, mentre il pronome di cortesia era voi.
Dal Cinquecento, ma soprattutto dal Settecento, questo sistema tripartito fu in uso, salvo alcune resistenze ‘ideologiche’ al lei. Nel ...
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di Bruno Moretti
Il termine mistilinguismo è usato correntemente come sinonimo di plurilinguismo sia per i casi in cui in una comunità sono presenti due o più lingue, sia per i discorsi prodotti da un [...] frequentissimo, sono rari i casi che sfociano a livello di sistema nella creazione di nuove lingue (le lingue miste propriamente dette, di cui essi vengono a rappresentare un elemento formale, intellettuale, compositivo, non più solo giocoso (Folena ...
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In italiano i nomi (chiamati anche, con termine tradizionale, sostantivi) sono una delle ➔ parti del discorso variabili (anche se esistono nomi invariabili) e, come accade in tutte le lingue, occupano, [...] bassi; evento, circostanza, accadimento, ecc., come alti o formali.
Alcuni nomi operano come nomi generali (vale a dire semantiche tra i due componenti: azienda paese, rischio cambio, sistema Italia, ecc.
(b) Nomi con preposizione interna: hanno la ...
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In questa voce si può tenere conto della recente edizione integrale, critica e commentata, in tre volumi, dell’intero corpus poetico dei Siciliani e dei Siculo-toscani (Antonelli, Di Girolamo & Coluccia [...] funzionari alle dirette dipendenze del sovrano) e la strumentazione formale e linguistica, pur con ovvie variazioni interne; costante italiano poetico che nel Trecento avrebbe trovato una compiuta sistemazione in ➔ Petrarca e si sarebbe rivelato in ...
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Il termine koinè (meno diffusa la variante grafica coinè) proviene dal greco koinē´, femminile dell’agg. koinós «comune» accordato con diálektos s.f. «lingua», indicante la lingua letteraria usata dai [...] raggiunge fin dal Quattrocento la produzione scritta e formale della élite dirigente concentrata nella corte papale o intenzionale. Si tratta piuttosto delle manifestazioni di un sistema a base siciliana caratterizzato da una notevole pluralità di ...
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La coesione di un testo è la proprietà che si manifesta precipuamente nella forma di un sistema di reti di collegamenti linguistici tra le frasi, che indicano dipendenze e sintonie interpretative di particolari [...] , lo stesso tipo di destinatario, la stessa situazione comunicativa, il parlante può scegliere un tono linguistico piuttosto formale o informale. Entro lo stesso registro, il parlante ha poi ulteriori possibilità di scelta linguistica sempre più ...
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L’imperfetto è un tempo passato del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che indica principalmente simultaneità rispetto a un momento passato (Bertinetto 1986; Vanelli 1991). Dal punto di [...] espande nell’italiano parlato, o comunque in contesti non formali, si ha nel caso dell’imperfetto che prende il posto 1986), Tempo, aspetto e azione nel verbo italiano. Il sistema dell’indicativo, Firenze, Accademia della Crusca.
Bertinetto, Pier ...
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I latinismi sono elementi linguistici attinti dal latino (parole e significati di parole, elementi grafici o fonetici, costrutti sintattici) e giunti in italiano in momenti diversi della sua storia. Occorre [...] , ragione, dottrina, sostanza, causa, razionale, formale, ecc.).
Molti latinismi giungono attraverso il linguaggio forma che avevano nelle lingue di partenza, senza adattarsi al sistema fonologico della lingua ricevente (Migliorini 1990: 63-80). Ciò ...
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La comunità che si riconosce come Ladinia Dolomitica è formata da circa 30.000 persone, insediate in cinque valli a raggiera intorno al gruppo del Sella (fig. 1), nelle Alpi centrorientali. Il territorio [...] sudtirolesi vengono ad aggiungersi al ladino. Con l’aumento della formalità (nei rapporti con le istituzioni, con la scuola, nei che si andava designando) una grafia polinomica, ovvero un sistema di scrittura che si basa sul numero più alto possibile ...
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ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...
realizzazione
realiżżazióne s. f. [der. di realizzare]. – 1. L’azione, l’operazione di realizzare; il fatto e il modo con cui qualcosa si realizza o viene realizzato: è vissuto tanto da vedere la r. dei suoi sogni; r. di un piano, e un progetto,...