Secondogenita di Giacomo, duca di York (poi Giacomo II) e di Anna Hyde, nacque il 16 febbraio 1665. La madre morì quando ella era ancora bambina; e nel 1673 Giacomo sposò Maria di Modena, per la quale [...] di partito, benché fosse solo embrionale, pure si stava costituendo come l'unico modo efficace per far funzionare il sistemaparlamentare. Ma, in teoria, molti non l'accettavano: per Anna stessa, come per altri, era sufficiente che tutte le opinioni ...
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La Repubblica delle F. (Republika ñg Pilipinas) si è data il 17 gennaio 1973 una nuova Costituzione, che stabilisce la divisione dei poteri tra presidente dello Stato, primo ministro e Assemblea legislativa, [...] un'Assemblea Costituente che approvava la sostituzione del regime presidenziale con un sistemaparlamentare monocamerale. Nel gennaio 1973 le F. diventavano una repubblica parlamentare; il potere rimase tuttavia nelle mani del presidente Marcos.
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(App. IV, i, p. 226; V, i, p. 311)
Geografia umana ed economica
di Claudio Cerreti
Popolazione
La popolazione del B. D., che secondo una stima del 1998 risultava di 124.774.000 ab., presenta un incremento [...] , il maggiore partito di opposizione, sull'abolizione dell'elezione diretta del capo dello Stato e il ripristino del sistemaparlamentare (sospeso nel 1975). La riforma costituzionale, votata dal Parlamento nell'agosto 1991 e quindi approvata tramite ...
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Mongolia
Guido Barbina
Martina Teodoli
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(XXIII, p. 667; App. I, p. 872; II, ii, p. 344; III, ii, p. 152; IV, ii, p. 500; V, iii, p. 538)
Popolazione e condizioni economiche
di Guido Barbina
La capitale, [...] dopo l'abolizione del ruolo di guida del Partito rivoluzionario del popolo mongolo e l'introduzione di un sistemaparlamentare e multipartitico, come previsto dalla nuova Costituzione del gennaio 1992, il Partito rivoluzionario mantenne di fatto l ...
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REFERENDUM
Emilio Crosa
. Istituto, mediante il quale si conferisce al popolo o - meglio - al corpo elettorale che lo rappresenta, il potere di promuovere, approvare o respingere una legge formale o [...] corpo elettorale, rivela uno stato di crisi che può essere ancora aggravato dalla stessa campagna elettorale. Non sembra compatibile con il sistemaparlamentare di governo in quanto rivelerebbe uno stato di conflitto fra i diversi organi, che in tal ...
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È il primo organo costituzionale dello stato. Nello stato moderno, che è stato costituzionale, esso ha solo una preminenza (primus inter pares) sugli altri organi costituzionali; nelle forme di stato precedenti [...] tramontato, detto monarchico costituzionale puro, nel quale il capo dello stato-monarca controllava tutti gli organi costituzionali. Nel sistemaparlamentare puro, il più diffuso in Europa, e in Italia accolto prima del fascismo, il capo dello stato ...
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Giurista, nato a Genova il 13 febbraio 1869, morto a Firenze il 10 maggio 1945. Laureato a Pisa nel 1891, professore incaricato di diritto costituzionale, di diritto internazionale e di filosofia del diritto [...] si indirizzò nel duplice campo del diritto pubblico interno e del diritto internazionale. Appartengono al primo: Il sistemaparlamentare rappresentativo, Torino 1895; Lo statuto italiano di Carlo Alberto, Urbino 1898; Le riforme del regime elettorale ...
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Nacque a Pont-à-Mousson il 10 ottobre 1757. Colonnello e ardente framassone, fu eletto deputato agli stati generali del 1789. Il 25 giugno fu l'oratore dei 47 rappresentanti della nobiltà che andarono [...] a riunirsi al terzo stato. Entusiasta del sistemaparlamentare inglese, non riuscì a far prevalere le sue idee nei lavori per la costituzione. Per questo atteggiamento e per la sua origine aristocratica perdette presto la popolarità, ma rimase ...
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Storico e pubblicista inglese, nato l'11 agosto 1900; insegnante a Harvard e in varî collegi dell'università di Londra, successe nel 1939 a E. Barker nella cattedra di scienza politica all'università di [...] , Londra 1940) o confuso la teoria dello stato libero (The free State, Londra 1945) con la pratica del sistemaparlamentare inglese. In French Personalities and Problems (Londra 1946) ha tuttavia mostrato di aver saputo derivare dall'esperienza della ...
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Giurista e storico delle dottrine politiche (Palermo 1858 - Roma 1941), prof. (dal 1896) nell'univ. di Torino, poi nell'univ. commerciale Bocconi di Milano, infine (1923-33) nell'univ. di Roma. Fu deputato [...] tecnica. Già nel corso del decennio successivo la posizione di M. subì un cambiamento notevole: da critico del sistemaparlamentare, egli ne divenne illustre difensore. Nella prima edizione degli Elementi di scienza politica (1896; 2a ed. ampliata ...
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parlamentare1
parlamentare1 agg. e s. m. [der. di parlamento]. – 1. agg. a. Del Parlamento, che si riferisce al Parlamento: mandato p.; rappresentanza p.; attività p.; lavori p.; dibattito p.; una iniziativa p.; immunità p. (v. immunità, n....
parlamentarismo
s. m. [der. di parlamentare1, sull’esempio del fr. parlementarisme]. – In genere, il sistema parlamentare moderno. In senso stretto, il sistema costituzionale che, pur basato sulla separazione dei poteri (il legislativo, affidato...