Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] / i giudici hanno premiato te; ➔ pronomi) e, nelle varietà formali, anche per le terze persone. La distinzione tra pronomi personali soggetto e complemento costituisce un retaggio del sistema casuale del latino.
Come s’è accennato, è il verbo che ...
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Insieme alle ➔ consonanti, le vocali (dal lat. (litteram) vocālem «lettera provvista di voce») sono una delle due fondamentali categorie di foni linguistici (➔ fonetica; ➔ fonologia).
Per definire le vocali [...] solito ipoarticolati, mentre stili di eloquio formali risultano maggiormente iperarticolati. È inoltre connessa 1977) la frequenza delle vocali è la seguente: /e o i a u/ per il sistema atono e /a e ɛ i o ɔ u/ per quello tonico; nelle frequenze di ...
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L’area linguisticamente meridionale d’Italia comprende in realtà anche zone che, dal punto di vista geografico, sono ancora centrali, come una parte della provincia di Ascoli Piceno, a sud del fiume Aso, [...] kːa, ˈdːo, ˈdːa].
2.2.1Per quel che riguarda i sistemi vocalici tonici, nella Lucania a sud dei fiumi Sauro e Agri e nella Calabria , lasciando il voi (e, oggi, il lei) ai rapporti più formali; starci e tenere al posto di esserci e avere (ci sta il ...
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La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] parlato, incontrò per il suo accoglimento nelle scritture più formali (D’Achille 1990: 91-203).
Nei due secoli 2 voll., vol. 1º, pp. 235-254.
Coseriu, Eugenio (1971), Sistema, norma e «parole», in Id., Teoria del linguaggio e linguistica generale: ...
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L’ordine degli elementi di una struttura sintattica (come un sintagma o una frase) è un parametro cruciale negli studi linguistici, principalmente in quelli di tipologia. A partire dalla struttura della [...] relazione di coordinazione, la costruzione della frase relativa, il sistema dell’articolo, ecc.), la tipologia si domanda come variano le lingue del mondo rispetto alle strategie formali usate per realizzare quell’ambito. Le lingue vengono quindi ...
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In un paese come l’Italia, per lunghi secoli senza unità politica e ancora oggi vivacemente policentrico e multilingue, le accademie, in particolare quelle sorte tra Cinquecento e Seicento, hanno avuto [...] decenni successivi, rispetto ai cenacoli hanno un’organizzazione formale molto meglio definita, con leggi, ‘imprese’, letterato e le istituzioni).
Bruni, Francesco (1969), Sistemi critici e strutture narrative. Ricerche sulla cultura fiorentina del ...
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Per variazione linguistica si intende l’importante carattere delle lingue di essere mutevoli e presentarsi sotto forme diverse nei comportamenti dei parlanti. La proprietà di un’entità di assumere diverse [...] controllo dell’enunciazione è elevato (quindi nei registri formali e alti).
La dimensione diastratica e quella diafasica socio)linguistiche. Variabile è ogni elemento o punto del sistema linguistico che si presenti sotto forme o realizzazioni diverse ...
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I pronomi allocutivi sono forme di pronomi personali, atoni e tonici (➔ clitici; ➔ personali, pronomi), usate per rivolgersi a un destinatario, per interloquire con lui e per richiamare la sua attenzione [...] origine l’uso di lei era legato soprattutto all’espressione della formalità, mentre il pronome di cortesia era voi.
Dal Cinquecento, ma soprattutto dal Settecento, questo sistema tripartito fu in uso, salvo alcune resistenze ‘ideologiche’ al lei. Nel ...
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Galileo Galilei nacque nel 1564 a Pisa, dove trascorse l’infanzia fino al 1574 e dove tornò dopo sette anni di studio nel monastero di Santa Maria di Vallombrosa, per i corsi universitari (1581-1585) e [...] oralità una scrittura già insofferente di registri troppo formali.
Nel frattempo era cominciata la fase delle 947.
Altieri Biagi, Maria Luisa (1993), Il “Dialogo sopra i massimi sistemi”, in Letteratura italiana. Le Opere, diretta da A. Asor Rosa, ...
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La corrispondenza epistolare comincia a diffondersi nella prima metà del Duecento, in concomitanza con la diffusione degli usi scritti del volgare, in seguito a due mutamenti di carattere materiale: l’inizio [...] alle esigenze di rapidità e uniformazione dei nascenti sistemi postali pubblici; a partire dal 1850, sul modello in cui l’e-mail può assumere quasi tutte le caratteristiche formali della lettera su carta.
Quanto all’organizzazione del testo la ...
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macchina
màcchina (ant. màchina) s. f. [dal lat. machĭna, che è dal gr. dorico μαχανά, attico μηχανή]. – 1. In senso storico e antropologico, qualsiasi dispositivo o apparecchio costruito collegando opportunamente due o più elementi in modo...
ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...